lunedì 22 gennaio 2024

REVIEW: L'OSPITE, EMMA CLINE, EINAUDI.

 

EMMA CLINE, L'OSPITE (EINAUDI, PP. 274, EURO 18) Storia di Alex, una escort ventenne che sogna Long Islan.

Emma Cline, l'autrice statunitense dell'acclamato bestseller Le ragazze (Einaudi, 2016), è tornata con L'ospite, uscito in Italia per Einaudi, nella traduzione di Monica Pareschi.

Il romanzo, conturbante e magnetico, scandaglia i labirinti più oscuri dell'anima. 


    La letteratura per Emma Cline - fra le scrittrici contemporanee più interessanti e amate dal pubblico -, è lo spazio libero in cui poter analizzare le infinite contraddizioni che plasmano gli esseri umani. L'ospite, dalle atmosfere rarefatte, passa al setaccio la vita ovattata dei ricchi e la disperazione degli ultimi; tra i vinti figurano ragazze affamate che attendono "un'uscita di sicurezza", un appiglio. 


    Alex, la protagonista, ama nuotare. Nell'acqua, Alex si sente come chiunque altro. Lontana da ogni giudizio esterno.
    Soprattutto, mentre resta a galla, in piscina o nell'oceano, può godersi lo spettacolo inebriante del cielo azzurro. Alex vive a New York. Ha ventidue anni. Si guadagna da vivere facendo la escort. Imbrigliata in una vita turbolenta, sgomita per inserirsi negli ambienti chic. All'improvviso arriva l'incontro fortunato, tanto atteso: il bello e ricco Simon. Lui salta da una festa all'altra. Lei considera quest'uomo una benedizione, un deus ex machina a cui affidarsi, l'unico che possa tirarla fuori dai guai. Ma il mondo narcisistico luccicante - di ville, ostriche, elicotteri e champagne - sembra ripudiare le sbandate come Alex. 

Consapevole di ciò, lei nasconde la miseria, l'imperfezione e le magagne, si sforza di tenere le unghie pulite, di spazzolarsi i denti; mente, inventa. Simon la accoglie nella villa di Long Island, la invita a restare fino alla festa del Labor Day, la ricopre di vestiti, gioielli, le mette a disposizione l'automobile. Però quando Alex, ubriaca, tenta di sedurre un uomo durante un party, Simon la caccia di casa in quattro e quattr'otto. Lei si vendica mentre prepara in fretta la valigia: "Trovò cinquanta dollari nella tasca dei pantaloni di Simon, un paio che lui aveva lasciato nel cesto delle cose da lavare, poi prese in mano e posò per due volte uno dei suoi orologi; infine lo lasciò cadere nella borsetta. La borsa che le aveva comprato Simon". 


    Alex è una sorta di fantasma, una donna in fuga, insicura, spaventata, oscura, desiderosa di una compassione a cui forse neanche lei crede. Il passato orrendo che vorrebbe cancellare per sempre le piomba addosso puntuale. Dalla penna di Emma Cline prende forma un personaggio tragico, in perenne attesa, una pretty woman drammatica che risuona a lungo nella mente del lettore.

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