lunedì 4 ottobre 2021

RECENSIONE n. 2 - TUTTO IL BENE, TUTTO IL MALE by CAROLA CARULLI - SALANI - LE STANZE

E' nell'incipit ed è anche una costante del racconto, verso la fine lo ripete Carola Carulli ad Alma, uno dei personaggi: <<Tu vivi nel mezzo.  Nel mezzo si prendono tutte le sberle e le tempeste peggiori (...) vedi tante cose che noi non vediamo, che neanche i tuoi vedono. E ti senti sola>>.

 


Una storia indimenticabile 

 sull’ambivalenza dei legami familiari  

e sulla capacità delle donne di ferirsi

e di aiutarsi l’un l’altra. 

CAROLA CARULLI

TUTTO IL BENE,  

TUTTO IL MALE

Pagine: 224 -Prezzo 15,90 €

 Dal 7 ottobrein libreria

«Carola Carulli sente solo con il suo cuore, pensa solo con la sua testa. E con quel cuore e quella testa scrive.»
Chiara Gamberale

«Siamo figli di chiunque sia in grado di prendersi cura di noi, al di là del grembo che ci custodisce prima di consegnarci al mondo.»
Levante

«Vorresti incontrarla davvero, Alma. Magari mentre viene fuori a salvarti dalle pagine stesse di questo romanzo, tanto sei riuscito a immaginartela, per filo e per segno, nei dettagli microscopici della sua essenza, e pure in quelli macroscopici della sua piccola grande storia. Carola Carulli, con le sue parole esperte e piene di tutto, ti accompagna su quella giostra fantastica chiamata ‘vita’.»
Giuliano Sangiorgi

IL LIBRO

Bisogna avere coraggio anche per essere felici, e Sveva nella casa dei suoi genitori non lo è mai stata. Sarah, sua madre, ha puntato tutto sulla bellezza e sulla conquista di un ruolo in società, per osservare il mondo da una posizione comoda. Ma a Sveva non importa dei bei vestiti o delle scuole esclusive, né di cercare un uomo perbene e un matrimonio sicuro. Per questo, ogni volta che può scappa da sua zia Alma, la mamma che avrebbe voluto, la stramba con gli occhi di colori diversi, l’irregolare di famiglia, la ribelle a cui non va mai bene niente. In lei ha trovato un’amica e una complice, qualcuno da cui imparare il senso dell’amore, l’indipendenza e – perché no? – anche gli sbagli. Se la disobbedienza è un tratto ereditario, Sveva è certa di averla ricevuta da lei e dalla bisnonna, che aveva poteri da sensitiva e che da molto lontano continua a vegliare su di loro. Quando Alma rimane incinta di Tommaso, creatura solitaria che appartiene unicamente al mare, il fragile e complicato equilibrio familiare rischia di rompersi. Per tutti loro arriva il momento di rimettere ordine dentro se stessi o, forse, di accettare che la vita è destinata a restare eternamente inesatta e che le persone più importanti sono quelle che ti piovono addosso senza preavviso. Con delicatezza e una scrittura ricca di sfumature, Carola Carulli getta uno sguardo originale sulla maternità, sull’ambivalenza dei legami di sangue e sulla straordinaria capacità delle donne di ferirsi e di curarsi l’un l’altra.


 



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