Le pagine di Peano parlano della fascinazione del mondo dei ragazzi, per la perfezione formale e i suoi incantesimi, della emancipazione quasi subito, ospitando dissonanze, accordi ruvidi, terribilmente umani. Raffinatezza, perfezione appartengono a un idealismo che ignora il paradosso umano, ragazzi educati alla
voracità, la crescita, le vaste zone oscure. Leggendo il libro incontriamo la domanda centrale: <<E se affrontare l’incubo in cui sono precipitati non fosse altro che un vento gelido, un velo destinato a mascherare gli orrori della vertigine? I libri di Peano parlano di paura, disastri, naufragi: lo scrittore lede le fondamenta, erode la cultura, per giungere alla dimensione fondamentale dell'esistere. Giovani che si avventurano
nel biancore accecante della neve, la neve maniaca, cadeva tranquilla e fredda nel cuore perforato come una rete da pesca. Col distacco
curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per
questo può sperare nella salvezza. Emigranti della vita inseguiti sui fiumi tortuosi del vivere. Ma che cos’è
la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare
e tentare di resistere? Ho visto d'improvviso l'occhio assente dalla finestra mi dice:<<E' tempo di amare! Siamo nude sotto la pelle>>. La bella Sonia del bosco dorme nell'uomo e si nutre soltanto di baci. Penso alla vecchia sdentata che reinventa le regole del gioco mi dice:<<Ogni cavallo ha il suo morso>>. A cosa pensi, vaga anima? Specchiati dentro il ghiaccio. La mia piccola con un pò di neve sulle labbra di stella donata in un bacio?Quando non esisterà più nulla a cui poter legare il mio cuore, e la fatica di cavarsela in un mondo.
a misura di adulti, quando gli adulti escono
di scena e ti lasciano solo.
Caterina Giuseppa Buttitta
Marco Peano
Marco Peano è nato a Torino nel 1979, ed è editor di narrativa italiana per la casa editrice Einaudi. Ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo, L’invenzione della madre (minimum fax), un successo di critica e di pubblico, Premio Volponi opera prima e Premio Libro dell’anno di Fahrenheit.
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