mercoledì 31 gennaio 2024

DANIELE DEL GIUDICE "DEL NARRARE", EINAUDI. IL MESTIERE DI SCRIVERE NEL RIFLESSO DEL GIA' DETTO.


Nei romanzi che si scrivono oggi ci si ripiega sempre di più sul privato e, spesso, su un privato tragico al limite del tollerabile, quasi che si volesse sostituire la mancanza di un coinvolgimento oggettivo agli eventi esteriori con il dramma circoscritto di un fatto personale. la raccolta di saggi di Daniele Del Giudice riflette su come l'invasività dell'epoca dell'immagine, incida l'eesere spettatore, attraverso le immagini dei media, dove basta il vederlo, il semplice gesto del vedere. Questa "partecipazione", non è esperienza.

Uno dei grandi problemi della democrazia "riflette Daniele Del Giudice" è che questa forma di governo più di ogni altra esige da ciascuno di noi la massima qualità". E vivendo in tempi di quantità, dobbiamo forse rassegnarci all'impossibile qualità della quantità?
 
Daniele Del Giudice
Del narrare
Einaudi
2023 - Fuori collana
pp. XX - 276 - € 36,00
A cura di
 
Un ulteriore tassello che ci aiuta a comprendere maggiormente chi appare sempre piú come uno snodo imprescindibile nella letteratura europea dei nostri tempi.
 
Il libro
 
L’attività saggistica di Del Giudice ha prodotto molte piú pagine rispetto alla sua narrativa. Sono prefazioni, articoli su rivista, conferenze e interventi a convegni, scritti spesso inediti o poco conosciuti. Per tutta la sua vita di scrittore e di saggista, Del Giudice ha riflettuto su cosa significhi raccontare un sentimento, su come rappresentare il tempo, su come la percezione degli oggetti cambi il modo di pensare e di vivere e dunque di scrivere. Lo ha fatto guardando l’invisibile, sia quando esplora il nucleo primo della materia fisica, sia quando ricorda il suo viaggio nelle terre antartiche, sia quando legge gli autori che piú ha amato. Anche parlando di sé e del proprio lavoro di scrittore, Del Giudice illumina «l’emergenza», cioè quel che affiora in superficie nella «zona» del narrare, riflettendo su come si entra e come si esce dalla trama di un racconto, sempre lavorando con precisione sul linguaggio, il nostro «ethos naturale». Questo volume, curato da Enzo Rammairone sulla base dei materiali conservati nell’archivio dello scrittore dopo la sua morte, appronta una scelta di testi, la prima parte dedicata ad alcuni autori prediletti come Conrad, Primo Levi, Calvino, Svevo, Bernhard e Stevenson, la seconda all’atto del narrare.

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