martedì 18 febbraio 2020

POST #24/2020 LESSICO FEMMINILE by SANDRA PETRIGNANI - LATERZA

Sandra Petrignani nel suo libro "Lessico femminile", rilegge Autrici del passato come; Emily Bronte, Virginia Woolf, ma anche contemporanee come: Ernaux, Nafisi, Oaets, sottolineando le affinità fra loro. Se non nei temi, almeno nello sguardo e nella sensibilità.

Lessico femminile 
LATERZA 
Pagine 192
18,00 Euro
 
 
Il libro
 
Niente è più segreto di un’esistenza femminile.
Marguerite Yourcenar

«Capire qualcosa di più della mia stirpe, trovare il bandolo del nostro comune sentire femminile. Così ho legato la mia parola a quella di tante donne che mi hanno preceduta e nutrita, le scrittrici di cui possiedo libri sottolineati, appuntati, deformati. Amati.Virginia Woolf, Natalia Ginzburg,Annie Ernaux,Marguerite Duras,Elsa Morante,Sylvia Plath,Ingeborg Bachmann, Anna Maria Ortese, Lalla Romano, Joyce Carol Oates, Nina Berberova, Karen Blixen, Clarice Lispector, Marguerite Yourcenar, Hannah Arendt.E tantissime altre. Ne ho seguito le orme, le ombre, le opere e i fatti della vita, perdecifrare la tela di un pensiero e di un lessico nostri.»
La materialità delle cose, l’urgenza della vita, la solitudine, la ricerca di un senso: pagina dopo pagina, la scrittrice Sandra Petrignani ricostruisce un mosaico che è il volto delle donne.


Sandra Petrignani

Sandra Petrignani, nata a Piacenza, vive in campagna, in Umbria. Ha svolto una lunga attività nel giornalismo culturale per quotidiani e settimanali. Autrice di romanzi, racconti, libri di viaggio, memoir, biografie, ha pubblicato tra l’altro: per NottetempoDolorose considerazioni del cuore (2009); per Neri Pozza La scrittrice abita qui (2002), libro di viaggio nelle case-museo di grandi autrici del Novecento, da Woolf a Yourcenar, da Colette a Deledda, a Blixen; i racconti di fantasmi Care presenze (2004); Addio a Roma (2012), ritratto della società letteraria nella capitale dal dopoguerra agli anni Settanta; Marguerite (2014), romanzo dedicato alla figura della Duras; La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (2018).

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