lunedì 18 novembre 2019

RECENSIONE #124/19 UNA DOMENICA by FABIO GEDA - EINAUDI





UNA DOMENICA
FABIO GEDA
EINAUDI STILE LIBERO BIG 
pp. 192
€ 16,00
 
Quando raggiungi l'età che avevano i tuoi genitori al tempo in cui eri un bambino, capisci quanto fossero giovani, e quanto inquieti fossero i loro cuori.


 SINOSSI

Un uomo che ha trascorso quarant’anni costruendo ponti in giro per il mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura un pranzo di famiglia. È la prima volta. Ma una nipote ha un piccolo incidente e l’appuntamento salta. Preoccupato, con addosso un po’ di amarezza, l’uomo esce a fare una passeggiata. E conosce Elena e Gaston, madre e figlio, soli come lui. Si siederanno loro alla sua tavola, offrendogli la possibilità di essere padre, nonno, in modo nuovo. Trasformando una normale domenica di novembre nell’occasione per riflettere sulle imperfezioni dell’amore, sui rimpianti, sulla vita che resta.
In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce unica, commovente, una giornata che racchiude un’intera esistenza. Una storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti.
«Non sono mai stata brava a gestire la fragilità dei miei genitori: nei loro confronti non ho mai smesso di sentirmi figlia e di voler essere io quella accudita. Mi veniva spontaneo pensare che essendo piú vecchi di me dovessero essere migliori di me, punto: una di quelle cose scritte nel destino. Dovevano essere piú consapevoli, piú forti, in grado di governare con piú criterio qualunque situazione. Ma arriva un momento in cui le parti si invertono o per lo meno si sovrappongono. Nel destino c’è scritto anche questo».

Biografia

FABIO GEDA

 Fabio Geda (Torino, 1972) ha scritto, tra gli altri, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009), Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini & Castoldi 2010), L'estate alla fine del secolo (Baldini & Castoldi 2011), Se la vita che salvi è la tua (Einaudi Stile Libero 2014), Anime scalze (Einaudi Stile Libero 2017 e Super ET 2019), Una domenica (Einaudi Stile Libero 2019) e la serie per ragazzi Berlin (Mondadori 2015-2016). È tradotto in trentadue Paesi.





RECENSIONE

Un uomo, pensionato, vedovo da pochi mesi, ha capito "di aver prestato nel corso della vita più attenzione alle cose urgenti che a quelle importanti". Decide di dare un senso a una domenica di novembre invitando a pranzo una delle figlie con il genero e le nipotine. La narrazione non è la solita storia di una singola giornata di festa trascorsa in famiglia. Il romanzo di Fabio Geda getta come un ponte tra rive lontane: il tempo presente, e quello di ieri, non digitale, fatto di foto in cornice, gite. Geda intreccia legami e ponti anche tra presenze e assenze del romanzo, vivi e morti, vicini e lontani. Il padre e la figlia non si incontrano da molti anni, eppure lo scrittore li fa convivere nelle pagine del romanzo con virtuosistica abilità.
 
L'uomo li invita a casa, il ponte è stato gettato e qualcosa è cambiato, in grande o in piccolo, nella vita di tutti i personaggi. La storia di Geda mette in campo l'immagine di un albero, è sono molti i riferimenti nel libro. Alla fine del romanzo il lettore percepisce che "la casa, la mamma è il luogo in cui tornare di tanto in tanto, per dialogare con il tempo che passa, per non perdere le proprie radici, ma cercare di farci pace.

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