Dall'autore del best seller Veleno
La Costa Concordia, la piú grande nave passeggeri ad aver mai
fatto naufragio. Una vicenda gigantesca che racchiude centinaia di
storie: storie di coraggio e di viltà, di vite spezzate e di
imprevedibili nuovi inizi.
Quella parola in quel luogo era così perturbante, così carica di funeste conseguenze, che molti inghiottirono e impallidirono. Un incidente ... a bordo di quella nave! Molto meglio un adultero o anche un assassino!
Caterina Buttitta
<<Perdio>>, disse il Capitano. <<Terribile.>>
<<Proprio così>>, concordò l'ufficiale. <<C'era una puzza, in sala macchine!>>
Un silenzio carico di tensione piombò sul tavolo: tutti sapevano che stava per accadere qualcosa di esplosivo, che una accusa ben precisa era stata mossa, ma non tutti capivano quale fosse, e a chi era rivolta. Tenevano in mano il calice come scudi, e si guardavano con occhi carichi di sospetto. L'atmosfera era così tesa che si diffuse per tutta la sala: anche i passeggeri degli altri tavoli si interruppero e alzarono gli occhi dalle carte.
<<Ritengo>>, disse il Capitano con voce chiara, che arrivò in tutti gli angoli della sala, <<che l'ufficiale in seconda stia cercando di dire che all'interno della Costa Concordia, ci sia un incidente.>>
Quella parola in quel luogo era così perturbante, così carica di funeste conseguenze, che molti inghiottirono e impallidirono. Un incidente ... a bordo di quella nave! Molto meglio un adultero o anche un assassino!
Il libro
Un secolo esatto dopo l’affondamento del Titanic, la punta di diamante della flotta di Costa Crociere percorre il Mediterraneo in senso antiorario. A bordo, piú di quattromila persone di 64 nazionalità diverse. Ci sono coppie in viaggio di nozze, famiglie riunite per una ricorrenza, persino un gruppo di parrucchieri che deve partecipare a un reality. E oltre mille membri dell’equipaggio, molti dei quali provenienti da Paesi poveri e lontani. La sera del 13 gennaio 2012 – quella in cui la Concordia urta degli scogli vicino all’isola del Giglio, finendo sotto gli occhi del mondo intero – ha segnato le esistenze di tutti loro. Da grande narratore, Pablo Trincia racconta lo splendore del divertimento a bordo e il trauma dell’impatto, lo smarrimento e la lotta per la sopravvivenza. Conflitti e alleanze generati da una tragedia ricostruita attraverso testimonianze uniche, come quella dei sommozzatori che si sono addentrati nei vani spettrali della nave, trovando un universo sommerso di valigie, scarpe, lenzuola, corpi. Come quella degli abitanti del Giglio, che hanno visto una folla di disperati riversarsi sul loro piccolo molo e, per accoglierla, hanno aperto senza esitazione le porte delle proprie case.
«La balena d’acciaio dentro la quale camminavano si stava deformando e sembrava potesse collassare da un momento all’altro. Ogni ora che passava si assestava di qualche centimetro, come per ricordare a tutti che era ancora viva. Tuttavia le operazioni non potevano fermarsi, i sommozzatori dovevano spingersi sempre piú dentro e scendere sempre piú a fondo. Avevano i nervi tesi, le mascelle serrate, il cuore a mille, gli occhi pronti a individuare in ogni momento una via di fuga. Piú avanzavano, piú sapevano che scappare da lí avrebbe richiesto minuti interminabili. Un tempo che nessuno avrebbe avuto».
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