La gabbia dorata
MARSILIO EDITORE
1° ed.
2019
978-88-297-0016-5
SINOSSI
IN LIBRERIA DALL' 11 APRILE
Dalla regina del giallo nordico, il primo romanzo di una nuova, grande serie noir Faye ha tutto: un marito di successo, una splendida figlia, un bellissimo appartamento a Stoccolma. Ma sotto questa superficie dorata, la sua vita apparentemente perfetta nasconde crepe profonde. Faye è una donna fragile, ha una bassa autostima e deve fare i conti ogni giorno con i segreti di un passato terribile che sperava di aver seppellito a Fjällbacka, l’isola natale che ha lasciato da ragazza.
Nemmeno il marito Jack è adorabile come sembra. Faye cerca costantemente di compiacerlo e di anticiparne i bisogni, ma lui la umilia, la sminuisce. E un giorno, tornando a casa prima del previsto, Faye lo scopre a letto con una collega. Il mondo le crolla addosso. A lui ha dedicato la propria esistenza, ha rinunciato a tutto per aiutarlo a fare carriera, ha destinato ogni energia alla vita coniugale, e ora è tutto in frantumi. Come se non bastasse, dopo essere stato scoperto, Jack chiede il divorzio e lascia Faye senza l’ombra di un quattrino.
La depressione è dietro l’angolo, eppure questa svolta drammatica le dà la forza per reagire e per far confluire la sua rabbia in un piano preciso: un piano di vendetta.
«Aveva giocato a fare il sesso debole per troppo tempo. Era ora di prendere il comando»
Camilla Läckberg (1974)
è l’autrice della serie poliziesca ambientata a Fjällbacka che ha per
protagonisti Erica Falck e Patrik Hedström. Vive con i quattro figli a
Stoccolma, dove continua a lavorare ai suoi libri, da cui è stata tratta
anche una serie televisiva. Oltre ai gialli della serie di Fjällbacka,
Marsilio ha pubblicato la raccolta di racconti Tempesta di neve e Profumo di mandorle.
Con questo suo ultimo libro l'autrice inaugura una nuova serie protagonista è Faye, una donna che all'apparenza sembra avere una vita perfetta, un marito ricco e di successo, una bellissima figlia, una casa lussuosa a Stoccolma. In realtà è fragile, poco sicura di sè e nasconde un orribile segreto che si è lasciata alle spalle partendo dalla sua isola natale, Fjällbacka. Quando poi Jack, il compagno a cui ha dedicato tutta la sua vita rinunciando anche alla carriera, si rivela infedele e chiede pure il divorzio, il suo mondo va in pezzi e la depressione l'aspetta dietro l'angolo. Ma invece di crollare, Faye trova la forza e usa la rabbia per architettare una diabolica vendetta.
Faye è una donna che ama un uomo che la sta illudendo. Fu in quel periodo che la vita cominciò davvero. Il passato la disturbava, le impediva i movimenti, eppure ogni cellula del suo corpo vibrava di curiosità. Non aveva desiderato di andarsene da un posto, ma di approdare a un altro. Stoccolma infuse in lei la speranza di poter dimenticare e di far cicatrizzare le ferite.
Perchè lei non poteva essere magra e bellissima e compiacente? Jack lavorava perchè loro avessero il meglio. Perchè era il loro obiettivo. Non il suo, il loro. Per il bene dell'azienda. Per il bene della famiglia. Solo ce Jack si vantava dei suoi successi. I suoi. Non i tuoi. Lui e basta.
Perchè deve starsene a casa dalla mattina alla sera a dedicarsi a ... a Dio sa cosa? Lei è una delle persone più intelligenti che abbia mai incontrato. E dire che incontro tanta gente ogni giorno le disse la sua amica Chris.
Il desiderio di Jack metteva in ombra tutto il resto, per lui cresciuto in una bolla protetta era stato tutto facile. All'inizio era stata la sua ingenuità ad attrarlo, ma ora lo infastidiva e basta. Faye si rese conto che il dolore era diventato più pesante da sopportare. Non aveva più la forza di stare a sentire le sue dichiarazioni d'amore e i suoi rimproveri. Lui aveva bisogno di risposte che lei non poteva dargli.
Faye è una donna che ama un uomo che la sta illudendo. Fu in quel periodo che la vita cominciò davvero. Il passato la disturbava, le impediva i movimenti, eppure ogni cellula del suo corpo vibrava di curiosità. Non aveva desiderato di andarsene da un posto, ma di approdare a un altro. Stoccolma infuse in lei la speranza di poter dimenticare e di far cicatrizzare le ferite.
Perchè lei non poteva essere magra e bellissima e compiacente? Jack lavorava perchè loro avessero il meglio. Perchè era il loro obiettivo. Non il suo, il loro. Per il bene dell'azienda. Per il bene della famiglia. Solo ce Jack si vantava dei suoi successi. I suoi. Non i tuoi. Lui e basta.
Perchè deve starsene a casa dalla mattina alla sera a dedicarsi a ... a Dio sa cosa? Lei è una delle persone più intelligenti che abbia mai incontrato. E dire che incontro tanta gente ogni giorno le disse la sua amica Chris.
Il desiderio di Jack metteva in ombra tutto il resto, per lui cresciuto in una bolla protetta era stato tutto facile. All'inizio era stata la sua ingenuità ad attrarlo, ma ora lo infastidiva e basta. Faye si rese conto che il dolore era diventato più pesante da sopportare. Non aveva più la forza di stare a sentire le sue dichiarazioni d'amore e i suoi rimproveri. Lui aveva bisogno di risposte che lei non poteva dargli.
All'inizio le fiamme fecero fatica ad alzarsi. Il gelo che provò si attenuò cedendo il passo a un panico strisciante che le faceva battere le tempie. Lasciò che il vento portasse via a tutti i ricordi e si convinse che avrebbe potuto sostituirli con altri. Ogni cellula del corpo si rinnovava e veniva rimpiazzata, quindi doveva esserci un ricambio anche per i ricordi.
Voleva afferrargli la mano, stringergliela, guardandolo negli occhi e dirgli quant'era meraviglioso e quanto lei era felice lì con lui ma, aveva deciso di non prendere iniziative, di non forzare la situazione. Non poteva fargli capire quanto era pazza di lui. Gli uomini come Jack devono lottare, cacciare, per conquistare qualcuno. Altrimenti si dileguano.
Faye aveva sempre pensato a loro due come <<simili>> Jack invece, di loro due pensava che erano uguali. Ambiziosi entrambi. Solo che lei aveva un vantaggio nella sua corsa verso l'alo: è una donna. E' questo è un mondo di uomini.
Faye si domanda: <<Se esistesse qualcosa, nel suo mondo perfetto, al di là di Jack e della figlia e del loro status sociale?>>. <<Esisteva una persona vera, dietro quella facciata?>>. Emozioni vere? Sogni veri? Oppure era Faye stessa ad avere qualcosa che non andava, visto che non riusciva a farsi bastare quello che aveva?
La maggior parte della gente sognava di vivere come lei. Non era rimasto più nulla da invidiarle. Nessun motivo per rispettarla. A volte si chiedeva se ci fosse mai stato qualcosa o se fosse stata lei a crearsi un'immagine distorta della realtà di un tempo. Capitava che venissero a galla frammenti spiacevoli. Così rimuoveva. E perdonava. Una volta dopo l'altra.
La catastrofe si avvicinava inesorabilmente. Si dice che niente accechi più dell'amore, ma Faye sapeva che niente acceca più del sogno d'amore. Era stato lui a trasformarla in qualcun altro. E se non era la moglie di Jack Adelheim, chi poteva essere?
Negli anni passati con lui aveva eliminato tutto il resto, uno strato dopo l'altro. Non era rimasto niente. Faye sapeva di avere nel suo arsenale la più efficace delle armi, perchè quanto a intelligenza lei lo batteva da sempre. Aveva solo permesso a lui e a se stessa di dimenticarlo. Era venuto il momento di ricordarglielo. Di ricordarlo a entrambi.
Citazioni del Libro
"Che volete, l'amore segue le strade più inattese! Quel che è successo in quel momento è pazzia, incoerenza, stupidità, delirio, da parte di lui come da parte di Faye. Ma è così. L'unica certezza che può trarre da questa avventura senza futuro è che in nessun caso lui s'interesserà a me. Malgrado la mia immaginazione si smarrisca tanto in fretta, torno sempre a quella virtù da cui non devo discostarmi. Questo è il mio destino. Non posso ignorarlo da quando esploro ogni recesso della gabbia dorata, invisibile ma ermetica in cui sono imprigionata. Come un topo in trappola. E' una trappola divina. Affidarsi a Lui che aspetta solo che accetti di plasmare la mia volontà alla Sua."
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