lunedì 6 marzo 2017

IL TESORO MERAVIGLIOSO DI IMMA D’ANIELLO – LES FLANEURS EDIZIONI





 TITOLO: IL TESORO MERAVIGLIOSO
AUTRICE: IMMA D'ANIELLO
CASA EDITRICE: LES FLANEURS EDIZIONI


 SINOSSI

 Venezia, 1758. Dopo la morte di suo padre, ucciso di notte in circostanze oscure, la vita della contessina Maria Teresa Spina è a un bivio: sposare un uomo che non ama o partire per Napoli alla ricerca del prezioso tesoro di famiglia?
La giovane donna non ci pensa due volte. Viaggia da Venezia fino a Napoli, in compagnia dell’unico uomo per cui arde di passione: Marco, un affascinante soldato. Trovano ospitalità nel palazzo dei Filangieri, ma imprevisti e colpi di scena mettono in serio pericolo la vita della contessina e portano alla luce uno squallido complotto. Anche il rapporto con Marco sembra essere compromesso per sempre, a causa di un doloroso equivoco… Il tesoro delle meraviglie è una storia d’amore d’altri tempi, tra sguardi rubati e baci mancati, ma con le sfumature di un racconto d’avventura. Mentre i protagonisti si struggono di passione, la ricerca dello scrigno, i travestimenti carnascialeschi e le cospirazioni rendono il ritmo della narrazione vorticoso e avvincente.

 CONOSCIAMO L'AUTRICE: IMMA D'ANIELLO

Imma D’Aniello è nata e vive a Napoli. Ha pubblicato racconti, poesie e aforismi in numerose antologie. I suoi ultimi ebook sono Sotto il cielo di Parigi, Non ti dimentico, Levigo il vento e ti vengo a cercare (Delos Digital).

RECENSIONE

Si tratta di una storia d'amore particolare non solo per gli eventi descritti della Venezia del 1758. Erano anni che precedevano la caduta della Repubblica. Venezia venne a trovarsi in una posizione di tumulti e di slancio che ne mettevano in pericolo lo splendore e la stabilità.

Si era caricata di molte responsabilità da quando suo padre il conte Spina era morto e non avrebbe più portato a termine la ricerca del tesoro maledetto.  Teresa Spina riconosceva che la sua esistenza era molto in pericolo nonostante i suoi sforzi, eppure provò un notevole sollievo nel lasciare per sempre il palazzo. Era consapevole che il prestigio dipendeva quasi soltanto dal lignaggio e non aveva dubbi che il suo fosse corrotto in maniera irreparabile, a causa dell’incidente con il barone Roncalli. Si convinse che per dare una svolta al suo destino, doveva evitare di frequentare la nobiltà,  almeno finchè le acque non si fossero calmate, ma soprattutto doveva trovare il tesoro, in modo da liberarsi e decidere della sua felicità.

Partì alla ricerca del tesoro insieme a Marco e a Giuditta. Lui fece irruzione nel suo mondo tranquillo che dopo la morte del padre, piombò in un luogo insidioso. Restia a prendere marito impostole dalla madre Antonietta Spina, cercava solo un rifugio sicuro, dove sentirsi felice e soddisfatta. Questo desiderio  e avere l’amore di Marco, corrispondeva alla sua aspirazione. Marco, da parte sua era pronto ad ammettere il suo amore per Teresa  e la sua lealtà nei confronti del duca Spina.

Teresa dopo la perdita del padre che segnò un duro colpo, ignorava il brivido della paura; non capiva cosa significasse scrutare nel futuro con l’intima convinzione che sarebbe stato cupo. Marco da parte sua riconosceva di non essere all’altezza di Teresa, però sperava che con il tempo imparasse a conoscerlo e apprezzare le sue qualità. Venne colto dai rimorsi, ma si affrettò a reprimerli. Del resto Teresa era figlia di un duca, con il miglior lignaggio dell’aristocrazia veneziana: era consapevole del proprio posto in società e vi era inserita alla perfezione. Cosa che invece Marco non poteva affermare di se stesso.

Dopo il tragico incidente con il barone Roncalli, Teresa  decise di scappare. Senza dubbio tutta la classe sociale era interessata e il rischio di uno scandalo era dietro l’angolo.  Approfittando della festa che il doge Loredan, aprirà con un corteo d’imbarcazioni che porterà tutti a seguirlo fuori dalla laguna attraverso la bocca di porto del Lido, lei partì insieme alla sua governate Giuditta e Marco per Napoli.

Doveva nascondersi, lei era ricercata e nessuno doveva sapere chi fosse realmente. Così decise di  travestì da uomo in modo impeccabile, adotto il nome di Mario Sacchi.. Trovò ospitalità presso la contessa Filangeri. Qui durante un ricevimento Marco subì il fascino della contessina Carolina. Durante i ricevimento,  e forse con una buona dose di alcool, Marco sarebbe riuscito ad annegare la consapevolezza che non avrebbe mai goduto della felicità e dell’amore di Teresa.

Da parte sua Teresa si rendeva conto di essere attorniata da persone che non si facevano scrupolo al violare la legge, se solo lo ritenevano necessario. Durante il ricevimento, Carolina stessa confidò di far parte della massoneria e che il marito, insieme a molti nobili e allo stesso principe, si stavano intrattenendo in una bisca clandestina. Raimondo di Sangro era il gran maestro di tutte le logge napoletane. I balli, dunque, non erano altro che un ritrovo per praticare l’alchimia e l’esoterismo, dopo la finta abiura del re.

Teresa dovette lottare contro i suoi sensi e rinnegare il suo desiderio anche in quella circostanza. Amava la forza di Marco, il suo temperamento intrepido. Tuttavia qualcosa la rendeva agitata, quella loggia rappresentava un pericolo soltanto per lei? Ne era certa. Lo intuiva. Lo sapeva, proprio come era sicura che lei poteva contare solo su due persone affini a lei: Giuditta e Marco.

Teresa aveva scoperto di recente che il giorno della festa della Sensa, ovvero dell’Ascensione di Cristo. Un suo vecchio spasimante indugiava davanti al portone. Costui le si muoveva attorno con disinvoltura, tranquillo e sicuro di sé, senza temere di essere scoperto. Lei, invece, si sentiva a disagio. Un paio di volte aveva avuto l’impressione che la guardasse con troppa insistenza, era un avventuriero, un uomo che ignorava la paura. La sua postura esprimeva tolleranza, ma anche impazienza, quasi avesse fretta di correre alla ricerca di nuove emozioni  intime. La contessina maturò definitivamente la sua decisione: avrebbe cercato il tesoro, in autonomia. Lo aveva promesso al padre e avrebbe mantenuto la sua parola, a qualsiasi costo.

Ma lei pensava a Marco. Le loro esperienze passate avevano creato tra loro un legame inscindibile. Con un semplice sguardo, infatti, pareva trasformarla da ragazza impacciata in una donna affascinante, capace di sedurlo. Lei nutriva nei suoi confronti un’attrazione che non aveva mai conosciuto. Fino a quel giorno, nessuno era stato in grado di infiammarla di passione, di indurla a desiderare con intensità baci e carezze.  Una profonda delusione la colse non appena si rese conto che il duca era uno di quelli che non ritenevano possibile che gli altri potessero innalzarsi  al di sopra delle proprie origini. Teresa avrebbe voluto lasciarlo ai suoi pregiudizi meschini, però la ricerca del tesoro le imponeva di trattenersi.  

Giuditta le aveva sempre consigliato di seguire il cuore e di ribellarsi ai doveri da nobile, di viversi il suo grande amore, ma Teresa non avrebbe mai dato un dispiacere a sua madre; anche al costo di sacrificare la propria vita, in cambio della felicità della donna che l’aveva messa al mondo.

La contessa imparò a valutare la gente e aveva la netta impressione che il duca non fosse sincero. Ma quello che le dava più pensiero era il comportamento di Marco con la contessina Carolina, a quanto pareva si rendeva di proposito antipatico. Teresa si chiedeva il perché.  In quell’istante Marco si girò a guardarla e lei sorrise maliziosa, incerta sul perché si impegnasse tanto per provocarla. Inoltre, non voleva dare scandalo, ma soprattutto non voleva compromettere la ricerca del tesoro. Quell’aspetto della personalità di Marco divenne di colpo così evidente che Teresa sentì il cuore martellarle nel petto e le gambe tremare.

Era incredibile come la situazione si fosse capovolta da un momento all’altro, sfuggendole di mano.  Teresa non si era certo aspettata di rimanere incredula dopo avere scoperto Marco e Carolina a letto insieme. Turbata da quel che i suoi occhi vedevano, provò un’attrazione insolita e potente,  un disperato impulso di ribellarsi, ma cercò di trattenersi.

Marco dopo la notte di passione con Carolina, si rese conto di essersi comportato in maniera orribile con Teresa, però era stato colto alla sprovvista  dalla propria reazione alla vicinanza di Carolina e gli effluvi dell’alcool fecero il resto. Quella donna accendeva la passione sotto le lenzuola. Tuttavia ad ammaliarlo era stato soprattutto quello che le mancava: l’innocenza. Non vi era traccia in lei. Con la vita che aveva condotto, non somigliava a Teresa.

 Marco non era tipo da perdere il controllo, ma aveva capito, che qualcosa si era incrinato nel suo rapporto con Teresa. Quella notte di passione segnò un divario nelle loro vite. A quel punto forse era troppo tardi.

Giuditta non capiva come fosse possibile andare contro natura, rinunciare all’amore per Marco. Tuttavia Marco non era uomo da sottrarsi alle proprie responsabilità, doveva aiutarla, proteggerla, così come aveva promesso. Per lui quello significava trascorrere molto tempo accanto ad una donna che metteva a dura prova la sua pazienza. Ma non c’era alternativa, non poteva certo abbandonare lo scopo della missione. Nonostante tutto Teresa era sicura e onesta, una vera anima innocente, tra tutti i membri dell’alta società, ben più sofisticati e pericolosi.

Un fremito di desiderio, fiero e improvviso, lo attraversò e comunque il fatto che lui potesse non amarla non significava certo che lei intendesse permettergli di farlo. Ma la crudele verità che emerge a poco a poco, li costringe ad affrontare mille pericoli e peripezie, rafforzerà il tenero sentimento che nonostante tutto è sbocciato tra loro.

Imma D’Aniello autrice del “Tesoro Meraviglioso”, con  la sua rinomata capacità di cogliere con grande delicatezza e intelligenze le situazioni quotidiane e le sfumature dell'animo umano, una delle chiavi del suo successo e motivo dell'amore del grande pubblico. Tra queste pagine del romanzo vi è una vita intera, quella di Teresa Spina, con i suoi drammi e le sue gioie. E qui Teresa  si confessa, riversa in un libro la sua giovinezza, i suoi segreti, i suoi dolori.

Una vicenda intensa che cattura il lettore, ricca di avvenimenti e tematiche come la politica, i sentimenti, la famiglia. I personaggi sono descritti nei dettagli, si animano, ogni situazione è coinvolgente. Una storia d’amore di vecchio stampo, struggente, come un film. Anche la ricostruzione storica di cui il romanzo accenna è curata, così come lo stile utilizzato. Le ambientazione, le feste e i ricevimenti e, perchè no, anche gli scandali e i pettegolezzi, ricalcano perfettamente l'epoca dell'ambientazione.

CITAZIONI DEL LIBRO 

La soddisfazione di avere contribuito alla realizzazione di un sogno».

Non ho intenzione di continuare un’avventura che mi porterà dritta nella tomba».

Duca, i sentimenti si devono coltivare e io saprò far germogliare il seme dell’amore.

Però, ragazza mia, che senso ha vivere nel lusso, se si hanno il deserto
e la povertà nel cuore?».



Le iridi di Marco erano per lei come un prato verde su cui distendersi, un sole in cui scaldarsi, un angolo di paradiso in cui sostare per l’eternità.

Marco aveva la fama di un grande amatore, per il suo fisico asciutto, il suo fascino, la sua gentilezza. Teresa ardeva di passione per quell’uomo. Ogni volta che lui la guardava, il suo cuore correva all’impazzata e la lingua tremava nel parlare.

Darei anche la vita, se fosse necessario.

La contessina e Marco erano legati entrambi da una passione violenta che li incatenava da
sempre, alimentata da lunghi sguardi che si scambiavano di nascosto, ogni volta che i loro occhi s’incrociavano. Il loro era un sentimento contrastato dalla ragione, dovevano accontentarsi
di vivere solo anelando all’amicizia.



Teresa non aveva osato guardare Marco per tutto il tempo. Il suo sguardo era rimasto basso. La sera precedente lui l’aveva rifiutata e lei aveva giurato a sé stessa che non gli avrebbe dato più modo di ferirla nell’orgoglio. Aveva respinto il bacio di una contessa e ormai per Teresa era tutto fin
troppo chiaro: Marco non la desiderava. Non l’amava. Lei aveva soltanto frainteso l’atteggiamento del soldato, che a Venezia non aveva fatto altro che conquistarla con sguardi seducenti, gli stessi che aveva continuato a lanciarle anche durante il viaggio. Evidentemente si era illusa, accecata
dall’amore che provava nei suoi riguardi.
Ma come poteva aver sbagliato tutto? Davvero quell’uomo non provava niente per lei?


-          Dovette lottare contro i suoi sensi e rinnegare il suo desiderio anche in quella circostanza. Amava la forza di Marco, il suo temperamento intrepido.


Ti ho amato fin da quando ti ho veduto. I miei occhi non chiedono che i tuoi. Non ho parole per spiegare il mio amore. Non ho lacrime per piangerlo né respiri da esalare.
Non ho più la ragione, mentre la follia sovente mi violenta.



Ti amerò come il mare ama la sabbia, il sole, il cielo, le stelle, la luna. Ti seguirò da lontano
e fingerò indifferenza. Io ci sarò, anche se non lo vorrai. Non posso smettere di amarti, solo perché tu non mi ami.

Quella donna era dentro di lui, incatenata alla sua anima, e sarebbe stata nel suo cuore per sempre. Ne era certo.

Marco, io sono innamorata di te e lo sono sempre stata. Non lasciarmi sposare
un uomo che non voglio. Ti prego, sono nelle tue mani. Se hai un briciolo di amore, aiutami ancora a riprendermi il tesoro.

Io sono al vostro servizio, ma il mio cuore non può essere vostro schiavo.
Non posso restare incatenato al vostro respiro e morire per un vostro sguardo. Voi non mi amate, state mentendo. Voi desiderate solo il tesoro. Vi supplico di dimenticarmi.

Io ti amo Marco, ma questo non ti è bastato. Non so cosa darti.
Prenditi i miei occhi. Prenditi la mia bocca, la mia mente. Prendi
tutto ciò che desideri, perché a me non serve niente senza di te.
 

 


 
 

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