Ciò che succede è imprevisto e insieme fatale. Ma questo non è solo un romanzo di coppie fluide, di amore e amicizia e ancora amore intrecciati fino a cancellare o calpestare i limiti.
E' una storia poco nota (racconta l'autrice in una intervista), che andava raccontata, anche perché aiuta a capire come il sesso e il genere abbiano una geometria variabile, spesso per ragioni molto diverse da quelle che immaginiamo.
La spinge un desiderio legittimo, sottile e fortissimo: quello di vedere almeno un tratto della vita che si era sempre raccontata coincidere con quella che vive. E se le si chiedesse cosa siano queste storie – un documento, un’indagine, un’invenzione – probabilmente non risponderebbe neanche lei. O non le avrebbe scritte. Ciò non toglie che a fine lettura la “vita del matrimonio” del titolo risulti essere quello che è: una conquista.
Adolescenti a rischio, famiglie disfunzionali, misoginia tossica e deep web si intrecciano, Tessa Hadley narra le paure del nostro tempo, penetrando nell’anima dei suoi personaggi per metterne a nudo il lato oscuro.
Caterina Giuseppa Buttitta
Tessa Hadley
ripercorre la memoria degli eventi, e racconta il presente, inconsapevole e ottimista, certo che quella sia l’unica possibilità per recuperare il matrimonio, salvare l'unione dall’insoddisfazione, dare un’altra vita alla coppia. E all’inizio pare funzionare.
I vecchi problemi vengono spazzati via, la famiglia si trasforma in un perfetto equipaggio e la barca e il mare (il quotidiano), diventano la casa sempre desiderata. Ma il destino è in agguato, a strappare alibi e certezze, e a svelare il senso della vita anche a costo di perderla.
parla al nostro desiderio più profondo di essere amati e di sentirci liberi, senza compromessi; e parla di famiglia e matrimonio, rivelandoci che le gabbie più anguste sono quelle nascoste nella nostra mente. L'arte del matrimonio illumina momenti di felicità irripetibile, lampi di saggezza e conforto che indicano la strada per essere davvero noi stessi.
Ma in quella casa, invece di un principio di felicità, i due giovani trovano inquietanti coppie andate incontro al destino di un matrimonio sfortunato. Spaventati e soli, incapaci di aprirsi l'uno con l'altra, perdono il contatto con la realtà e vedono la minaccia che incombe sul loro amore: la divergenza dei desideri, l'omissione della verità, il rifiuto di riconoscere le ragioni dell'altro. Come in una vertigine horror.
dà corpo ai fantasmi racchiusi nel profondo di ogni storia d'amore: la paura della solitudine, il dolore del passato, il sogno fallace della normalità. E con lucida ironia e benevola compassione rivela che il destino è una pagina già scritta che basta sfogliare per ritrovarsi liberi di inventare il futuro.L'arte del matrimonio è un romanzo che assomiglia al destino, un labirinto che si sdoppia e si riflette in ogni direzione, raccontandoci il viaggio di chi, per conoscersi davvero, è disposto ad abbracciare la vastità del presente.
Quando Zachary muore all’improvviso l’equilibrio magico che reggeva il loro quartetto salta; Lydia, l’eterna seduttrice, non sa stare da sola, va a vivere a casa di Alex e Chris, occupa un territorio non suo col disordine degli oggetti e l’invadenza affascinante che è sempre stata il suo tratto. Così decide di andarsene, lasciando la casa e la normalità in cui hanno sempre vissuto. Il suo silenzio avrà conseguenze sul rapporto con i ragazzi, che entrano in conflitto con lei e lentamente la abbandonano. Ma grazie alla sua tenacia, saprà ricostruire se stessa e riavvicinare le persone che ama.
L’arte del matrimonio è la storia di coppie, sullo sfondo di una Storia che si riflette implacabile nella vita di ciascuno: le lotte sociali, l’avvento della tecnologia, la e tragedie, un filo rosso che lega tutti in un’unica, grande esperienza umana. Con saggezza e compassione, Tessa Hadley ci mostra il potere liberatorio del perdono, l’unica forza al mondo che può rivelarci il significato più puro e creativo dell’amore.
E' una storia poco nota (racconta l'autrice in una intervista), che andava raccontata, anche perché aiuta a capire come il sesso e il genere abbiano una geometria variabile, spesso per ragioni molto diverse da quelle che immaginiamo.
La spinge un desiderio legittimo, sottile e fortissimo: quello di vedere almeno un tratto della vita che si era sempre raccontata coincidere con quella che vive. E se le si chiedesse cosa siano queste storie – un documento, un’indagine, un’invenzione – probabilmente non risponderebbe neanche lei. O non le avrebbe scritte. Ciò non toglie che a fine lettura la “vita del matrimonio” del titolo risulti essere quello che è: una conquista.
Nessun commento:
Posta un commento