Buongiorno. Vivo in un non luogo. Ho 60 anni e da ormai trent'anni, sono pendolare della linea ferroviaria Roma-Milano. Potrei raccontare di quando, da giovane studente di liceo, attendevo il treno in una sala d'aspetto. Alcuni anni fa, le sale d'aspetto erano spazi molto frequentati. In effetti le sale d'aspetto si assomigliavano un pò tutte, e di certo non ospitavano delle <<comunità>> di persone legate da assidua frequentazione face-to-face. E' vero però che questi spazi, favorivano i rapporti sociali: occhiate distratte, conversazioni sul tempo e la politica, maledizioni condivise ai ritardi cronici dei treni, persino innamoramenti. Le sale d'aspetto assomigliavano a delle piccole <<società>>.
Ti sembra che oggi, le cose siano cambiate? Viviamo forse in una non-società? Siamo dunque condannati a un futuro caratterizzato solo da scarsità, individualismo e automizzazione?
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