Per molti anni mi sono arrovellato attorno al mistero di un romanzo italiano. L'odore del sangue di Goffredo Parise, opera incompiuta e dunque imperfetta, a parlare è Andrea Tarabbia. Ma in un giorno imprecisato pensai che, in fondo, un libro è, al pari degli avvenimenti della nostra vita o della Storia, un documento, una memoria, come direbbero alcuni un <<dato di fatto>>. Così l'ho tolto dallo scaffale dove riposava (ma i libri riposano? Io non credo: i libri o sono vivi, e guizzano, o sono morti, e sprecano carta). L'ho osservato, e ho provato a entrarvi da un certo spazio, pertugio che, mi pareva, Parise aveva lasciato aperto. Poichè il libro era vivo, ha reagito,ed è guizzato via come una serpe.
Poichè all'epoca dei fatti che, compongono questa breve cronaca, un serpente mi seguisse mentre andavo per la mia strada, avevo da qualche mese conosciuto lo studio del dottor P*** ( i lettori capiranno presto perchè nascondo il suo nome dietro a degli
Il dorror P*** me lo mostrò la seconda volta che andai da lui. Si chiama:<<Figurante>> mi disse il dottore, il giorno che me ne mostrò il funzionamento. <<Se lo collega all'elettricità, tramite un telecomando può manovrare le fauci: di fatto, mandibola e mascella del lupo sono una morsa idraulica. Non è una visione molto rassicurante, commentai, per lo meno non per chi sta seduto nell'anticamera di uno studio medico.
Lo dice anche mia moglie, rispose ridendo. <<Ma lo consideri una prova: prendo soltanto pazienti che sono in grado di trascorrere qualche minuto da soli in sua compagnia.
Il dottor P*** riceveva anche in uno studio in via Condotti, ma non il lunedì: soltanto da un certo momento in poi, e non perchè il mio caso avesse bisogno di particolari cure e attenzioni, ma perchè la vita del dottore, era profondamente cambiata e non in meglio.
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