Si è concluso, il 3 marzo, con un accordo sulla creazione di corridoi umanitari per l’evacuazione dei cittadini ucraini e un cessate il fuoco provvisorio. La linea del Cremlino e di Vladimir Putin non accenna ad ammorbidirsi. Putin ha dichiarato in una conferenza stampa che «russi e ucraini sono un solo popolo» e che «non si tornerà indietro» rispetto all’operazione avviata.Putin, ha fatto sapere facendo temere il resto del mondo che il peggio debba ancora venire». Il presidente Putin in questa fase rifiuta di cessate gli attacchi all’Ucraina. E’ assolutamente necessario mantenere il dialogo per evitare tragedie umane.Nel frattempo sono in arrivo nuove sanzioni da Regno Unito e Usa. Londra ha allargato le sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina. Nel mirino delle sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina all’oligarca di origine uzbeka Aliser Usmanov, considerato fra gli uomini d’affari più ricchi della Russia, e all’ex vicepremier Igor Shuvalov. «Continueremo a infliggere la massima pena economica possibile a Vladimir Putin e alla sua macchina da guerra fino a quando Putin continuerà nel suo barbaro attacco contro civili innocenti in Ucraina» ha scritto su Twitter il premier Boris Johnson.>Nel mirino degli Usa sono finiti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ma anche diversi oligarchi, fra i quali Alisher Usmanov, Nikolay Tokarev. Le sanzioni riguardano anche le loro famiglie.>Zelensky: devo parlare con Putin, la guerra va fermataclass="asubtitle"Zelensky: devo parlare con Putin, la guerra va fermata a tensione resta altissima, anche se in giornata era emerso qualche spiraglio di distensione. La Russia aveva già concesso una tregua per favorire l’evacuazione dei civili ucraini attraverso «corridoi umanitari», mentre Mosca si è detta «disponibile a continuare a negoziare con l’Ucraina per evitare ulteriori spargimenti di sangue». Sul versante dell’Ucraina, le autorità continuano a spingere per la fine del conflitto. «Devo parlare con Putin, questa guerra deve essere fermata» ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa Kiev. «Se cadiamo noi - ha aggiunto - i prossimi sono i Baltici».Le conseguenze si stanno aggravando anche sul fronte economico, a partire dal nodo delle risorse energetiche. I flussi di gas russo attraverso il gasdotto Yamal-Europa verso la Germania attraverso la Polonia si sono interrotti. Yamal è uno dei tre gasdotti che la società russa monopolista Gazprom utilizza per convogliare il suo gas naturale verso l’Europa, contribuendo a circa il 10% delle forniture totali di gas proveniente dalla Russia. Al contempo, il gigante russo del petrolio Lukoil chiede di fermare la guerra in Ucraina per evitare danni ancora maggiori al settore. Esplosioni nella notte a Kiev. Potenti esplosioni sono state udite nella notte a Kiev e in altre città dell’Ucraina a otto giorni dall’inizio della guerra. Secondo la Bbc, almeno quattro forti esplosioni si sono registrate intorno alle 3 ora locale nella capitale, ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. Sempre a Kiev, nella notte, sono tornate a suonare le sirene antiaeree con gli abitanti invitati a mettersi al riparo. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia della capitaleFinora i russi avrebbero preso solo Kherson, tra le grandi città ucraine, per quanto l’intelligence britannica metta in discussione il loro reale controllo del centro. Il sindaco di Mariupol afferma che le forze russe stanno tentando il «blocco» della città ucraina. Un cargo estone è affondato intanto vicino alle coste dell’Ucraina, nei pressi di Odessa, colpito da due siluri russi. Non si registrano vittime. Sul versante ucraino, fonti del Pentagono riferiscono che «i sistemi di difesa e missilistici ucraini rimangono intatti ed operativi» dopo otto giorni di assalto russo. Il dominio del cielo «rimane conteso» fra le due parti. Secondo quanto riporta la Cnn, le fonti della Difesa Usa spiegano che gli ucraini «continuano ad essere in grado di far alzare in volo i propri aerei e usare i sistemi di difesa aerea».: «Una soluzione si troverà» Il confronto avviene sia su campo che mediaticamente. Il ministro degli Esteri russo Lavrov, per esempio, ha tenuto una conferenza dove è parso possibilista su uno sblocco dell’impasse con l’Ucraina: «Una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata», ha detto, sottolineando la «buona volontà russa>>. Le richieste di Mosca nei negoziati sono minime, ma bisogna tenerne conto. Non vogliamo una guerra nucleare», ma se i Paesi occidentali «dispiegheranno armi nucleari contro di noi affronteremo la situazione». Quanto all’ipotesi di una Terza guerra mondiale, «può essere solo una devastante guerra nucleare». Gli Stati Uniti «stanno cercando di imporci la loro visione del futuro dell’Europa». Washington domina l’Europa come Napoleone o Hitler hanno fatto a loro tempo, nell’analisi del ministro degli Esteri di Mosca.Zelensky: «La resistenza sarà feroce». Sul fronte opposto, l’Ucraina continua la sua resistenza. Lo stesso presidente Zelensky, prima del suo appello a «far smettere la guerra», ha chiarito che il Paese non ha intenzione di cedere all’invasione. Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma». Ci sarà solo, ha incalzato, una «resistenza tanto agguerrita che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro». Dall’inizio dell’invasione, ha rivendicato, l’Ucraina ha sventato i piani che il «nemico» preparava da anni. Stando al presidente ucraino, sarebbero morti circa 9mila russi. Secondo Zelensky il morale delle truppe russe è basso e ogni giorno soldati russi vengono fatti prigionieri. «E dicono solo una cosa: non sanno perché sono qui». La Russia «risarcirà l’Ucraina per tutti i danni subiti durante la brutale guerra di Mosca», ha detto Zelensky. «Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città». Il bilancio dei profughi continua a salire>Il bilancio delle vittime cresce, anche se non c’è omogeneità sulle cifra. Secondo il governo ucraino si conterebbero almeno 2mila vittime. L’Onu ne accerta 277, oltre ad almeno un milione di profughi (con una quota di 400mila bambini, stando alla Ong Save the children). La Russia, dal canto suo, ammette 500 vittime tra i suoi soldati.L’Onu condanna la Russia Intanto,sul fronte internazionale, l’Assemblea generale Onu ha adottato una risoluzione che deplora l’invasione russa dell’Ucraina e condanna le minacce nucleari di Mosca. La Cina tra i 35 paesi che si sono astenuti. Il presidente americano Joe Biden parla di «voto storico che mette a nudo l’isolamento di Putin». Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov minaccia: «Una terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante». Kiev denuncia un «genocidio» da parte di Mosca. La Corte penale internazionale dell’Aja indaga per crimini di guerra. In giornata riunione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Washington chiede a Mosca di «porre fine al bagno di sangue» e la accusa di aver lanciato una «guerra totale» anche alla verità. Agenzia internazionale per l’energia atomica a Russia: stop azioni contro siti nucleari Una risoluzione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) sollecita la Russia a «mettere fine alle azioni» contro i siti nucleari in Ucraina. Il testo, presentato da Polonia e Canada, è stato approvato a maggioranza, con 26 voti a favore e cinque astensioni e il voto contrario di Cina e Russia. La risoluzione afferma che il rischio di un incidente nucleare con ripercussioni internazionali sia aumentato sostanzialmente sulla scia dell’invasione russa. Le azioni della Russia in Ucraina hanno «causato e continuano a porre minacce serie e dirette alla sicurezza di questi impianti e del loro personale civile».Ue, sanzioni anche per la Bielorussia. Sulle sanzioni l’Unione europea non arretra: in giornata sarà varato il nuovo pacchetto contro la Bielorussia. Con la guerra che pesa sull’economia, Bruxelles valuta intanto di prolungare la sospensione del Patto di stabilità e non attuare la stretta sul debito. In Europa intanto arriva il segretario di Stato Usa Antony Blinken: andrà in Polonia, Moldavia e nei paesi baltici in segno di sostegno all’Ucraina. La Germania si appresta ad inviare altri 2.700 missili antiaerei all’Ucraina, secondo quanto riferisce una fonte governativa a Berlino.
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