lunedì 24 gennaio 2022

IL CINEMA (COME LA SOCIETA') NON SOGNA PIU' UN'ALTRA POSSIBILITA'.

 

Buongiorno. I <<film col messaggio>> di una volta - oggi aborriti come relitti del passato (tanto quanto i diritti dei lavoratori). Troppo semplice? Consiglia tu un film che prova a misurarsi con la realtà non accontentandosi solo di rispecchiarla.

Molti film sono <<buoni>>, cioè ben fatti da un punto di vista tecnico e drammaturgico, anche se molto simili per certi canoni estetici che sembrano essere diventati la lingua universale del <<cinema realtà>>: lunghi pedinamenti dei protagonisti, una recitazione sbilanciata più sul vero che sul verosimile, spesso con attori presi dalla strada, secondo la lezione del neorealismo italiano. 

Ma il fatto più rilevante, ai nostri occhi, era che tutti i film presentano la stessa dinamica narrativa e condividono lo stesso senso del mondo, come se fossero stai scritti da un unico sceneggiatore. Descrivono una crisi (le periferie e la guerra, la condizione femminile e i rapporti familiari ...), ne sviluppano le contraddizioni e poi, fatalmente, tornano al punto di partenza. Vissuto il loro disagio, i protagonisti, dopo aver cercato in qualche modo di reagire, si ritrovano da dove avevano iniziato. In altre parole: i giovani registi sanno analizzare benissimo una situazione, la raccontano bene, ma poi non sanno immaginarsi una via per uscire dall'impasse.

Alla fine di questi film non ci sono rivoluzioni, cambiamenti o anche una fuga o una partenza che riapre i giochi. Il peso del reale così com'è ricade su queste storie simile a una ghigliottina che taglia ogni utopia, richiudendo i film (e il cinema in generale, temo) su se stesso.

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