giovedì 4 gennaio 2024

IL VALORE DELLA LIBERTA'. DOV'E' LA LIBERTA'? DOV'E' CHE SCAPPO?

<<Dov'è la libertà?>>

Rodrigo Moreno, <<e poterlo usare come vogliamo. Il denaro in questa storia non conta>>. E se i protagonisti <<delinquenti>> rubano, è solo per sfuggire a un destino di routine, la metropolitana, lo stesso caffè ogni mattina, ore e ore alla scrivania, una pizza al trancio e poi di nuovo daccapo. 

E' il film argentino dell'anno, Los delincuentes, presentato a Cannes, candidato da Buenos Aires agli Oscar, in streaming in Italia su Mubi nel 2024. Lenta commedia malinconica di un impiegato di banca che sottrae all'istituto di credito per cui lavora la cifra esatta che avrebbe guadagnato fino alla pensione, più di una somma equivalente per rendere complice il collega Romàn.

Perchè lo fa?

<<La domanda esistenziale che pone Moràn è: che cosa ne facciamo del nostro tempo? Che ne stiamo facendo? Il lavoro è al centro delle nostre vite. E' da questo punto di vista che non è più una storia argentina ma universale>>.

E' una questione che si è posta in particolare dopo la pausa forzata del Covid, ovunque nel mondo. 

<<La pandemia ci ha attraversato come una Terza guerra mondiale. Ora siamo in un dopo-guerra, il mondo è pieno di odio, aggressioni, presidenti dell'ultra-destra, Argentina compresa ...

La pandemia ci ha trasformato in una società molto più violenta. In più ha installato una forma di lavoro da remoto, lo smartworking, che significa essere sempre accessibili. E' chiaro che c'è un problema: il lavoro occupa tutto il nostro tempo. Intanto il mondo è diventato più caro, e bisogna dunque lavorare di più>>. 

Per ribaltare questo destino, il protagonista lascia la capitale per avventurarsi in montagna, verso le Sierras de Còrdoba. La città rende schiavi?

Dov'è che si scappa, in riva al mare? Ma lì c'è sempre un forte intervento dell'uomo, casa di vacanze, hotel, ristoranti ... Ho cercato allora la montagna perchè offre qualcosa di più puro, una vita in un certo senso più nobile.

Nel suo piano di rivoluzione personale, Moràn mette in conto tre anni di prigione. E paradossalmente anche in cella sembra avere più tempo rispetto a quando era ingabbiato nella routine. Soprattutto perchè in carcere, dice uno dei detenuti, non si è più schiavi dello schermo del cellulare.

La gente crede di avere tempo, ma lo trascorre tutto aggiornando i social media. Anche il nostro ozio, il  nostro tempo libro, è in realtà condizionato dalle aziende. Pensa a quando parliamo e online ci appare una pubblicità connessa a quello che abbiamo detto. E ormai per noi è normale. 

Riprendiamo parole sue:<<Manca un senso di ribellione>>?

<<La rivolta è appannaggio dell'ultra-destra, il che è terribile ... Il partito del nuovo presidente argentino, Javier Milei, si chiama La libertà avanza. Ma per parlare della libertà bisognerebbe parlare del piacere e della felicità, non dell'odio e della violenza. E' una contraddizione. E poi a quale libertà si riferisce? Quella del mercato, dell'impresa? La libertà di togliere i diritti ai lavoratori? Ma che libertà è questa? Al di là del momento in cui è stato scritto e girato, questo film ha iniziato ad assumere un significato profondo proprio adesso, nel contesto in cui viene proiettato. E' diventato più attuale di quel che immaginavo.

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