TITOLO: ARCHE'
AUTORE: LUIGI SCHETTINI
EDITORE: GOLEM EDIZIONI
PAG. 219, € 13,60
ISBN: 9788898771608
ISBN: 9788898771608
La neve ha due facce. Può essere un angelo; può essere un demone.
Congela o brucia la pelle degli uomini che la sfiorano a piedi nudi. Si
aggrega facendosi valanga, sommergendo con la sua forza distruttrice
qualunque cosa trovi nel suo passaggio. Però la neve è limpida. È un
distillato di purezza. Una delle sue principali caratteristiche è quella
di essere una rivelatrice per eccellenza. Taltee Brown era ancora sotto
l’effetto del cloroformio. Erano tante le sensazioni che transitavano
nella sua mente ma, nonostante ciò, non riusciva a mettere a fuoco
nulla. Il suo fiato era corto, gli arti indolenziti. Non si spiegava per
quale ragione si trovasse lì, in un posto che non conosceva, gelido,
che non riusciva a focalizzare. Non si spiegava come mai il suo corpo
non toccasse terra ma fosse sollevato in aria da qualcosa che ignorava.
Non si spiegava come mai non riuscisse a urlare di dolore mentre la
punta di un coltello veniva affondata ripetutamente nel suo cuore. La
neve, la rivelatrice per eccellenza, si tinse di rosso.
La vita tranquilla di Winnipeg viene sconvolta da un brutale omicidio,
apparentemente inspiegabile, che vede come vittima una famosa pittrice
appartenente a un ristretto “Circolo di artisti” che si è appena
sciolto. Tom Sermon, coroner della contea, si trova a indagare sul caso
aiutato da Bernie, un amico ritrovato, e da Maria, una cugina che non
sapeva di avere. Dovrà però fare i conti non solo con la brutalità
dell’omicida, che colpirà nuovamente, ma anche con il nuovo ministro
della Giustizia che cercherà in ogni modo di intralciare il suo lavoro e
minare la sua credibilità. E dovrà capire in quale modo possano
influire sugli avvenimenti attuali quattro filosofi presocratici che
pongono al centro di ogni cosa l’Archè.
Con prefazione di Daria Nicolodi.
Con prefazione di Daria Nicolodi.
CONOSCIAMO L'AUTORE: LUIGI SCHETTINI
Luigi Schettini
nasce a Roma nel 1989. Oltre ad essere un valente giallista, nella vita
è insegnante/coreografo hip-hop e attore. Grande cultore del cinema di
Dario Argento e della letteratura horror e legal thriller di Stephen
King e Patricia Cornwell, scrive storie da sempre e all’età di 17 anni
da vita al suo primo romanzo. Pubblica “I delitti del faro” nel 2008 e
“Giallo Zafferano” nel 2011. Con Golem Edizioni ha pubblicato “Qui
Giaccio” che ha vinto numerosi premi letterari italiani e internazionali
tra cui “Un libro per il cinema 2016” al Festival “Cinema&Libri” di
Roma. www.luigischettini.com
Il termine greco Arché significa “principio”, “origine”. È la forza
primigenia che domina il mondo, da cui tutto proviene e a cui tutto
tornerà, il principio entro cui ogni cosa vive la sua dimensione.
RECENSIONE
Il libro in esame è un excursus filosofico dei sostenitori
degli Archè (ovvero i principi grazie ai quali tutto ha avuto origine). E' su
questa base che lo scrittore Luigi Schettini decide di improntare il suo libro.
I personaggi, che preferisco sono: Tom Sermon, coroner della
contea, si trova a indagare sul caso aiutato da Bernie, un amico ritrovato, e
da Maria, una cugina che non sapeva di avere. Entrambi validi “uomini di legge”
ed accomunati da dolori familiari, che li rendono, se possibile, ancora più
sensibili ai problemi dell’umanità che li circonda. Mentre scorre la vicenda,
ed i nostri protagonisti procedono con
prudenza nelle scoperte, fanno capolino qui e là le loro vicende personali, i
loro dolori presenti e passati. Sermon, inoltre, si troverà ostacolato dai
contrasti con il nuovo ministro della Giustizia che cercherà in ogni modo di
intralciare il suo lavoro e minare la sua credibilità. Ma ben presto il
ministro della Giustizia suo amico abbandona la poltrona per la pensione,
venendo sostituito da una donna che immediatamente rimuove Sermon dall’incarico
per rimpiazzarlo con la propria sorella, un’arrivista disonesta e incapace che
sembra avere secondi fini.
La trama è costruita da
un caso principale, la morte di una
pittrice appartenente a un ristretto “Circolo di artisti” che si è appena
sciolto in circostanze poco chiare. Il caso ha tutto l’aspetto di un’uccisione
senza un movente, ma alcuni dettagli non quadrano, come ad esempio, strane
ferite sul corpo.
Sermon da occhiate distratte ai rapporti della polizia,
sorride condiscendente e intanto scruta e ascolta attento tutto ciò che gli
accade intorno. La partita è più pericolosa di quello che il coroner poteva
immaginare e la sua ricerca si trasforma presto in una lotta contro il tempo
per scoprire gli indizi. Un caso delicato di cui Sermon non sapeva ancora
niente. Il piano per prendere l’omicida non era stato comunicato a nessuno.
E sempre a Winnipeg, man mano che il tempo passava l’omicida
aveva maggiori possibilità di dileguarsi. C’erano tutte le probabilità che egli
fosse passato attraverso le maglie della rete, forse fin da subito. Per esperienza
Sermon, sapeva che un’ora persa a un certo punto dell’inchiesta, poteva
significare una settimana di vantaggio per l’omicida. Sermon aveva la
sensazione che, almeno da quel punto di vista, la partita fosse già perduta.
In seguito alle indagini si scopriranno poi giganteschi scheletri negli armadi, ma è
molto interessante il percorso per arrivare alla soluzione, del tutto
inaspettata e sconvolgente. Poi il
peggiore degli incubi comincia a prendere corpo: la brutalità dell’omicida, che
colpirà nuovamente. Ancora una volta l’omicida aveva calcolato tutto: entrare
in azione, sapendo bene di avere una via di fuga. Qualcuno ha voluto scuotere
le famiglie di Winnipeg. Qualcuno che adesso aspetta, nell’ombra.
Ogni volta che pensava all’omicida Sermon era colto da
un’impazienza febbrile. Aveva fretta d’immaginare un volto, dei lineamenti
precisi, una figura umana al posto di quell’entità vaga che alcuni chiamavano
l’omicida o il mostro. Soffriva per la propria impotenza. Si trattava quasi di
una sfida personale. Avrebbe voluto trovarsi di fronte a quell’uomo, vederlo
bene in faccia, guardarlo dritto negli occhi. Aveva bisogno di sapere. L’attesa
lo angosciava. Col passare del tempo tutta la squadra cominciava a dare segni
di nervosismo e lo stesso Sermon, perdeva un po’ della sua sicurezza.
Verso la fine della storia
gli investigatori si accorgeranno infatti che il marcio è molto più a
portata di mano. Sermon è l’unico che può avvicinarsi alla verità, perché il
male, lo conosce e può calarsi pienamente nella testa dell’omicida. La
scoperta, però, sarà più amara e sconcertante del previsto, perché la mano in
grado di perpetrare quegli orrendi crimini è molto più vicina di quanto Sermon
si sarebbe mai immaginato. Romanzo nel quale i contorni noti e i volti amici si
trasfigurano alla luce macabra del sospetto.
ARCHE’ è un romanzo d’autore, con uno stile crudo e poetico assieme.
ARCHE’ è un romanzo d’autore, con uno stile crudo e poetico assieme.
Uno stile di scrittura eccellente, un lessico ricco, che non eccede mai in
sbavature. L’autore Luigi Schettini, riesce nello stesso tempo a farci stare in
apprensione per questo caso che si rivelerà terribile, a prendere parte ai sentimenti ed alle vicende ora di un personaggio ora
dell’altro. Le vicende narrate da Luigi Schettini sono una vertiginosa caduta
negli anfratti più tormentati e cupi dell’animo umano.
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