JULES VERNE
VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI
MONDADORI
Pagine
490 - Euro 13,00
Traduttore E. Lupinacci
Illustratore Vitaly Shushko
Il libro
Pierre Aronnax, professore al Museo di Storia Naturale di Parigi, il fedele servitore Conseil e l'esperto fiociniere Ned Land sono imbarcati sulla fregata incaricata di dare la caccia a un mastodontico mostro che infesta i mari e sperona le navi affondandole. Quando si imbattono in lui, i tre vengono scaraventati in mare, e quando tutto sembra essere perduto riescono a salvarsi rifugiandosi su quella che sembra un'isola galleggiante, ma che in realtà è il dorso d'acciaio del mostro. Alcuni uomini mascherati li fanno entrare nell'imbarcazione: saranno così ospiti forzati del "Nautilus", il misterioso battello comandato dal Capitano Nemo, uomo intelligente e colto, ma allo stesso tempo sfuggente e ambiguo, che afferma di avere rinunciato alla civiltà degli uomini e tagliato qualsiasi legame con la terra ferma. Da quel momento iniziano tutti insieme un viaggio sotto i mari, lungo ventimila leghe. Età di lettura: da 10 anni.
RECENSIONE
In Jules Verne (1828-1905), francese, pioniere della fantascienza, troviamo le espressioni archetipiche dell'interesse romantico del XIX secolo per la scienza e la tecnologia: fu lui a definire il genere, a renderlo popolare e rispettabile, a crearne il pubblico e il mercato.
Enciclopedico, divulgatore, <<vate>> tecnologico, nella sua opera mise di tutto: astronomia, meccanica, geologia, botanica, fisica, balistica e, soprattutto, la goegrafia, scienza che prometteva alla conoscenza occidentale la possibilità di impadronirsi dell'esotico (in concorrenza con missionari, coloni, soldati) e di avviarsi a divenire universale:<<... un emporio positivista, stipato di tutte le certezze oggettive e di tutte le meraviglie del probabile>>. (E. Ferrero).
I viaggi meravigliosi di Verne affondano le radici nel fervore ottimistico dei Positivisti, nella loro convinzione di poter conoscere il cosmo attraverso la scienza, anche nella tradizione del viaggio straordinario di Defoe: <<Verne ha preso la tradizione di Crusoe, ne ha dilatato le dimensioni, intorno al mondo, sottoterra, sotto il mare, attraverso l'aria, intorno alla luna>>.
La sua narrativa è un esempio di fantascienza al primo stadio, basata soprattutto sugli aspetti tecnologici dell'avventura. Egli immagina sul presente, e anticipa soltanto sulle applicazioni: osserva canoni rigorosi, organizza strumenti già esistenti in nuove combinazioni, o li perfeziona per analogia.
Il suo è un modello solido, ottimistico, che ignora i problemi morali e i rischi del progresso tecnologico.
Dice Wells:<<Le sue opere trattarono quasi sempre di concrete possibilità di invenzione e scoperta, ed egli fece alcune notevoli profezie. Il suo interesse era di natura pratica; egli scriveva e credeva e diceva che questa o quella cosa, non ancora fatte in quel momento, avrebbero potuto essere fatte. Egli aiutava il lettore a immaginarsele compiute e a capire quale divertimento, scompiglio, malanno ne sarebbe derivato. La maggior parte delle sue invenzioni sono divenute realtà>>.
Dalla terra alla luna, ad esempio, precorre già l'esplorazione dello spazio.
Particolarmente significativo per chiarire il ruolo della tecnologia e della scienza nella narrativa di Verne è il metodo di scioglimento: oltre a quello che vedrete nell'episodio del libro: Il muro di ghiaccio, possiamo ricordare che il protagonista de Il giro del mondo in 80 giorni, Phileas Fogg, vince la sua scommessagrazie agli effetti della rotazione terrestre, e che solo grazie alla condensazione delle lacrime Michele Strogoff non diventa cieco.
Questo tipo di scioglimento viene definito merveilleux scientific (il meravigliososcientifico).
E' il sogno della liberazione dell'uomo dagli antichi mali del mondo, l'ignoranza, la fame, la guerra, la malattia attraverso il dominio razionale delle forze della natura.
L'elenco dei libri di Verne è lunghissimo. Tra i più noti: Cinque settimane in pallone, Viaggio al centro della terra, Dalla terra alla luna, I figli del capitano Grant, Ventimila leghe sotto i mari. L'isola misteriosa, Il giro del mondo in 80 giorni. Michele Strogoff.
Ventimila leghe sotto i mari, da cui sono tratti due brani che presento, è forse il romanzo preferito di Verne, sia dai critici che dai lettori, probabilmente perchè qui i personaggi non sono completamente oscurati dal fascino della macchina: il mistero e la complessità del personaggio di capitan Nemo, le meraviglie sottomarine, le partite di caccia sul fondo dell'oceano, gli alberi pietrificati, il fondo dei vulcani eguagliano in fascino l'invenzione del Nautilus, macchina-mostro del mare: i due mondi narrativi della fantascienza di Verne (il viaggio meraviglioso e l'invenzione meravigliosa) sono entrambi presenti nel testo.
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