martedì 16 agosto 2022

ARCHEOLOGIA - CHRISTIAN JACQ E L'AFFARE TUTANKHAMON - SCOPERTE ARCHEOLOGICHE MERAVIGLIOSE


Una scoperta archeologica apre prospettive su un passato antico e a volte oscuro: può riportare alla luce tracce di civiltà di cui esistono solo scarne testimonianze, o monumenti di cui occorre ancora fare luce.Misteri che gli studiosi devono ancora risolvere (speeso attraverso ipotesi diverse, aggiustamenti successivi, nuove teorie). 

Il caso più classico è quello di Stonchenge, che si trova vicino ad Amesbury, nel Wiltshire, Regno Unito: si tratta di un cromlech, cioè di un <<cerchio di pietra>>, costruito in fasi diverse tra il 3100 a. C. e il 1600 a. C. I misteri intorno al sito neolitico sono numerosi: intanto, non è chiaro chi lo abbia costruito (secondo alcune ipotesi i Druidi, sacerdoti Celti cui è spesso attribuito, operarono in epoca tarda), è incerto se si trattasse di un luogo di culto, di un calendario astronomico o di un altro strumento di misurazione celeste, allineato com'è con il solstizio d'estate. 


Come Stonchenge, molri misteri celebri, nonstante l'interesse  di scienziati e semplici appassionati, si prestano ancora a diverse spiegazioni: come la tomba di Tutankhamon (il re faciullo). Il 27 settembre 1822 - duecento anni fa - il francese Jean-Francois Champollion annunciò di essere riuscito a decifrare i geroglifici, una chiave per far luce sui segreti di una civiltà favolosa. Di recente <<La Lettura>> ha intervistato Christian Jacq, saggista, egittologo, romanziere di successo. Nel suo libro <<L'affare Tutankhamon>> la presenta attraverso le parole di uno dei personaggi come un faraone senza importanza. ecco cosa risponde lo scrittore-archeologo: Sono chiacchere. Non è un faraone senza importanza.

-  L'Egitto di oggi appare lontano dal suo Egitto ...

L'Egitto era un Paese ricco e potente, invidiato e ambito. Questa prosperità si basava sulla sua spiritualità e conoscenza, ma anche su una visione economica dove la solidarietà era elemento essenziale: i Persiani, i Greci, i Romani ..  Ma i colpi fatali glieli hanno inferti prima la cristianizzazione e poi l'invasione arabo-musulmana. Con questi processi sono arrivati nuovi valori, un nuovo modo di vivere. Tutto ciò che i faraoni avevano costruito per oltre tre millenni è stato distrutto in un momento. Per me ci sono due Egitti: quello di un passato straordinario, quello della luminosa civiltà farapni, e quello di un presente così incomprensibile e lontano.

- Quest'anno ricorre anche il bicentenario della decifrazione dei geroglifici ...

I geroglifici sono "le parole di Dio": una lingua arlata, ma prima di tutto una scrittura sacra, riservata principalmente ai templi. I geroglifici descrivevano aspetti della realtà e ogni segno era considerato un essere vivente. Champollion ha trovato la <<chiave>> per decifrarli. E' attraverso questo straordinario linguaggio sacro, un pò figurativo, un pò astratto, che si è potuto trasmettere la spiritualità degli antichi.

- Che cosa si prova a essere un mito?

Il faraone era già una star. La cosa straordinaria è che più volte la fama dei faraoni, è riuscita a superare i confini del tempo. I templi e le tombe sono chiamati <<dimore dell'eternità>>.  Oggi <<Grazie al mio tesoro, che avrà presto una nuova casa nel nuovo Museo egizio di giza, potrò continuare a essere star>>.

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