<<Avevo voltato le pagine tante di quelle volte da farle diventare sottili. Daniel è un ragazzo ha solo quattordici anni quando una sera di ottobre la sua infanzia naufraga nelle acque buie del Moon Lake. Un’auto che proveniva da un’epoca in cui le macchine erano grandi e il sogno americano era alla portata di quasi tutti i bianchi, maschi ed etero che volevano realizzarlo. Per tutto il tempo la verità è rimasta nascosta sotto lo scintillio della luna. Ma adesso, per «Danny», è arrivato il momento di dare un senso al suo dolore. Nelle acque buie del Moon Lake imperversa una bestia impazzita, non importa se animale o demonio, e la storia diventa vera e sanguinosa. Il grande ritorno di Joe R. Lansdale. Un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione.
Caterina Giuseppa Buttitta
Moon Lake
Il grande ritorno di Joe R. Lansdale. Un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione. Un capolavoro accanto a libri indimenticabili come In fondo alla palude e La sottile linea scura.
Il libro
Daniel ha solo quattordici anni quando una sera di ottobre la sua infanzia naufraga nelle acque buie del Moon Lake. Per tutto il tempo la verità è rimasta nascosta sotto lo scintillio della luna. Ma adesso, per «Danny», è arrivato il momento di dare un senso al suo dolore.
«La luna è alta. L’acqua è alta. Anime oscure vagano sulla terra e piangono. È una vecchia poesia. Ora so cosa significa», sono le ultime parole che Daniel Russell sente pronunciare a suo padre, in una notte del 1968, poco prima di lanciarsi con la macchina nel Moon Lake. Dieci anni dopo, quando l’auto e i resti del padre vengono recuperati, Daniel scopre tra le macerie qualcosa di scioccante, destinato a scuotere la piccola città fino al suo nucleo piú marcio.
«Un romanzo con un protagonista fenomenale: pieno di coraggio, curiosità e candore».
The New York Times Book Review
«Papà inserí la prima e avanzò un po’, dando una leggera spinta all’acceleratore.
Fui contento all’idea che finalmente ci muovessimo da lí.
– Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, – disse.
Prima che potessi rispondere «anche io ti voglio bene», diede una forte
accelerata, la macchina scattò in avanti e il ponte tremò. Girò il
volante a destra e la grossa Buick, con le sue cinque rate ancora da
pagare, sfondò la ringhiera marcia e si fiondò nello spazio come un
razzo».
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