Buongiorno. Le reazioni degli studenti: temi facili ma due anni di didattica a distanza pesano.
Un grande sospiro di sollievo: è quello che ha tirato la stragrande maggioranza degli studenti che il 22 giugno si sono seduti ai banchi di scuola per svolgere la prima prova di Maturità, quella di Italiano. La paura per il ritorno degli scritti, dopo due anni di stop, si è infatti subito dissolta alla lettura dei temi proposti. Il ministro Bianchi che, a pochi giorni dall'esame, aveva definito le tracce «bellissime». Forse perché, gli argomenti selezionati, sono risultati davvero fattibili ai più. Alla fine, solo 1 su 4 è rimasto interdetto constatando che, già a una prima lettura, si è reso conto di non avere un bagaglio di conoscenze sufficiente per affrontarle. «Senza dubbio i due anni di dad si sono sentiti molto sulla preparazione perché è stato più difficile fare collegamenti con gli anni scorsi - è l'osservazione che fanno all'uscita da scuola diversi ragazzi - quest'anno è stato impegnativo ma senza dubbio ci è servito e ci è servita la continuità di lezioni in presenza».Il 23 giugno si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest'anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l'anno scolastico. La durata della seconda prova cambia da indirizzo a indirizzo; si va dalla prova in un unico giorno, con durata in genere di 6 ore , alla prova dei licei artistici che dura 3 giorni. Buona giornata.
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