giovedì 24 agosto 2023

UMBERTO SABA TRATTO DA "LETTERATURA DELL'ITALIA UNITA", SANSONI, FIRENZE 1968

 

Saba è il solo poeta contemporaneo di rilievo che esuli interamente dalle esperienze, non si dice d'avanguardia, ma legate lassamente alla cultura simbolista: dietro di lui è solo la tradizione italiana fino al romanticismo, dalla vetta leopardiana alla media più moderna, con gli stilemi ordinari del linguaggio poetico e limpida facilità, anche fuori dalle forme canoniche, di rime e di misure.

La connessione, operata nei primi tempi, con i cosidetti <<crepuscolari>> è fallace: Saba, anche quando sorride, è grave e autobiografico. La critica, parve spesso entusiasmarsi del <<caso>> Saba quasi alibi di semplicità letteraria attorno a stati d'animo non convenzionali (e l'autore stesso accede ad un'interpretazione del genere, scrivendo: <<Amai trite parole che non uno/osava. M'incantò la rima fiore/amore/>>, ma poi, subito <<Amai la verità che giace al fondo>>).

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