I Malavoglia
Editore: Einaudi; einaudi vario edizione (7 marzo 2014)
Collana: Einaudi tascabili. Classici
Copertina flessibile: 420 pagine
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8806220667
ISBN-13: 978-8806220662
SINOSSI
RECENSIONE
SINOSSI
"I Malavoglia" è un romanzo che nasce da una profonda riflessione sulle
strategie della letteratura. Questa edizione ricostruisce
nell'introduzione e nell'appendice la storia del testo attraverso le sue
fasi e i suoi mutamenti. L'ampio commento a pie' di pagina sottolinea
l'organizzazione delle sequenze e la funzione dei motivi, individua le
voci principali del romanzo e i controcanti interni e fornisce gli
elementi per comprendere i congegni della macchina narrativa. Vi è anche
un Indice dei proverbi citati nel testo che documenta i rapporti dello
scrittore con la cultura popolare
RECENSIONE
Quando, dopo qualche anno, compare Alfio ritorna ad Aci-Trezza, può chiedere in moglie Mena, perchè egli ormai costituisce per lei un buon partito <<col mulo che ci aveva>>, ora che i Malavoglia, finiti in disgrazia economicamente, sono socialmente scaduti.
Ma questa volta la rinuncia al matrimonio è definitiva, perchè Mena deve scontare la vergogna che Lia, sua sorella, datasi alla malavita, ha gettato sulla famiglia.
Il sacrificio è imposto da una <<legge>> culturale relativa ai valori della tradizione meridionale.
<<Se tutte le pene in questo mondo (dei Malavoglia) hanno qualcosa di chiuso, e sono come soffocate dalla legge della rassegnazione e fatte più acute, per quel cordoglio covato che c'è sempre nelle afflizioni silenziose, anche l'amore vi resta come una pena solitaria, e, più che amore è una dolce preferenza, timido, imbarazzato, amore da poveri diavoli, destinato ad essere soffocato da piccole, ma che sono grosse, difficoltà materiali.
Tale è l'amore, delicatamente accennato nel corso della storia, di Alfio e Mena Malavoglia. Si tratta di assai tenui, reticenti e timidissime espressioni; tutto deve essere sacrificato all'austera e malinconica divinità del focolare domestico, poichè l'amore è una spina sì, ma i poveri diavoli hanno altre spine più grosse.
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