DIFENDIAMO LA CONQUISTA DEL FEMMINISMO.
O IL MONDO TORNERA' INDIETRO.
Caterina Giuseppa Buttitta
Dispiace perchè le donne non hanno imparato a legare senza invidia: l'unica cosa in cui i maschi ci battono.
Stendo un velo pietoso sulla legge dell'aborto e sulle stesse femministe in nome dell'accettazione della diversità, una diversità che viene difesa a oltranza anche quando non porta ricchezza, ma è in contrasto con i nostri valori.
Il fatto che le giovani donne si pongano il problema di non scavalcare i maschi è un'ulteriore dimostrazione della meraviglia del genere femminile! Quanti uomini, a parte pensatori come il filosofo ed economista John Struart Mill e pochi altri, si sono posti, nel corso dei secoli, il problema della sottomissione dell'altro sesso?
Ma è altrettanto vero che, al giorno d'oggi, sta prendendo piede il disprezzo verso le proprie simili e si perde la coscienza dei diritti conquistati. Al punto che il mondo sta tornando indietro.
Basta guardare agli Stati Uniti dove le leggi sull'aborto si fanno sempre più restrittive e proliferano movimenti come ProVita. Una ragazza fonda il neomaschilismo e dimostra un odio feroce verso le femmine, le quali, secondo lei, dovrebbero tornare a fare le madri ed essere sottomesse al proprio uomo, senza avere una voce e un parere propri.
E di chi è la colpa di questo declino?
Probabilmente delle donne dell'epoca postfemminista, che si fanno frenare da una delle poche cose in cui si sentono veramente inferiori all'altro sesso: la capacità di legare fra loro, senza invidia e rivalità. Senza domandarsi, peraltro, se l'educazione a trasformarsi in individui più attraenti fisicamente per piacere al maschio, senza il cui amore mai potranno essere felici, abbia contribuito a rendere il sesso femminile più competitivo di quello maschile.
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