venerdì 4 maggio 2018

L'AGENTE DEL CAOS by GIANCARLO DE CATALDO - EINAUDI



L'agente del caos

Giancarlo De Cataldo

 Editore: Einaudi; 1 edizione (3 aprile 2018) 

Collana: Einaudi. Stile libero big

 2018
Stile libero Big
pp. 328
€ 19,00
ISBN 9788806237639

I ragazzi volevano cambiare il mondo. Jay Dark doveva distruggere i ragazzi. In ogni caso, il mondo non fu mai piú lo stesso.  

 SINOSSI

Dopo la pubblicazione di un breve romanzo ispirato alla vita di Jay Dark, agente provocatore americano la cui missione era inondare di droga i movimenti rivoluzionari degli anni Sessanta-Settanta allo scopo di annullarne lo slancio, uno scrittore romano viene contattato da un avvocato californiano, un certo Flint, che ha letto il libro ed è perplesso. La vera storia di Jay Dark è molto diversa, lui può raccontarla: lui c'era. Come in un classico di Conrad, la narrazione di Flint spalanca all'improvviso uno scenario internazionale stupefacente. Un'autentica camera delle meraviglie che attraversa trent'anni della storia occidentale, tra servizi deviati, ex nazisti, trafficanti, terroristi, poliziotti onesti e poliziotti corrotti, sesso, ideali e concerti rock. Originalissimo, avvincente, ricco di personaggi sopra le righe, L'agente del caos è un libro dove realtà e finzione si intrecciano senza sosta, dando per la prima volta voce, senza alcun moralismo e senza ipocrisia, all'autocoscienza segreta e dionisiaca di un'intera generazione.
- Il suo racconto è privo.
- Ne ho sentite anche di peggio, mi creda.
- Privo perché manca l'elemento essenziale, - riprese, imperterrito, Flint.
- E quale sarebbe questo elemento essenziale? - lo interrogai, sarcastico. Cominciavo a perdere la pazienza. Flint assunse un'aria ispirata.
- Il caos. Manca il caos.
- Io mi sono attenuto alle fonti, - protestai.
- Le fonti! Non deve credere a tutte le notizie che si spacciano ogni giorno. Meglio affidarsi a testimoni piú attendibili, quando si ha la fortuna di incontrarli.
- Sta parlando di lei, per caso?
- Sí.
- E perché dovrei crederle?
Flint allargò le braccia.
- Io c'ero.




RECENSIONE

  Uno scrittore romano viene contattato da un avvocato californiano, un certo Flint, che ha letto un libro,  un breve romanzo ispirato alla vita di Jay Dark, agente provocatore americano la cui missione era inondare di droga i movimenti rivoluzionari degli anni Sessanta-Settanta allo scopo di annullarne lo slancio.

Flint, inizia un viaggi nel profondo, all'interno della natura umana che non deluderà il lettore. Il romanzo racconta il turbinio di intrighi, la violenza e il disordine meglio descritto come caos. 

La crudeltà subita da un uomo, che in seguito ai traumi di un'infanzia segnata da diverse vicissitudini non proprie positive, cova dentro tanto dolore da desiderare il caos, come gesto di estrema catarsi. Varcare il territorio magnifico e misterioso del disordine è la tappa fondamentale per molti giovani. Ma quando a farlo è Flint, quella strage di innocenti l'ha assorbita nell'anima.

L'agente del caos, racconta, una ribellione ad una ideologia politica, la responsabilità verso gli altri (è nessuno ha mai davvero pagato per quello che è successo) e grazie al libro alla tensione del linguaggio che si fonde con la tensione di quegli anni che il protagonista scomparso, forse morto, forse no, torna a dialogare con chi è sopravvissuto. 

L'obiettivo di Flint è usare i momenti violenti della nostra memoria collettiva per un percorso di redenzione. E piano piano, pagina dopo pagina il libro arriva a ricostruire quel fatidico giorno in cui si è avvicinato troppo a qualche scomoda verità. Forse perchè non si può far tremare le sedi del potere. Forse perchè ci sono interessi più importanti delle persone.



 

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