Il volo dei cuori sospesi
di Elvia Grazi
Casa Editrice GARZANTI
Collana NARRATORI MODERNI
Biografia
Elvia
Elvia
Grazi
Elvia Grazi ha diretto
diversi settimanali e collaborato con 37 testate nazionali, da «IO
Donna» del «Corriere della Sera» a «Vanity Fair» e «Donna Moderna». Per
oltre trent’anni, ha pubblicato racconti e romanzi a puntate su vari
settimanali. Ha debuttato in narrativa con Lasciami contare le stelle (2014). Il volo dei cuori sospesi è il suo nuovo romanzo.
SINOSSI
Due gemelle divise da una scelta.
Due vite da riavvolgere.
Un unico amore in grado di unirle ancora.
«C’è qualcosa di grandioso in una merla che costruisce il suo nido: la voglia prepotente di credere nella vita e lasciare che vada dove deve andare. Costi quel che costi. C’è il suono melodioso e magico della speranza.»
Le gemelle Ariele e Rebecca, di origine ebraica, non potrebbero essere più diverse. La prima, occhi così limpidi che ci si può vedere attraverso, è timida e schiva; la seconda, penetranti occhi verdi, è una ribelle pronta a sfidare tutto e tutti pur di non subire la vita. Ma Ariele possiede un talento che Rebecca non ha: fa sogni premonitori. Una fortuna e una condanna, perché spesso le cose che vede accadono senza che lei possa impedirlo. A nulla, infatti, servono quei sogni quando l’odio nazista si riversa sul paese in cui hanno trovato riparo. Così, la loro madre Giuditta si trova costretta a prendere una decisione cui nessuno dovrebbe essere chiamato: può salvare solo una delle figlie. E sceglie di salvare Ariele, affidandola alle cure di un’amica, e di portare con sé ad Auschwitz Rebecca, convinta che il suo carattere forte potrà salvarla. Una decisione che lascia un segno indelebile nella storia di tutta la famiglia. Negli anni a venire, Rebecca, che sopravvive all’orrore dei campi, chiude il suo cuore al mondo e decide che a nessuno sarà più permesso di calpestarlo. Al contrario, Ariele cerca di non sprecare l’occasione che le è stata offerta. Accoglie l’amore che le viene dato e se ne fa portavoce nella vita di tutti giorni. Senza mai tirarsi indietro. Anche quando Rebecca, con la quale non è più riuscita a ricostruire un rapporto, bussa alla sua porta e le chiede di occuparsi di una figlia, la sua, che non riesce nemmeno ad abbracciare, una bimba cui ha voluto dare un nome che racconta tutta una storia: Catena. Talvolta i ricordi sono come sassi che possono trascinarci a fondo, bloccando in un freddo, sincopato respiro gli ingranaggi del cuore.
Con Il volo dei cuori sospesi, Elvia Grazi ci porta dritto al centro di uno dei periodi più bui della storia per mostrarci che non c’è sofferenza in grado di durare per sempre. Quando meno ce lo aspettiamo, la speranza rimette in moto il volano delle emozioni e ci proietta in un futuro dove c’è ancora posto per l’amore. Quello per cui vale la pena di lottare, sempre.
Image cover © Anastasia Zubkova
Due vite da riavvolgere.
Un unico amore in grado di unirle ancora.
«C’è qualcosa di grandioso in una merla che costruisce il suo nido: la voglia prepotente di credere nella vita e lasciare che vada dove deve andare. Costi quel che costi. C’è il suono melodioso e magico della speranza.»
Le gemelle Ariele e Rebecca, di origine ebraica, non potrebbero essere più diverse. La prima, occhi così limpidi che ci si può vedere attraverso, è timida e schiva; la seconda, penetranti occhi verdi, è una ribelle pronta a sfidare tutto e tutti pur di non subire la vita. Ma Ariele possiede un talento che Rebecca non ha: fa sogni premonitori. Una fortuna e una condanna, perché spesso le cose che vede accadono senza che lei possa impedirlo. A nulla, infatti, servono quei sogni quando l’odio nazista si riversa sul paese in cui hanno trovato riparo. Così, la loro madre Giuditta si trova costretta a prendere una decisione cui nessuno dovrebbe essere chiamato: può salvare solo una delle figlie. E sceglie di salvare Ariele, affidandola alle cure di un’amica, e di portare con sé ad Auschwitz Rebecca, convinta che il suo carattere forte potrà salvarla. Una decisione che lascia un segno indelebile nella storia di tutta la famiglia. Negli anni a venire, Rebecca, che sopravvive all’orrore dei campi, chiude il suo cuore al mondo e decide che a nessuno sarà più permesso di calpestarlo. Al contrario, Ariele cerca di non sprecare l’occasione che le è stata offerta. Accoglie l’amore che le viene dato e se ne fa portavoce nella vita di tutti giorni. Senza mai tirarsi indietro. Anche quando Rebecca, con la quale non è più riuscita a ricostruire un rapporto, bussa alla sua porta e le chiede di occuparsi di una figlia, la sua, che non riesce nemmeno ad abbracciare, una bimba cui ha voluto dare un nome che racconta tutta una storia: Catena. Talvolta i ricordi sono come sassi che possono trascinarci a fondo, bloccando in un freddo, sincopato respiro gli ingranaggi del cuore.
Con Il volo dei cuori sospesi, Elvia Grazi ci porta dritto al centro di uno dei periodi più bui della storia per mostrarci che non c’è sofferenza in grado di durare per sempre. Quando meno ce lo aspettiamo, la speranza rimette in moto il volano delle emozioni e ci proietta in un futuro dove c’è ancora posto per l’amore. Quello per cui vale la pena di lottare, sempre.
Image cover © Anastasia Zubkova
RECENSIONE
Nel cuore dell'odio nazista, le gemelle Ariele e Rebecca, di origine ebraica, vengono separate dalla loro madre Giuditta, la quale fa affidamento sulle loro caratteristiche che sono molto diverse l'una dall'altra. In questa circostanza separandole, la madre spera di salvarne almeno una.
Giuditta non vuole staccarsi dalle figlie che adora, rappresentano tutta la sua famiglia, ma che nello stesso tempo è come un albero in cui i singoli rami perdono la loro identità.
E' un'occasione che lascia le ragazze interdette (non sono mai state separate prima), ma non si aspettano che una decisione troppo crudele finirà per segnare le loro esistenze per sempre.
Le gemelle si perdono di vista e prendono strade diverse, ognuna con la sue frustazioni e le sue rivincite. Quando Giuditta parte per Auschwitz: la figlia Rebecca sopravvive alle selezioni, la madre no.
Rebecca possiede un dono, ed è difficile per lei tenerlo nascosto alla madre.
Ma, davvero Rebecca è capace di percepire i sentimenti degli altri e predire il futuro?
Sono passati anni - Rebecca sopravvive all'orrore dei campi nazisti, ma si chiude al resto del mondo.
Lì circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Rebecca si aggrappa all'unica cosa che le rimane, sua figlia Catena. Al contrario Ariele accoglie e vive l'amore che le viene dato.
Rebecca un giorno bussa alla sua porta, e le chiede di occuparsi di sua figlia Catena. Per loro è giunto il momento di fare i conti con i ricordi e le colpe che si portano dentro da troppo tempo.
Toccherà quindi ad Ariele riaccendere la speranza, senza sapere però che quella fiammella illuminerà un segreto destinato a cambiare le loro vite. Ma, questa consapevolezza porterà con sè nuovi, angoscianti dubbi: da che parte vuole davvero schierarsi Rebecca? Sarà possibile per entrambe ridare senso a una vita così sofferta?
I ricordi portano alla luce segreti del passato e del presente che si intrecciano in maniera sorprendente in attesa dell'ultimo racconto, l'unico che potrà chiudere il cerchio e <<mettere ordine nei cassetti del passato>>.
Sembra l'inizo di un destino di solitudine, se non fosse per un dettaglio: il filo teso tra due sorelle non si può spezzare perchè a fare da collante c'è Catena.
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