giovedì 6 febbraio 2020

RECENSIONE #20/2020 LA CONFESSIONE by JESSIE BURTON - LA NAVE DI TESEO

Ne La confessione la Burton ripropone i temi dei libri precedenti: e, appunto, l'esplorazione del femminile.

La confessione  

di Jessie Burton (Autore)

La confessione

Londra, 1980. In un pomeriggio d’inverno ad Hampstead Heat, Elise Morceau, che fa la maschera a teatro e ha tutta la bellezza dei vent’anni, incontra Constance Holden, detta Connie, e ne rimane stregata. Connie è una scrittrice di successo, arrogante e seducente in egual misura, con un romanzo in procinto di diventare un film a Hollywood. Le due donne si innamorano e stringono un rapporto che velocemente scivola verso l’ossessione e la reciproca dipendenza. Connie convince Elise a seguirla a Los Angeles, ma, se la prima è elettrizzata dall’eccitazione di un nuovo mondo dove tutti mentono pur di diventare una stella, l’altra vi annaspa, esasperata dagli umori della sua compagna con cui si susseguono rotture e riappacificazioni, e dalla falsità di quell’ambiente competitivo e irreale. Così Elise prende una decisione impulsiva, che cambierà la sua vita per sempre: sparisce nel nulla, senza lasciare tracce.
Trent’anni dopo, una giovane donna di nome Rose decide di mettersi alla ricerca di sua madre, scomparsa quando era ancora una bambina. Bussa così alla porta dell’ultima persona che l’ha incontrata, una scrittrice ormai anziana che vive reclusa dopo essersi ritirata dalla vita pubblica al picco della sua fama, e da cui Rose è determinata a ottenere una confessione: Constance Holden.
Dopo il successo mondiale di Il miniaturista e La musa, Jessie Burton torna con un romanzo sulla potenza dei segreti e dell’arte, sulla maternità e l’amore, avvincendo il lettore fino all’ultima pagina tra suspense e commozione.

Jessie Burton


 



Jessie Burton è nata nel 1982 e vive a Londra. Ha studiato presso l’Università di Oxford e alla Royal Central School of Speech and Drama; ha lavorato per nove anni come attrice, prima di scrivere il suo romanzo d’esordio, Il miniaturista, divenuto in breve tempo uno dei casi editoriali più straordinari degli ultimi anni, con più di un milione di copie vendute nel mondo. Ha scritto inoltre La musa (2016) e Ragazze scatenate (2018), il suo primo racconto per ragazzi, pubblicati in Italia da La Nave di Teseo. I suoi libri sono stati tradotti in 38 lingue.
 RECENSIONE

 La confessione, in uscita in Italia per La Nave di Teseo, è il nuovo romanzo della scrittrice Jessie Burton, 37 anni, resa celebre dai romanzi Il miniaturista (Bompiani 2014), nel 2016 La musa, e Ragazze scatenate (entrambi pubblicati da La Nave di Teseo).

Il luogo in cui si svolge la storia de La confessione è Londra nel 1980. Al centro della storia c'è l'amore tra Costance Holden, <<Connie>>, scrittrice di successo, e la giovane Elise Morceau. Due anni dopo sono in volo per Hollywood, dove un volume di Connie diventerà un film. Ma mentre si trova in America, Elise entra in crisi. Ha 23 anni, una quindicina in meno della compagna, e non sa cosa fare, chi vuole diventare:

"Connie era forte: andava a Los Angeles con il suo romanzo di successo impresso nella fisicità del corpo e nell'astrazione della mente."

Il libro era il suo amuleto. Elise non aveva un amuleto. Lei aveva solo Connie. Nel 2017 la storia sembra ripetersi: protagonista questa volta è Rose, la figlia di Elise nata 35 anni prima e abbandonata dalla madre, misteriosamente scomparsa. Ora che è adulta, per scoprire la verità, contatta sotto falso nome la Connie ch eormai è anziana e ne diventa l'assistente, la <<paziente tipografa>>. 

Rose cerca sua madre, ma in realtà rappresenta se stessa. Da diverso tempo si trascina in una relazione senz apiù entusiasmo e si accontenta di un lavoro in un bar, al di sotto dei suoi studi e delle sue capacità. Il rapporto con la scrittrice, la possibilità di essere un'altra, le infondono un nuovo coraggio.

"Connie - dice -  aveva riconosciuto in me un valore>>. 

la storia di Rose no sarà quella di sua madre. E' questa una condizione esistenziale, persino psicologica, raccontata dalla Burton. Ma non solo. Attraverso Rose , coetanea dell'autrice, il tema dell'invisibilità e quello del non riconoscersi, del non trovare la propria strada, diventano anche generazionali. Burton con la sua abilità di scrittura fotografa lo spaesamento di chi, nato negli anni Ottanta, cresciuto con grandi speranze, oggi annaspa.

"Non è sempre una grande idea fare faville a scuola, Poi è dura mantenere le aspettative", riflettè Rose.

Ci sono le amiche, come Kelly, quasi una sorella per lei, costretta, con una figlia piccola e un altro bebe in arrivo, a un lavoro superficiale da influencer, la Burton la descrive, smartphone in mano, annaspa con il tic dell'era digitale. Ma anche con un moto di ribellione, un'immagine riuscita e forte, sfogarsi tagliando la legna. Solo così, dice <<posso respirare>>.

La Burton traccia il ritratto di donne forti, che non vogliono obbedire o conformarsi alla legge della società. Subiscono la pressione di dover apparire giovani, belle e indifese. Ancora oggi vige questo modello, come la stessa Connie, il cui personaggio benchè libero e forte, pagherà caro il prezzo della sua libertà, di non avere figli, non avere una compagna.

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