TOUCH MY HEART
Micol Manzo
Editore: Self publishing
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 200
Prezzo: 6,92
Ebook: 0.99
In abbonamento KU
Conosciamo l'autrice: MICOL MANZO
Micol Manzo è nata a Roma nel 1989. È maestra d’arte e ha due lauree,
una in Antropologia culturale, l’altra in Editoria e scrittura, entrambi
conseguite presso l’Università di Roma la Sapienza. Appassionata di
libri fin dalla più tenera età, è una lettrice onnivora e l’autrice del
romance Touch my heart, dei romanzi thriller paranormal Oltre il colore e
Oltre il nero, i primi due libri della trilogia dei Proximis, e del
racconto fantasy romantico Angel.
Il suo blog è
La sua pagina Facebook è:
SINOSSI
La prima cosa che Aponi vede, quando riprende conoscenza in una capanna
ai piedi del monte Bosavi, sono degli occhi neri come il cuore della
foresta, cupi come lo è l’uomo cui appartengono: Obei, un individuo
minaccioso coperto da tante cicatrici quanti sono i suoi muscoli
guizzanti. Non ricorda perché si trovi tra i Kaluli, un popolo che non
conosce, a eccezione della loro lingua. Un popolo propenso a invadere la
sua sfera personale, mettendo a dura prova la sua paura di essere
toccata da altre persone. Se da una parte i Kaluli si mostrano gentili e
ospitali con lei, dall’altra Obei fa di tutto per renderle un incubo
l’esperienza nella foresta. Ma Aponi non è disposta a sottostare al
volere di quell’uomo autoritario che pare odiarla con tutto se stesso.
Così, con il passare dei giorni, la contesa tra i due si fa sempre più
ardente, trasformandosi in desiderio, un sentimento ancor più pericoloso
dell’odio.
RECENSIONE
Aponi non è affatto una ragazza come le altre. Cresciuta senza la presenza
dei genitori nella sua vita, viene allevata dalla nonna. L’anziana donna è
l’unica a prendersi cura di lei, ma alla sua morte, la giovane si trova sola e
fragile.
E’ questo il momento
in cui la sua vita sta per cambiare. Intraprende un viaggio che la porta a
Papua Nuova Guinea. La tribù che l’accoglie i Kauli, sono ospitali nei suoi
riguardi, qui conosce Obei. Non può immaginare che dietro quelle sembianze da
bello e dannato, Obei è perfettamente conscio di poter essere una pedina in un
disegno molto più grande di lui, ma combatterà di volta in volta per quel che
riterrà giusto, ribellandosi persino al suo stesso popolo. Sarà proprio lui la
sua salvezza o la sua rovina.
La giovane non può conoscere il suo piano crudele e oscuro
come le tenebre. Una verità agghiacciante sta per essere svelata. Nessuno è al
sicuro, i protagonisti stanno per essere soffocati dalle loro stesse esistenze.
Ma soprattutto,
assistiamo, alla sua crescita. L’evoluzione di Aponi è palpabile, reale,
profonda. Attraverso le sue avventure, l’autrice ci conduce non in un solo
mondo, ma in più mondi, più viaggi, dentro e fuori la mente della protagonista.
Ognuno di loro nasconde un segreto, nessuno può permettersi di fallire. Una
sola certezza: quando supera se stesso, l'amore può uccidere.
Veniamo così a conoscenza di un’anima piena di cicatrice e
dal rifiuto delle emozioni umane. Mondi vari dove l’immaginazione la fa da
padrona. A volte, però l’amore ci cambia e proprio riuscendo ad amare senza
riserve, si scopre inaspettatamente di avere una meravigliosa sensibilità
nascosta, da donare al prossimo.
Fino a un bellissimo finale dove si raggiunge l’apice della
delicatezza e della crescita interiore.
La sensibilità che traspare dalle pagine riporta, con una
delicatezza e una genuinità ad immedesimarsi in una Aponi costretta a
combattere per la sua causa, per affermare una sua posizione in un futuro che
grazie all’amore è riuscita a trasformare
in forza la sua fragilità.
Siamo di fronte a una giovane autrice, molto dotata e dalla
fantasia inesauribile, che ci propone un romanzo commovente, piacevole e dai
contenuti eterni.
Stile fluido e diretto che sonda la complessità dell’animo
umano attraverso le emozioni e i pensieri della protagonista, narrazione dal
ritmo serrato, numerosi imprevisti e colpi di scena, un caleidoscopio di
personaggi, descrizioni dettagliate e mai banali.
Micol Manzo autrice, sfugge agli usuali schemi della
narrativa moderna troppo spesso povera di sorprese e piatta, ricorre a degli
effetti linguistici in un gioco ardito e pericoloso di cui lei è però sapiente
maestra.
Il quadro complessivo della trama, però, non viene mai
composto da un unico intervento risolutore: ogni singola pagina aggiunge un
tassello ad un mosaico impressionante. Il lettore ha d’immediato il sospetto
che la partita tra le forze in gioco si svolga su più piani contemporaneamente:
quello di Aponi e quello delle creature della foresta. Ogni personaggio del
romanzo ha una propria spiccata individualità e tratti caratteristici unici.
Aponi capace di affrontare un pericoloso viaggio, è
tormentata da un oscuro passato. Si innamora, ma troppo tardi comprende
l’intensità e la ragione dei sentimenti. Troppo tardi riesce a guardare dentro
di sé.
Sorprende come Micol Manzo riesca a tenere vivi attenzione e
coinvolgimento. Il lettore viene
imprigionato nella tela dei
pensieri, passione e desiderio. Nutrendosi della stesso nettare, (scrittura), si lascia
sedurre e trasportare in un mondo
affascinante. I luoghi vibranti di atmosfera, si animano di personaggi che
ammaliano.
I protagonisti del romanzo “Touche my heart , hanno una tale
personalità che la storia si costruisce intorno a loro quasi spontaneamente.
Ognuno gioca il proprio ruolo, sfrutta ed è sfruttato, in un equilibrio che
Micol Manzo riesce a mantenere per tutto il libro senza eccessi di sorta. E’ di
questo gioco sottile mai forzato, la storia si nutre avidamente vivendo degli
incontri apparentemente causali come delle trame più sotterranee che l’autrice
fa emergere con parsimonia solo tramite radi indizi.
Citazioni del Libro
- La prima cosa che Aponi vede, quando riprende
conoscenza in una capanna ai piedi del monte Bosavi, sono degli occhi neri come
il cuore della foresta, cupi come lo è l’uomo cui appartengono: Obei, un
individuo minaccioso coperto da tante cicatrici quanti sono i suoi muscoli
guizzanti. Non ricorda perché si trovi tra i Kaluli, un popolo che non conosce,
a eccezione della loro lingua. Un popolo propenso a invadere la sua sfera
personale, mettendo a dura prova la sua paura di essere toccata da altre
persone. Se da una parte i Kaluli si mostrano gentili e ospitali con lei,
dall’altra Obei fa di tutto per renderle un incubo l’esperienza nella foresta.
Ma Aponi non è disposta a sottostare al volere di quell’uomo autoritario che
pare odiarla con tutto se stesso. Così, con il passare dei giorni, la contesa
tra i due si fa sempre più ardente, trasformandosi in desiderio, un sentimento
ancor più pericoloso dell’odio.
-
I sentimenti non sono una debolezza. Ma una
forza in grado di cambiare la vita.
- Mangia. Mi ordinò con voce roca. Ero così
confusa, eccitata, consapevole di ogni particella del suo corpo imponente. Che
obbedì subito. Leccando il composto denso. Un rigagnolo mi colò e feci per
raccoglierlo con le dita. Ma Obei mi anticipò e lo lambì. Poi tornò sulla mia
bocca. Con la punta della lingua stimolò la mia sentii il desiderio esplodere
dentro di me con la potenza di una Bomba Atomica.
- Ci sono momenti in cui i conflitti tra la realtà
e il sogno s confondono. E si ha la strana sensazione di aver già vissuto un
determinato evento. Proprio come stava accadendo a me in quell’istante.
Nessun commento:
Posta un commento