vi presentiamo la nostra ultima uscita, da ieri in libreria:
Evelina di Fanny Burney, una delle madri del romanzo inglese, che con la sua opera ha ispirato autori come Jane Austen e William Makepeace Thackeray.
Il
libro Figlia non
riconosciuta di Lord Belmont, Evelina viene allevata in campagna sotto
le amorevoli cure del reverendo Villars. A diciassette anni, invitata da
alcuni amici a Londra, viene introdotta alla vita
mondana e ai divertimenti dell’epoca. Ed è proprio durante una festa da
ballo che la giovane conosce Lord Orville, uomo nobile e saggio. Il
rapporto tra i due, condito da inevitabili incomprensioni ed equivoci,
attraversa tutte le tappe dell’interesse, dell’amicizia
e, infine, dell’amore. In parallelo, scorre la travagliata vicenda del
riconoscimento legale di Evelina da parte di Lord Belmont. Esortata dal
suo benefattore, Mr Villars, alla prudenza e al giudizio, ma anche alla
forza d’animo e alla fermezza, Evelina matura
una visione del mondo più consapevole e si avvia alla scoperta di se
stessa e, finalmente, alla felicità. Protetta dalla forma anonima sotto
cui venne inizialmente pubblicato il romanzo, in Evelina l’autrice
smaschera con ironia e lucidità i pregiudizi
e le convenzioni che dominano la buona società del diciottesimo secolo,
affidando il compito allo sguardo ingenuo e alla sensibilità della
protagonista, cresciuta nell’isolamento della campagna e inesperta dei
costumi del bel mondo londinese.
Uscito nel 1778, il romanzo fu un grandissimo successo e portò all’autrice una fama immediata grazie al suo stile unico
e alla sua vis comica.
«La madre della narrativa inglese».
Virginia Woolf
Virginia Woolf
«Prima di Evelina, il cuore dell’adolescenza femminile non era mai stato ritratto tanto bene in letteratura».
W.D. Howells
W.D. Howells
Fanny
Burney Conosciuta
come Fanny Burney, nacque a King’s Lynn, Inghilterra, figlia del
musicologo Charles Burney. Terza di sei figli, fu educata in casa e
iniziò a scrivere a dieci anni. Si sposò a quarantadue
con un esiliato francese, da cui ebbe un figlio. Dopo una lunga
carriera da scrittrice, visse in Francia per oltre dieci anni, poi si
stabilì a Bath, dove morì nel 1840. In tutto scrisse quattro romanzi,
otto pièce teatrali, una biografia e venti volumi di
diari e lettere. A Evelina seguirono Cecilia nel 1782 (Jane Austen si ispirò alle pagine finali di questo romanzo per il titolo Orgoglio e pregiudizio), Camilla nel 1796 e The Wanderer nel 1814.
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