venerdì 14 febbraio 2020

RECENSIONE#26/2020 DESIDERIO by GIORGIO MONTEFOSCHI - LA NAVE DI TESEO

 DESIDERIO di Giorgio Montefoschi, sarà in libreria a febbraio per La Nave di Teseo, RECENSIONE - L'editore ha avviato la pubblicazione del catalogo di Montefoschi a partire dal romanzo Ginevra e il Museo Africano. Con il romanzo La casa del padre che ha vinto il Premio Strega nel 1994, l'autore Montefoschi torna alla narrativa con il racconto di una storia d'amore, di un uomo e di una donna che si inseguono per anni. Desiderio inizia a Roma nel 1962. In una città deserta e indolente alla vigilia dell'estate. Matteo perde la testa per Livia che, assieme al fratello Marco, fa parte del suo gruppo di amici, tutti sono studenti universitari, tutti provengono da famiglie borghesi. Se Matteo è preda del più totale stordimento amoroso, Livia, enigmatica e sfuggente, si presenta con uno sbadiglio alle 11 del mattino, la sua idea di felicità è svegliarsi tardi e fare colazione a letto, il suo stato d'animo attuale è la tranquillità, anzi no: l'indifferenza decide di andare a studiare a Londra. Vent'anni dopo Matteo è un giornalista, ha sposato Anna e ha due figli. Ma la sua vita tranquilla è turbata da un improvviso brusco, ritorno del passato: incontra per caso, uno dopo l'altro, alcuni amici di quella gioventù e infine anche Livia. E' a quel punto che Matteo viene investito da tutta la forza dei suoi sentimenti mai sopiti.

Desiderio

“Il vero protagonista del libro è il desiderio allo stato puro, irragionevole e cieco, senza età e senza amore. Desiderio tra un uomo e una donna che saranno amanti sempre e comunque, anche nelle vite in cui si reincarneranno. Matteo e Livia sono due personaggi che rimangono nell’anima, con un languore, una scia di dolorosa malinconia, come la Micol di Bassani, come certi amanti di Moravia. Come capita con i classici, che diventano esperienze nella vita del lettore. Livia è un sogno sfuggente che appare e scompare, seduttiva come seduttivo è Matteo nella sua fedeltà assoluta e cieca al desiderio di Livia, per cui è pronto a mettere tutto in discussione, anche la stessa Livia che non è all’altezza della sua passione. Nei tre tempi del romanzo risalta la permanenza del desiderio contro l’impermanenza della vita ‘ufficiale’: non che quest’ultima sia falsa e l’altra vera. Ma la vita ufficiale cambia e passa, il desiderio, immutato, rimane identico a sé… Hai scritto un romanzo bellissimo.”
E.S.





Giorgio Montefoschi è nato a Roma. Tra le sue numerose opere ricordiamo La casa del padre (1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011), La fragile bellezza del giorno (2014), Il volto nascosto (1991, 2015) e Il corpo (2017). La nave di Teseo ha ripubblicato il suo romanzo d’esordio Ginevra (1974, 2019), Il museo africano (1976, 2019) e L’amore borghese (1978, 2020).

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