Un respiro nell'acqua
di
Alice Blanchard
(Autore),
E. De Medio
(Traduttore)
Editore: Corbaccio (6 settembre 2018)
Collana: Top Thriller
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 359 pagine
ISBN-10: 8867004123
ISBN-13: 978-8867004126
SINOSSI
Sono passati sedici anni. Savannah, la sorellina minore di Kate Wolfe, è
stata brutalmente uccisa. Sedici anni in cui Kate è costretta a fare i
conti con i sensi di colpa che la assalgono senza darle tregua. È stata
egoista e ha messo in pericolo sua sorella. Non la consola sapere che
l'assassino è da tempo rinchiuso nel braccio della morte, in attesa
dell'esecuzione. Apparentemente Kate, in qualche modo, è riuscita a
ritrovare un equilibrio: adesso è una giovane e stimata psichiatra
infantile che lavora all'ospedale di Boston e la sua vita va avanti come
tante altre. Almeno finché una delle sue pazienti non si suicida.
Esattamente nello stesso giorno in cui viene portata in ospedale una
ragazzina psicotica la cui madre vuole a tutti i costi che venga
affidata a lei, Kate, e a nessun altro. Quel giorno il mondo di Kate si
sgretola un'altra volta. Teme di non essere in grado di prendersi cura
della ragazza. Anzi, non vorrebbe averci nulla a che fare. Ma poi si
accorge che la giovane paziente conosce molti particolari del suo
passato che non dovrebbe sapere. E contemporaneamente un detective in
pensione la contatta per esporle una sua teoria: secondo lui Savannah
non è stata una vittima isolata, ma solo la prima di una serie. Forse
colui che attende in prigione non è l'assassino. Forse là fuori c'è un
serial killer, pronto a rovinare altre vite. Quella di Kate prima di
ogni altra...
RECENSIONE
E' mattina e Kate Wolfe sta già pensando alla giornata che l'aspetta, spuntando voci di una lista mentale, con l'orribile sensazione che gli impegni la sommergano. Non aveva idea che quella giornata le avrebbe cambiato la vita per sempre.
Si era ripromessa che avrebbe smesso di rimuginare sulle amarezze del passato. Già lo faceva meno rispetto a prima, sebbene non la consoli la sentenza del tribunale, è stata molto precisa su questo punto, ed ha assicurato il colpevole dietro le sbarre.
Ed è proprio in questa circostanza anche se sono passati sedici anni ormai, che il ricordo della sorella Savannah, riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita, giace ora sotto uno strato di terra fredda. Nella speranza che il tempo cancelli le tracce del suo errore. Se non il perdono, almeno l'oblio ...
Forse l'universo decretò per Kate un beffardo contrappasso, o forse i rischi di una vita nell'ospedale di Boston nel quale lavora come psichiatra infantile erano davvero più alti di quanto avesse previsto. Ma il fascino della normalità era irresistibile. E infatti, tempo dopo, la colse la segreta illusione di poter vivere come tutti gli altri. Forse lei sarebbe riuscita a superare il trauma che l'aveva segnata, per poi chiuderlo dentro un baule come tutti gli altri fatti degni di nota del suo passato.
Kate stava indugiando su un evento inquietante, presso l'ospedale di Boston, viene ricoverata una paziente che sembra conoscere perfettamente la storia di Savannah. C'era qualcosa che non la convinceva in quella paziente modello. Qualcosa che non sapeva spiegarsi e che al massimo poteva essere definita un'intuizione. Come se esistesse un collegamento tra i suoi timori e scoprire lo spietato serial Killer.
Tanti sono i dubbi che la tormentano su quella ragazzina, sulle sue sconcertanti rivelazioni. E contemporaneamente a ciò viene contattata da un detective in pensione. Era in effetti un poliziotto intelligente, competente e premuroso. Che le rivela una sua teoria: secondo lui Savannah non è stata una vittima isolata, ma solo la prima di una serie. Forse colui che è dietro le sbarre non è il vero serial Killer. Forse in giro per il mondo c'è un serial Killer pronto a colpire di nuovo.
Kate scacciò quel pensiero, che la tormentava come un insetto molesto. Era sfinita. Una notte trascorsa a rigirarsi nel letto tormentata da quelle voci che anche ora la perseguitano. I suoi occhi si riaprirono e cercarono freneticamente intorno a sè, come chi è stato svegliato da un sogno particolarmente intenso e deve ritrovare l'orientamento nella realtà.
Durante la sua carriera si era occupato di diversi casi di omicidio ed era abituato alle foto scattate sulle scene del crimine, e a giudicare dall'espressione tormentata del detective in questo caso doveva trattarsi di una scena particolarmente efferrata. Ma, ciò che vide superava ogni sua aspettativa.
Questa volta il detective ebbe un attimo di esitazione prima di aprire nuovamente il fascicolo. Rivolse un'occhiata quasi rammaricata a Kate e si schiarì la voce: <<Non è un bello spettacolo. Si prepari a qualcosa di sconvolgente>>. Mentre si cerca la vera identità del serial Killer, Kate si domanda: <<Cosa potrà impedire alla storia di ripetersi>>.
Kate e il detective, devono confrontarsi con non pochi misteri. E forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi, messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perchè esiste soltanto una cosa più affascinante e pericolosa del manipolare le armi: manipolare le menti.
Entrambi devono sfidare il tempo per riuscire ad elaborare un profilo del killer, ricostruire la storia della vittima e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che uccida ancora.
Si era ripromessa che avrebbe smesso di rimuginare sulle amarezze del passato. Già lo faceva meno rispetto a prima, sebbene non la consoli la sentenza del tribunale, è stata molto precisa su questo punto, ed ha assicurato il colpevole dietro le sbarre.
Ed è proprio in questa circostanza anche se sono passati sedici anni ormai, che il ricordo della sorella Savannah, riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita, giace ora sotto uno strato di terra fredda. Nella speranza che il tempo cancelli le tracce del suo errore. Se non il perdono, almeno l'oblio ...
Forse l'universo decretò per Kate un beffardo contrappasso, o forse i rischi di una vita nell'ospedale di Boston nel quale lavora come psichiatra infantile erano davvero più alti di quanto avesse previsto. Ma il fascino della normalità era irresistibile. E infatti, tempo dopo, la colse la segreta illusione di poter vivere come tutti gli altri. Forse lei sarebbe riuscita a superare il trauma che l'aveva segnata, per poi chiuderlo dentro un baule come tutti gli altri fatti degni di nota del suo passato.
Kate stava indugiando su un evento inquietante, presso l'ospedale di Boston, viene ricoverata una paziente che sembra conoscere perfettamente la storia di Savannah. C'era qualcosa che non la convinceva in quella paziente modello. Qualcosa che non sapeva spiegarsi e che al massimo poteva essere definita un'intuizione. Come se esistesse un collegamento tra i suoi timori e scoprire lo spietato serial Killer.
Tanti sono i dubbi che la tormentano su quella ragazzina, sulle sue sconcertanti rivelazioni. E contemporaneamente a ciò viene contattata da un detective in pensione. Era in effetti un poliziotto intelligente, competente e premuroso. Che le rivela una sua teoria: secondo lui Savannah non è stata una vittima isolata, ma solo la prima di una serie. Forse colui che è dietro le sbarre non è il vero serial Killer. Forse in giro per il mondo c'è un serial Killer pronto a colpire di nuovo.
Kate scacciò quel pensiero, che la tormentava come un insetto molesto. Era sfinita. Una notte trascorsa a rigirarsi nel letto tormentata da quelle voci che anche ora la perseguitano. I suoi occhi si riaprirono e cercarono freneticamente intorno a sè, come chi è stato svegliato da un sogno particolarmente intenso e deve ritrovare l'orientamento nella realtà.
Durante la sua carriera si era occupato di diversi casi di omicidio ed era abituato alle foto scattate sulle scene del crimine, e a giudicare dall'espressione tormentata del detective in questo caso doveva trattarsi di una scena particolarmente efferrata. Ma, ciò che vide superava ogni sua aspettativa.
Questa volta il detective ebbe un attimo di esitazione prima di aprire nuovamente il fascicolo. Rivolse un'occhiata quasi rammaricata a Kate e si schiarì la voce: <<Non è un bello spettacolo. Si prepari a qualcosa di sconvolgente>>. Mentre si cerca la vera identità del serial Killer, Kate si domanda: <<Cosa potrà impedire alla storia di ripetersi>>.
Kate e il detective, devono confrontarsi con non pochi misteri. E forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi, messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perchè esiste soltanto una cosa più affascinante e pericolosa del manipolare le armi: manipolare le menti.
Entrambi devono sfidare il tempo per riuscire ad elaborare un profilo del killer, ricostruire la storia della vittima e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che uccida ancora.
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