martedì 16 luglio 2024

Post n. 1 di mercoledì, 16 luglio 2024

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Nell'epoca del narcisismo diffuso, ciascuno di noi si trasforma in medium per acchiappare like, da giocare nel grande mare aperto della rete. Post dopo pòost, tutti si sono sentiti parte di un rituale collettivo che rimanda al fascino di quelle grandi tradizioni che cambiano rimanendo sempre uguali.

venerdì 12 luglio 2024

TBR DEI LIBRI PREFERITI. QUANDO L'INCHIOSTRO SCRIVE NEL CUORE.



 







I silenzi degli adolescenti di fronte a genitori iper-protettivi.

Ragazzi e ragazze immagini e fotografie stock ad alta risoluzione - Alamy 

I silenzi degli adolescenti di fronte a genitori iper-protettivi.

L'analisi mostra come "Oggi troppi genitori sono emotivi, i ragazzi percepiscono e rischiano di adutizzarsi precocemente. Il risultato? Rabbia e silenzio."

"Questo non lo dico ai miei perchè non voglio farli preoccupare". Anche in passato non si dicevano le cose ai grandi, ma era per farla franca, per essere più libri, per evitare le punizioni. Davvero oggi noi adulti sembriamo tanto fragili?

Durante l'adolescenza c'è un fenomeno diffuso e sconcertante: il distacco dal corpo dalla costruzione dell'identità. Ragazzi che percepiscono il proprio corpo più come uno strumento o una funzione, che non come costitutivo del loro sè. Da qui l'idea di poter costruire versioni differenti di sè stessi sui social oppure, quando si sperimenta una relazione, l'idea di poter valicare senza rispetto i confini del corpo altrui. Ma come è possibile? Quando è cominciato tutto questo?

E' il risultato pratico della cultura del "puoi essere ciò che vuoi?"

Cosa che richiama alla mente, purtroppo, i tanti giovani maschi incapaci di accettare un "no" oppure un "ti lascio"?

Come possiamo aiutarli?

Che cosa sono, cosa significano, che realtà hanno i luoghi che ci hanno segnato per sempre?

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Che cosa sono, cosa significano, che realtà hanno i luoghi che ci hanno segnato per sempre?

Sono luoghi d'elezione o non piuttosto luoghi destinati? E che cos'è, ancora, una patria poetica?

Senza questo accessorio l’estate non può iniziare: valigie di design per partenze intelligenti. Quale preferisci?

Il borsone da viaggio accessorio indispensabile per le vacanze

Senza questo accessorio l’estate non può iniziare: valigie di design per partenze intelligenti

Custodiscono il nostro mondo e sono compagni di avventure, brevi o lunghe che siano. Che si tratti di un trolley, di un borsone da viaggio o di un gigantesco baule,  modelli dall’estetica ricercata. Per chi non rinuncia a praticità e stile.
 
 Borsone da viaggio e valigie di design, ovvero quei modelli dallo stile raffinato che non dimenticano mai la loro funzione primaria: quella di essere accessori comodi, pratici e smart. Perfetti per i viaggiatori più esigenti, hanno shape iconiche e strutture intelligenti.  Novità di stagione, tutte di diverse tipologie: dalle borse morbide, per spostamenti brevi, ai trolley rigidi e grandi, per avventure più importanti.

CRISI DEL PENSIERO. L'ACCETTAZIONE PASSIVA DELLO STATO. COME SI ESCE DALLA CRISI DEL PENSIERO?

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In questo tempo viviamo una crisi di valori: il degrado della riflessione e accettazione passiva dello stato, l'offensiva reazionaria, l'urgenza ambientale. Si tratta di degrado che investe diversi ambiti e che il flusso di una vita frenetica, in cui la riflessione è ormai un lusso, non ci aiuta più a percepire. 

L'accettazione passiva dello stato delle cose, nella cultura del nostro tempo, è forse figlia dell'incapacità di coltivare speranze e utopie?

Il nostro futuro si è rivelato più incerto e inquietante. Per la maggioranza degli esseri umani si profila un avvenire insicuro e angoscioso.

Come si esce dalla crisi del pensiero? 

La crisi è nel cuore dell'umanità. Non dobbiamo più opporre l'universale alla patria. Ma legare le nostre patrie (familiari, regionali, nazionali, europee ...) e integrarle con la nostra unica patria terrestre.


PERCHE' E' ANCORA DIFFICILE PUNIRE GLI INSULTI IN RETE?

L’anonimato in rete: libertà di espressione o libertà di insulto?

La Cedu pone un limite che rischia di favorire l'impunità. E ritenere che il massimo esercizio della libertà di espressione sia connesso alla garanzia dell'anonimato porta con sè conseguenze poco desiderabili.

Persone senza nome e senza volto spargono quotidianamente in rete offese, insulti e contumelie di vario genere. Chi risponde di tutto ciò? Si tratta solitamente di parole ospitate da piattaforme di diversa natura, social network, giornali online, ove pullulano commenti che non di rado deragliano in veri e propri insulti da parte di soggetti la cui identità è coperta da sigle, pseudonimi, veri e propri nomi di battaglia (il famigerato “napalm51”, magistralmente interpretato da Maurizio Crozza).

Il bersaglio di queste diffamazioni si trova, di regola, di fronte a soluzioni diverse che hanno un comune amaro denominatore: l'inefficacia, o se non altro la casualità, del risultato della propria azione di difesa della reputazione. E ciò, non tanto per l'ampiezza dei confini che la libertà di espressione giustamente gode nel nostro sistema, quanto perché è pressoché impossibile avere la ragionevole certezza di ottenere una pronuncia nel merito.

Difesa difficile per la persona offesa

Il gestore del sito possiede almeno alcuni dati dell'autore del messaggio ma quasi mai li mette a disposizione spontaneamente. La persona offesa, quindi, trova davanti a sé strade tutte assai accidentate. Può percorrere quella della querela, affidandosi al pubblico ministero che, in astratto, avrebbe il potere di compiere indagini anche assai approfondite, che però di rado attiva per il gran numero di casi sulla sua scrivania rispetto alle risorse obiettivamente scarse di cui dispone.

Si può percorrere la strada del risarcimento in sede civile ove, tuttavia, se non si conosce l'identità della controparte, l'iniziativa si arena prima ancora di iniziare, per la semplice ragione che non si possono citare in giudizio ignoti. La strada della richiesta di cancellazione a volte funziona, ma non esiste per il sito un obbligo di rimuovere prima dell'intervento della magistratura e in ogni caso la ripubblicazione è talmente facile che la iniziale eliminazione rischia di essere una vittoria di Pirro.

Confronto con la “via austriaca”

In questo panorama, una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (Standard Verlagsgesellschaft c. Austria) si confronta con la “via austriaca”. A quanto è dato capire dalla motivazione della sentenza, nel Paese mitteleuropeo l'ordinamento impone ai titolari di uno spazio pubblico di discussione in rete di mettere a disposizione i dati di chi diffonde una affermazione ritenuta lesiva se l'autorità giudiziaria, o anche un privato, li chiede per esercitare un diritto in giudizio.

Il caso: un giornale online composto, per scelta editoriale, in una parte rilevante di commenti dei lettori, ospita un dibattito di argomento politico ove alcuni utenti si sono lasciati andare ad espressioni offensive. Il portale, richiesto di fornire informazioni idonee a identificarne gli autori, si rifiuta di farlo, e perciò è sottoposto a una sanzione. Al termine del procedimento il giornale si rivolge alla Corte di Strasburgo, lamentando la violazione del diritto alla libertà di espressione. E il giudice europeo gli dà ragione.

La Corte sottolinea come la richiesta di trasparenza sui dati degli utenti costituisca una compressione della libertà di parola: la consapevolezza di poter essere identificati induce chi scrive alla prudenza. Una compressione giustificata soltanto se, tra l'altro, indispensabile in una società democratica. Così stabilisce che in un dibattito politico, su questioni di interesse pubblico, in assenza di discorsi d'odio o incitamento alla violenza, una limitazione del free speech non sia indispensabile.

Questa decisione non dichiara, si badi, la sacralità dell'anonimato in rete. Si limita, invece, a ritenere illegittima l'imposizione al giornale di svelare i dati dei lettori in suo possesso, quando questi hanno partecipato a un dibattito politico, ambito in cui il diritto di critica è quasi illimitato.

Conseguenze indesiderabili della garanzia dell'anonimato

Le sentenze pronunciate a Strasburgo sono incentrate sul caso singolo, sicché sarebbe scorretto trarre da quest'ultima una regola generale. Ammettiamo però che il ragionamento della Corte questa volta non ci convince: ritenere che il massimo esercizio della libertà di espressione sia connesso alla garanzia dell'anonimato, infatti, ha due conseguenze poco desiderabili.

In primo luogo viene limitato un altro diritto non meno rilevante: quello di rivolgersi a un giudice. Consentire il rifiuto dei dati indispensabili per l'identificazione significa impedire la valutazione da parte dell'autorità. Questo bilanciamento ci pare abbia come effetto non un ampliamento del discorso politico ma la sua impunità.

E con ciò veniamo alla seconda conseguenza: una simile impostazione contrasta con quella della nostra Costituzione. La Repubblica garantisce le libertà che tutti conosciamo nel massimo grado, ma il loro esercizio è ammesso solo a volto scoperto. Da un lato poiché non esistono libertà senza limiti e uno di questi è il principio di responsabilità. Dall'altro poiché nella nostra democrazia, la persona non deve avere paura di guardare negli occhi il potere, nemmeno quello più “terribile e odioso” - come scrive Ferrajoli - del giudicare.

 

 

REVIEW "VUOTO D'ARIA" DI CLE'MENTINE HAENEL - ALTER EGO EDIZIONI


Vuoto d'aria
Clémentine Haenel

Traduzione: Valentina Maini

Collana: Specchi

Pagine: 104 - Euro 15,00

Altar ego edizionire

 

 

 

 

 

 

 

Il libro

A Parigi, la protagonista – una ragazza di una ventina d’anni con estemporanei impulsi omicidi –, vive una relazione sentimentale caotica con un trentatreenne. Quando lui la lascia, lei sprofonda in una spirale distruttrice: tenta il suicidio, cambia città, viene sballottata tra vari uomini, sullo sfondo di ambienti degradati in cui si ritrova a muoversi e a sbandare. Vuoto d’aria è il racconto di un’eroina alla deriva, una donna che perde terreno dinnanzi alla violenza degli uomini e all’indifferenza delle città in cui si ritrova ad abitare; ma anche della speranza che ritorna, abbagliante, come il sole del Nord.

In questo romanzo dallo stile minimale e coinvolgente, caratterizzato da una grande ricercatezza, Clémentine Haenel traccia il profilo di una donna tesa all’autodistruzione: un pellegrinaggio che somiglia a una discesa infernale e al tempo stesso a una cieca ricerca d’amore.

L’autrice:

Clémentine Haenel è nata nel quartiere Pigalle di Parigi, nel 1992. Insegna in una scuola elementare nei pressi della Gare du Nord. A soli venticinque anni ha pubblicato il suo primo romanzo, Vuoto d’aria, per Gallimard.

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L'esordio sulfureo, affilato e disturbante della giovane autrice francese Clémentine Haenel arriva nelle librerie italiane il 28 settembre per Alter Ego nella traduzione di Valentina Maini.

Nata nel quartiere Pigalle di Parigi nel 1992, la Haenel, che insegna in una scuola elementare nei pressi della Gare du Nord, ha pubblicato questo suo primo romanzo a 25 anni per Gallimard.

E' un racconto nero, con uno stile stile gelido e diabolico, impudico e poetico, che vede protagonista una ventenne caduta in una spirale di autodistruzione in una Parigi indifferente e degradata. 

"La notte, mi apro. Mi svelo; mi spoglio. Possono rotolarmi sopra. Tutti, o quasi, hanno almeno una possibilità di passare sul mio corpo. Non mi rispetto: è questo che dicono. Mi scivola addosso. Non che non lo pensi, ma non riesco a fare altro. A quanto pare dovrei essere più selettiva, esigente, qualità che nessuno mi ha dato. Io: me ne frego, la notte ho bisogno che un corpo mi investa. A volte non lo voglio davvero, ma succede" racconta la voce alienata e vorticosa della protagonista. Una voce generazionale, vagabonda, che tenta di trovare a tutti i costi il proprio posto nel mondo, e lo fa tramite la più radicale delle perdizioni. 

Appassionata di storie macabre e di Marguerite Duras, con estemporanei impulsi omicidi, la giovane protagonista vive una relazione sentimentale caotica con un musicista sposato. Quando la loro storia finisce, lei sprofonda in una spirale distruttrice: tenta il suicidio e viene ricoverata in un reparto psichiatrico, cambia diverse città e si ritrova a muoversi e a sbandare tra le vie di New York e Londra. 

Il vuoto d'aria è quello di un'eroina alla deriva, una donna che perde terreno dinnanzi alla violenza degli uomini che incontra e all'indifferenza delle città in cui si ritrova ad abitare; ma c'è anche la speranza che ritorna, abbagliante, come il sole del Nord.

giovedì 11 luglio 2024

Solo le storie sono capaci di colmare gli squarci del dolore.

Quel viaggio sarebbe stato per noi altamente necessario. Così, entro la fine del primo giorno scoprimmo che saremmo potuti diventare curiosi insieme.


Hai mai toccato una definizione?

 

Hai mai toccato una definizione?

Definizione è la linea di oggetti per tutti i giorni, nata per scoprire insieme l'importanza di un immenso patrimonio culturale comune: la lingua italiana.

Che cosa significa oggi, la parola impegno per uno scrittore/scrittrice?

 

Che cosa significa oggi, la parola impegno per uno scrittore/scrittrice?

In che modo ognuno di noi è se stesso?

In che modo ognuno di noi è se stesso?

In che modo la nostra identità è il prodotto di fattori che potrebbero essere indipendenti dalla nostra esistenza?

Esiste un punto nella nostra storia personale in cui conoscere le proprie radici significa sentirsi estranei al tutto?

POST N.5 DI GIOVEDI', 11 LUGLIO 2024. QUALI PAROLE USI PER DEFINIRE IL FUTURO?

 

Quali parole usi per definire il futuro?

Al centro della questione sono proprio le parole: ne sono state scelte otto che definiscono il presente ma che possono essere proiettate verso il futuro. Sono: razza, paura, bellezza, sessualità, amicizia, mito, musica, intelligenza artificiale.

POST N.4 DI GIOVEDI', 11 LUGLIO 2024. QUI ESPLODE L'ESTATE AMERICANA


Qui esplode l'estate americana. 

Un successo di Trump a novembre segnerebbe un'accelerazione del disimpegno americano nel mondo. Con gli alleati in difficoltà che dovrebbero correre ai ripari. Quali sono le regole della maratona elettorale?

POST N.3 DI GIOVED', 11 LUGLIO 2024.

Le storie sono possibili alternative di vita che ognuno ha dentro di sè e la letteratura permette di far vivere queste esistenze potenziali?




mercoledì 10 luglio 2024

Video di oggi


ImmagineDisabilità, i siti istituzionali dei comuni italiano sono poco accessibili

I siti istituzionali dei Comuni italiani non sono accessibili; il 68% dichiara di essere conforme alla Legge Stanca ma in realtà non lo è; Il 100% dei comuni esaminati presenta dichiarazioni non completamente conformi agli standard richiesti, con vari errori di accessibilità; da Milano a Napoli, passando per Venezia, il curriculum dei sindaci non è reperibile sul web o, nella migliore delle ipotesi, è in formato non accessibile.

A mettere a fuoco il grave ritardo in materia di accessibilità digitale dei portali degli Enti Locali italiani è il report “Accessibilità digitale dei Comuni d’Italia 2024” realizzato da AccessiWay, start up under 30 che si occupa di promuovere una cultura dell’accessibilità digitale per consentire agli oltre 13 milioni di cittadini che vivono una condizione di disabilità di poter liberamente godere del diritto alla fruizione dei servizi e contenuti online.

Lo studio è stato presentato nel corso del workshop al ForumPa dal titolo PA di Tutti PA per Tutti: Inclusione Digitale per l’accesso ai servizi al cittadino. Scopo della ricerca, prima nel genere in Italia, è quello di offrire una breve “fotografia” della situazione dell’accessibilità, aggiornata ad aprile 2024, dei comuni italiani. Più precisamente si vuole vedere quali sono i livelli di accessibilità digitale che il cittadino trova nell’espletare le principali funzioni on-line. Per poter far ciò sono stati utilizzati come campioni i 20 comuni italiani che sono anche capoluoghi di Regione.

L’analisi

In particolare, per ogni comune sono stati analizzati 3 documenti pdf che potrebbero essere interessanti per il cittadino, compresi anche cittadini con disabilità: curriculum del sindaco; regolamento edilizio comunale; regolamento della gestione dei rifiuti urbano o della raccolta differenziata. Successivamente sono stati analizzati anche siti Web dei comuni e, particolarmente: la dichiarazione di accessibilità; il livello di accessibilità delle prime 20 pagine Web su massimo 5 sottolivelli.

«Nonostante l’esistenza di normative specifiche e gli sforzi profusi – spiega Edoardo Arnello ceo di AccessiWay – i risultati dimostrano che molte pratiche attuali non sono sufficienti per garantire un’effettiva accessibilità. Questa situazione, purtroppo, non è unica per l’Italia ma si riflette in un contesto globale dove il divario digitale persiste nonostante l’avanzamento tecnologico. Il problema dell’accessibilità digitale non è meramente tecnico o normativo ma è una questione di inclusione sociale. Le tecnologie digitali, che dovrebbero essere strumenti di empowerment e inclusione, diventano invece barriere quando non sono accessibili a tutti. Questo limita non solo l’accesso a servizi fondamentali ma anche la partecipazione attiva alla vita sociale e civica di persone con disabilità».

Per analizzare i documenti Pdf è stato utilizzato lo strumento PAC (PDF Accessibility Checker), che esegue una serie di controlli automatici sui documenti Pdf per identificare problemi di accessibilità comuni, come la mancanza di alternative testuali per le immagini, problemi di navigazione, l’uso inappropriato del colore come unico mezzo di comunicazione, e molto altro. Il software consente un report dettagliato delle criticità riscontrate, come ad esempio, il fatto che solo 31 documenti su 60 hanno il titolo, solo 6 documenti su 60 hanno tag, titolo e lingua definiti; 4 curriculum dei sindaci su 20 non sono presenti nel sito del Comune.

Dal report emerge dai comuni analizzati che il 100% dei comuni non è accessibile e presenta diversi errori accessibilità; il 21% dei comuni possiede una dichiarazione di accessibilità “alternativa”, realizzata utilizzando un modello diverso da quello fornito da AgID; il 37% dei comuni ha scritto la dichiarazione di accessibilità utilizzando i criteri WCAG 2.0, ormai obsoleti.

Milano maglia nera

La dichiarazione di accessibilità più obsoleta è quella del Comune di Milano; il sito del Comune di Torino non possiede certificati di sicurezza e quindi viene categorizzato come “sito non sicuro”. Sono state analizzate le prime 20 pagine Web di ogni sito dei capoluoghi di regione, scegliendo come livello di profondità, il quinto. Di tutti i criteri analizzati automaticamente: solo il 57% sono conformi alla normativa; il 20% sono avvisi di pericolo; il 23% evidenziano errori gravi.

L’accessibilità è un diritto

L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale.

Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.


Libri acquistati letti e recensiti:

Susan Sontag, Sulle donne, Einaudi.

Italo Calvino, Lavita di Calvino e i suoi libri, Luni.

Philippe Petit, Il mago dell'aria, Mondadori.

Elsa Morante, La storia, Einaudi.

Jon Fosse, Un bagliore, La Nave di Teseo.

Cristina Marconi, Stelle solitarie, Einaudi.

Henry James, Ritratto di signora, Einaudi.

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REVIEW: LA CITTA' CHE NON C'E' DI HUA YU, FELTRINELLI.


La città che non c'è

Hua Yu
pubblicato da Feltrinelli

PP. 384 - Euro 20.90

Yu Hua, i rapporti umani sono spaventosi, segnati dalle guerre

'La città che non c'è', nuovo libro dello scrittore cinese

 

 

 

Il libro

Un uomo del Nord umile come un salice e silenzioso come i campi approda dopo mille peripezie in una città del Sud sotto una bufera di neve. Ha una neonata al collo: cerca la madre della bambina e una città che non c'è. Ma questa non è soltanto la sua storia. È l'inizio del Novecento. L'impero millenario è in ginocchio. La Cina, dilaniata da lotte intestine, eserciti allo sbando e scorrerie di briganti, comincia il viaggio verso una modernità ancora lontana, che intanto ha acceso le prime luci elettriche a Shanghai. Questa è una storia di mestieri scomparsi, antiche usanze e torture feroci. È una storia di violenze gratuite, amori ingenui e amicizie profonde. Ed è soprattutto una storia di storie: l'indovino cieco con la Mauser, la puttana in cima a una scala cigolante che odora di pesce, il manipolo di soldati agguerriti senza un orecchio, il ragazzo venduto come schiavo che piange nella stiva di una nave in rotta verso l'Australia. Yu Hua racconta un'epopea inesorabile come il tempo, affinché nessuno dei suoi personaggi venga dimenticato.  

 

I sentimenti, i desideri, i sogni, ma soprattutto i doppi amori e mariti nella Cina d'inizio Novecento, da nord a sud. Nel suo nuovo romanzo, 'La città che non c'è', appena arrivato in libreria per Feltrinelli, lo scrittore bestseller cinese, tra i più tradotti nel mondo, Yu Hua, da voce agli opposti e alle contraddizioni dei rapporti e della vita. 

"Contraddizioni sempre presenti, anche nella società contemporanea dove si manifestano in modo diverso. Le relazioni umane oggi sono diventate più spaventosi di quelle che descrivo nel romanzo, in questo momento sono determinate anche dalle armi. Basta pensare alle guerre in corso: il conflitto in Ucraina, la drammatica questione palestinese e israeliana" dice all'ANSA Yu Hua, più volte candidato al Nobel, vincitore del Premio Grinzane Cavour nel 2012 con 'Vivere!'. Al Salone del Libro di Torino appena concluso lo scrittore cinese è stato un piccolo caso, inseguito dai fan e da tanti giovani che gli chiedevano foto e selfie, ha visto il suo incontro spostato in Sala Oro da 500 posti per non lasciare fuori nessuno e Feltrinelli ha esaurito le sue copie allo stand. 

Ma qual è 'La città che non c'è'? Neppure io lo so. Questa città nel libro si chiama Wencheng come il titolo originale del romanzo, ma non la trovi sulla carta geografica. Dopo l'uscita del libro è nato un modo di dire che adesso è abbastanza di moda in Cina: 'nel cuore di tutti noi esiste una Wencheng'" racconta lo scrittore che è nato ad Hangzhou nel 1960. "Questa idea della città che non c'è significa anche che in ciascuno di noi c'è qualcosa che non riusciamo a ritrovare della nostra vita" spiega Yu Hua. Che effetto le ha fatto essere stato candidato più volte al Nobel per la Letteratura? "È una cosa particolare perché ogni anno c'è un solo scrittore che può vincere il Nobel, ma di ottimi autori ce ne sono molti. Quindi non sono sicuro che il Nobel sia l'etichetta per dire che un autore sia un grande scrittore. Calvino, tra i miei preferiti, era un grande scrittore ma non ha vinto il Nobel". 

Autore per la tv all'inizio della sua carriera, Yu Hua è stato anche protagonista di un reality che lo ha reso popolare. "Sono ormai 30 anni che non scrivo più per la tv. All'epoca non si viveva scrivendo romanzi, non si guadagnava abbastanza con la letteratura. Quando le vendite dei miei libri sono decollate ho smesso di lavorare per la tv perché quello che mi piace fare è scrivere storie letterarie. Il reality a cui ho partecipato per due edizioni, l'anno scorso e il precedente, era una specie di Isola dei famosi in cinese. Si chiamava 'Leggo in un'isola'. È stato divertente perché c'erano anche altri scrittori, molti erano amici". 

La Cina che lei racconta è quella del caos sociale e politico della fine di un impero millenario, dilaniata da lotte intestine. Un uomo del nord approda in una città del sud sotto una bufera di neve con una bambina in braccio: cerca la madre della piccola e una città che non c'è. Ma insieme a questa storia ci sono tante altre storie di uomini, donne, mestieri antichi e scomparsi che compongono un'epopea. Come vede la Cina di oggi e il rapporto con l'Europa? "Dalla fase della cosiddetta 'riforma e apertura' economica all'inizio degli anni '80, ormai sono passati più di 40 anni. Stiamo entrando nel 46esimo. Dal punto di vista economico il modello di sviluppo ormai è arrivato a un punto di svolta, cruciale. 


    Sicuramente si devono operare dei cambiamenti, si apre un'epoca nuova. Uno degli aspetti più sensibili è il problema della disoccupazione intellettuale, tanti studenti universitari non trovano lavoro. Il rapporto con l'Europa è una domanda complicata perché in realtà le relazioni tra Europa e Cina comprendono quelle tra la Cina e l'Italia, la Cina e la Francia, la Cina e la Germania, ma con ogni Paese ci sono diversi rapporti dovuti alle caratteristiche specifiche di ogni realtà.
    È difficile parlare di rapporti tra l'Europa nel suo complesso e la Cina perché in ogni Paese della Ue gli interessi nazionali prevalgono su quelli europei". 


    La città che non c'è è il suo sesto romanzo, ma lei è anche autore di racconti. Sta lavorando ad altro? "Sto scrivendo racconti autobiografici, che riguardano la mia infanzia e quella di mio figlio. Uscirà un libro a capitoli in cui sono legate le nostre storie d'infanzia" anticipa la scrittore. 

martedì 9 luglio 2024

Post di martedì, 09/07/2024.

Mi sono incamminata senza seguire nessuno. Non ho avuto bisogno di sbandierare ideologie, nè di gratificarmi politicamente: stavo e sto vivendo e chiarendo e oltrepassando i limiti posti dalla cultura e dalla società maschile ai rapporti umani, limiti non meno vincolanti di quelli economici. Per me la società augurabile è solo quella in cui esiste la possibilità di vivere questi rapporti.

Ma che cos'è l'attesa? Non sei stato sempre in attesa di qualcosa, tu come tutti?


Ma che cos'è l'attesa, questa condizione che è sempre lì sotto le piastrelle ma che poi emerge tutta insieme a un certo punto? Non sei stato sempre in attesa di qualcosa, tu come tutti?

lunedì 8 luglio 2024

La via dei rapporti umani.

 

 

La via dei rapporti umani. Tutte le relazioni, siano esse di amicizia, amore o parentela, sono come giochi di specchi. Per citare la scrittrice Anna Maria Ortese, "il mare non riflette il mare": così possiamo vederci davvero solo attraverso gli altri. - Ci definiamo solo nel confronto con l'altro; ci riconosciamo solo nel riflesso che vediamo. Senza il riflesso dell'altro, la nostra identità vacilla, portandoci al panico quando veniamo abbandonati.

Come si vivono le relazioni nell'era del narcisismo?

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Come si vivono le relazioni nell'era del narcisismo?

DI QUA DAL PARADISO DI F. SCOTT FITZGERALD, MINIMUM FAX

 

“Vi era una nuova generazione che lanciava antiche grida...”. Un secolo fa esce “Di qua dal paradiso”: il romanzo con cui Fitzgerald convinse Zelda a sposarlo (scandalizzando New York)

Il motto di Zelda inciso sotto la fotografia del college, “Pensiamo all’oggi, senza preoccuparci del domani”, rispecchia la poetica, l’estasi linguistica, del marito: freschezza, leggiadria.


 Si conobbero a Montgomery, Alabama, in una sala da ballo, nel 1918: Zelda era disinibita, poco vestita, sapeva ballare come una dea. In effetti, era idolatrata da frotte di ragazzi. Dicevano che amasse nuotare. Nuda. Viziata dalla madre, il papi, celebre magistrato, preferiva evitarla. Come si sa, Francis Scott Fitzgerald veniva da Princeton, adorava gli alcolici, era bello, affamato di fama e famelico di vita. Per impalmare Zelda puntò tutto sul romanzo. Il titolo era buono – This Side of Paradise – la scrittura leggera e cinica. La frivolezza nottambula si scontra con la notte della storia: l’egotismo si lacera alla ghigliottina della solitudine. Scribner’s rifiutò la prima redazione del libro, Zelda, che non accettava un marito spiantato, rifiutò ‘Scotty’. Due due di picche in un giorno. FSF passò settimane a ubriacarsi: rinsavì, eletto al genio. Rielaborò il romanzo, Maxwell Perkins andò in estro, il libro, edito un secolo fa, Di qua dal Paradiso, ebbe un successo clamoroso. Fitzgerald, allora, si presentò da Zelda, con rose e assegni: lei, a quel punto, si donò con civettuola felicità. Il matrimonio fu celebrato a New York, nella Cattedrale di San Patrizio: la cerimonia fu indimenticabile, la coppia – emblema del lusso e del nulla – seppe scandalizzare e conquistare le copertine dei giornali. “Vi era una nuova generazione che lanciava le antiche grida… destinata a finir per uscire in quello sporco tumulto grigio per seguire l’amore e l’orgoglio”. Il romanzo fu il passepartout dei ‘formidabili Venti’, il principio di una carriera folle e formidabile (nello stesso anno Scribner’s pubblica la raccolta di racconti Flippers and Philosophers, nel 1922 escono Belli e dannati e Racconti dell’età del jazz); per la prima volta uno scrittore non narrava la Storia, la creava, ne anticipava i modi e le mode, il cratere, l’ululato di gioia, di delirio.  Questa è la recensione pubblicata il 9 maggio del 1920 sul “New York Times”; la prima all’ubriaco – ma lucidissimo – romanzo di uno sconosciuto destinato al successo. Durò un ventennio, FSF: morì nel 1940, vent’anni dopo quel folgorante esordio, che pareva scritto venti secoli prima.

 

Lo spirito glorioso di una giovinezza abbondante, abbiente, che rispende, affascina in questa storia. Amory, romantico egotista, è l’americano essenziale, e mentre seguiamo la sua carriera a Princeton, la sua eccentricità sessuale, i vizi orizzontali, il puntuale senso dell’onore che non tollera nulla sotto lo standard stabilito, riviviamo ciò che accade a centinaia di migliaia di studenti, nei college del paese. La filosofia di Amory, che si sviluppa per poderose osservazioni, illuminata da versi epigrafici propri dell’atmosfera claustrale della sua università, è quella dell’estrema giovinezza, dell’ambizione, di un intelletto pronto allo scatto. Le storie d’amore che ingaggia Amory sono consustanziali alla sua filosofia: le ragazze legano alla parola sesso il concetto di dannazione, e preferiscono essere baciate da giovani che non vogliono sposarle. In tutte le pagine, comunque, spira l’innocenza – nella misura in cui è consentito l’illecito. Amory Blaine ha un padre benestante, una madre che vive una vita negli agi, è una matrona del lusso: si sa che alla fine il ragazzo sarà sempre al sicuro. Così accade, eppure lui fa la sua parte in guerra, spende, infine lavora per una agenzia pubblicitaria. Ha la sua suprema storia d’amore con Rosalind Connage, che si interrompe perché i temperamenti nevrotici di entrambi impediscono la felicità. Almeno, così pensa la tizia… La storia è disconnessa, imperfetta, ma il suo fascino è inesorabile. Un romanzo che può essere scritto soltanto da un artista che sa valutare i pesi del proprio talento, dotato di uno stile delizioso.

 

Consiglia il metodo per restare in forma per sempre e migliorare le proprie abitudini.

 

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diete

Lotta agli sprechi: qualche consiglio su come organizzare la dispensa?


5 consigli per ridurre a zero gli sprechi in cucina che vi cambieranno la vita 

Dal frigorifero smart, alle attrezzature per riporre nel modo giusto il cibo, fino ad arrivare al sottovuoto. Ecco un vademecum per chi combatte perché il cibo non diventi rifiuto.
 
 La cucina è stata arricchito da uno specchio dorato che conferisce calore accanto alle luci di Louis Poulsen a parete.
Lotta agli sprechi: dalla necessità di fare la spesa con attenzione al riporre gli alimenti nel modo corretto nei frigoriferi seguendo un ordine dettato dalle date di scadenza, fino all’utilizzo degli ingredienti vicini alla scdenza per farne dei punti di forza per ricette del riuso, oggi abbiamo iniziato a prendere più confidenza con queste buone pratiche. E le statistiche lo confermano, dopo la pandemia il nostro carrello della spesa è diventato più intelligente, ma nonostante questo c’è ancora molto da fare. Dopotutto si sa, è difficile resistere all’ennesima confezione di biscotti al cioccolato in offerta, o alla pietanza pronta traboccante di spezie cucinata per te appositamente dal tuo supermercato di fiducia. E che dire dei punti sconto che accumulati ti consentono di collezionare un servizio da 12 in pura porcellana, ma per ottenerlo devi superare un tot di spesa, comprando magari un ulteriore pacco famiglia di carne, anche se sei single e vegetariano? 
 
Ogni componente ha la sua collocazione ideale studiata per raggiungere alti livelli di funzionalità ed efficienza come... 
 
Ogni volta che andiamo al supermercato veniamo sommersi da consigli per gli acquisti e, incapaci di resistere alla nostra golosità e alle strategie di marketing riempiamo i carrelli fino all’orlo, con il risultato finale che poi facciamo lo stesso con la nostra pattumiera di casa. Tecnologie e buone pratiche domestiche è certo che possono abbattere la quantità dei nostri scarti. Quindi, oltre alla prima regola, che è comprare quel che serve (gli esperti consigliano di andare al supermercato con la pancia piena onde evitare capricci di gola) ecco alcune regole base, che sembrano ripetitive, ma sono pur sempre valide.
I contenitori per le provviste di Bulthaup dotati di apposita griglia e fondo estraibile sono ideali per conservare... 
 
Lotta agli sprechi: qualche consiglio su come organizzare la dispensa

Scatolette assortite di cibo, pacchi di biscotti, sale, zucchero e simili e così via, tra confezioni di maccheroni chiusi alla meglio con una moletta dei panni, accanto a quelle di riso vuote abbandonate in un angolo, vicine a decine di latte di passata di pomodoro appena acquistate in promozione sotto casa. E poi la mattina appena alzati, l’amara scoperta: manca il caffè per la colazione. 

La serie Curvature d Ferm Living comprende una serie di ganci e appendiabiti in ottone opaco un valido aiuto per tenere... 
 
L’ordine non è una dote innata e in parte può essere educata perché organizzare la dispensa può avere molti vantaggi: serve non solo a non rimanere senza colazione la mattina ma anche a massimizzare lo spazio di storage, a mangiare cibi più freschi e sani e non trovarsi con alimenti dimenticati e quindi scaduti. In attesa che arrivi anche per i consumatori la mensola intelligente di Amazon, la Dash Smart Shelf che utilizza la tecnologia di rilevamento del peso per monitorare la quantità di un determinato prodotto presente sullo scaffale. Quindi quando il latte inizia a scarseggiare (a diminuire di peso) il sistema si prende subito la briga di ordinare il prodotto tramite la piattaforma di shopping online che ovviamente è Amazon.

Il concetto di massima funzionalità operativa tipica del concept della cucina Italia di Antonio Citterio per Arclinea si... 
 
 La prima regola per organizzare la dispensa è suddividerla come gli scaffali del supermercato, dove i prodotti sono raggruppati per tipologia. Interi scaffali rossi che propongono salse di pomodoro per tutti i gusti, scaffali variopinti per succhi e bevande, tutto è in ordine e segue un filo logico, che poi quando un prodotto viene spostato inizia il momento di smarrimento tipico di molti consumatori abituati alla routine. Quindi, meglio seguire la stessa logica: la pasta, il riso e gli altri cereali meglio se vengono riposti vicini, proprio come i condimenti e gli alimenti per la colazione. Il secondo criterio da seguire, poi, è quello cronologico: mettere davanti quello che scade prima è il modo migliore per evitare gli sprechi.  Barattolo Soma jar con coperchio in vetro trasparente di Bloomingville. 
 

Per organizzare al meglio la dispensa ci sono barattoli con chiusura ermetica, che mantengono i cibi freschi, fragranti e lontani da tremende farfalline. Chi ama la precisione può ovviamente etichettare il tutto con tanto di data di scadenza.

La tecnologia è il miglior sistema antispreco

Adottare uno stile alimentare più sano, ridurre gli sprechi alimentari e i consumi, fare una spesa intelligente, ma poi ci si accorge che nonostante tutte le buone intenzioni inevitabilmente l’insalata inizia ad appassire, le carote diventano flosce per non parlare dei frutti di bosco che si ricoprono subito di muffa. E allora addio dieta sana tra verdurine fresche con tanto di frullato detox. La pattumiera diventa l'unica via di uscita. Ma grazie al frigorifero French Door di Signature Kitchen Suite a doppia porta, con cassetto freezer e cassetto centrale convertibile, si ottiene una grande flessibilità, potendo all'evenienza o ampliare lo spazio a disposizione per i due vani "classici" oppure addirittura scegliere la perfetta temperatura per determinate tipologie di cibo. Verdurine comprese.

 
Il French Door da incasso è il prodotto di punta della gamma refrigerazione di Signature Kitchen Suite.
I frigoriferi smart

La soluzione a tutto però a tutto questo esiste e si nasconde tra le porte a chiusura ermetica dei nuovi frigoriferi, che oltre alla vocazione di far risparmiare sulla bolletta, hanno anche il coraggio di sconfiggere batteri e muffe per preservare gli alimenti molto più a lungo. Molti apparecchi di ultima generazione hanno infatti cassetti specializzati, studiati per assicurare una conservazione più lunga di ogni tipo di alimento. I sistemi di chiusura sempre più ermetici consentono anche di tenere sotto controllo l’umidità, senza parlare dei sistemi per mantenere una temperatura che usando tecnologie molto sofisticate permettono la perfetta circolazione dell’aria. 

Family Hub  il frigorifero connesso di Samsung che permette di guardare al suo interno dallo smartphone. 

 

Ma non solo, ormai da anni si parla di Intelligenza artificiale applicata agli oggetti di casa e chissà magari fra non molti anni avremo apparecchi così smart da informarci tempestivamente che il latte è drammaticamente finito. In realtà esiste già sul mercato un prodotto del genere prodotto da Samsung che grazie alle 3 fotocamere interne ti consente di controllare ovunque e in qualsiasi momento cosa c'è dentro al frigorifero dal tuo smartphone, così compri solo quello di cui hai bisogno. Family Hub ha schermi touch screen per annotare (e condividere con il resto della famiglia) le lista delle cose da comprare o per fare direttamente la spesa online. Da un po’ si mormora anche che anche Amazon stia proprio lavorando a un frigo smart attualmente noto come "Project Pulse" che sarebbe in grado di tenere traccia dell'inventario e delle abitudini d'acquisto per effettuare autonomamente la spesa. 

 

Shelfy Vitesy è un prodotto rivoluzionario che fa durare più a lungo il cibo in frigo.

Ma intanto una piccola e nuova tecnologia fa capolino sul mercato, un piccolo purificatore un po’ più grande di un mouse che inserito all'interno del frigorifero riduce la carica batterica dei cibi, mantenendoli freschi più a lungo. Tutto bianco, minimalista, Shelfy prodotto da Vitesy, occupa meno spazio di un brick di latte da un litro, ma riduce i cattivi odori dell'80%, abbatte la carica batterica del 90% e prolunga un bel po' la durata di conservazione dei cibi.

Il sottovuoto

Bastano pochi secondi per eliminare fino al 95% delle molecole di ossigeno così da conservare tutti i tipi di alimenti conservando le proprietà nutrizionali per un lungo periodo e con grande comodità. È la magia del sottovuoto uno degli strumenti più utili per combattere lo spreco di cibo visto che è in grado di allungare la vita di tutti quegli ingredienti che non si riesce a consumare. Versatile, può essere usato per tutte le pietanze e nel caso di DRO!D prodotto da B!POD è anche bello da vedere oltre che super efficiente visto che per creare il sottovuoto ha bisogno in appena 30 secondi. Ed è anche facile da usare visto che basta premere un pulsante dopo aver agganciato il dispositivo agli appositi contenitori. 

DROD prodotto da BPOD è un piccolo e potente sistema hitech per il sottovuoto. 

Le due modalità d’azione disponibili di DRO!D prodotto da B!POD sono facili da usare grazie anche al display oled. Il processo è semplice e molto efficace perché il dispositivo riesce a creare un sottovuoto di 50 mbar eliminando 950 mbar ovvero il 95% circa delle molecole di ossigeno per una conservazione più lunga vincendo a mani basse contro muffe, batteri e cattivi odori e garantendo la massima igiene e le proprietà nutritive. Ma non solo, visto che oltre alla conservazione può anche essere utilizzato per alcune preparazioni come la marinatura degli alimenti. 

 

Tre contenitori di tre dimensioni progettati per essere abbinati al dispositivo per il sottovuoto DROD prodotto da BPOD. 

Inoltre a disposizione dei c'è anche un set di tre contenitori richiudibili a matrioska con tappi in plastica Tritan senza bpa, lavabili in lavastoviglie e facilmente utilizzabili anche nel in microonde. Tutto è rigorosamente prodotto in Italia con tanto di imballo ecosostenibile (riciclato, riciclabile e proveniente da fonti rinnovabili) spedizione con il servizio GoGreen di Dhl che utilizza furgoni con ingombri ottimizzati e con viaggi solo a pieno carico.

SCONFIGGERE IL CALDO IN ESTATE SI PUO'?

 

Sconfiggere il caldo in estate: 5 nuove idee da fare a casa “da asporto” o consegna

Sono metodi che aiutano a migliorare il rapporto con il cibo e lo stato di benessere generale. Offrono tutti i consigli e gli strumenti per evitare l’improvvisazione. Ne abbiamo selezionati 5.

Quinoa salad with fresh vegetables spinach green peas microgreens and sesame seeds in a bowl in a concrete background.... 

 

 

sabato 6 luglio 2024

Vita fra i giganti, primo libro in Italia di Bill Roorbach, Mattioli.

 

Bill Roorbach

Vita fra i giganti

Mattioli

TRADUZIONE DI: Nicola Manuppelli

PAGINE: 432 - VOLUME CARTACEO: 21.00€


 

 

Bill Roorbach (1953) è un autore statunitense originario del Maine, dove vive con la famiglia. Con le sue opere è diventato un vero e proprio fenomeno letterario negli Stati Uniti. Tra le più famose ricordiamo: The Remedy for Love, arrivato in finale per il Premio Kirkus, il bestseller Vita fra i Giganti, la collezione di racconti brevi Big Bend, vincitrice del Flannery O’Connor Award.

Roorbach ha ricevuto borse di studio dalla Fondazione Civitella Ranieri e dalla National Endowment for the Arts. Le sue opere sono apparse su diverse importanti riviste statunitensi, tra cui Harper’s, New York Times Magazine, The Atlantic, The New York Times Book Review.

Il libro

David Mochmeyer, meglio noto come ‘Lizard’ (Lucertola), è un ragazzo modello con un futuro brillante, fino al misterioso omicidio dei genitori, che lascia David e la sorella Kate alla deriva. Nella villa di fronte alla casa dove abitano Lucertola e la sorella, vivono Sylphide, la più grande ballerina al mondo, e suo marito, una rockstar.

I disastri della coppia si intrecciano sorprendentemente con quelli dei due fratelli. Lizard e Kate si immergono così nell’enigma, seguendo un filo rosso che li condurrà a scoprire la verità sui loschi affari del padre. Dai campi da football di Princeton a quelli dei Miami Dolphins, dall’ultimo pasto indimenticabile consumato coi genitori, al ristorante vegetariano aperto dopo aver lasciato il football, Lizard si muove tra feste sfavillanti e triangoli amorosi, fra passato e futuro con la pesantezza del suo fisico imponente e la leggerezza di un ballerino.

Vita fra i Giganti è un romanzo che toglie il respiro, una rappresentazione del mondo della celebrità degna del Grande Gatsby sovrapposta a un intreccio avvincente che richiama il miglior John Irving.

| Uscii, mi avviai lungo i prati e fino allo stagno, remai verso casa dopo il mio primo giorno di lavoro, abbagliato, confuso, euforico, esausto, ma assolutamente pronto per qualunque cosa folle sarebbe venuta dopo. | B. R.

Il romanzo sarà nelle nostre librerie il 28 giugno per Mattioli 1885 e l'autore, che si fa conoscere nel nostro Paese con questo libro, verrà in Italia a settembre. 

Life among giants (2012), titolo originale del romanzo, vede protagonista David Mochmeyer, meglio noto come 'Lucertola', un ragazzo modello con un futuro brillante, fino al misterioso omicidio dei genitori, che lascia lui e la bella quanto folle sorella Kate alla deriva. Attorno a loro si muovono una grande ballerina vedova di una rock star, uno chef vegetariano, gay e coperto di tatuaggi, il suo amante cross dresser e una vita fra feste sfarzose, triangoli amorosi, passaggi segreti e registrazioni illegali. David e Kate indagano sull'omicidio seguendo un filo rosso che li condurrà a scoprire la verità sui loschi affari del padre. 

Nato nel 1953, Roorbach vive con la famiglia nel Maine. Fenomeno letterario negli Stati Uniti è fra l'altro l'autore di The Remedy For Love, arrivato in finale al Premio Kirkus e della collezione di racconti brevi Big Bend, vincitrice del Flannery O'Connor Award.