martedì 7 gennaio 2020

RECENSIONE # 04/2020 GITA AL FARO by VIRGINIA WOOLF - EINAUDI

«Girandosi, guardò al di là della baia, e laggiú, certo, scivolando a intervalli regolari sulle onde, prima due lampi veloci, poi uno lungo e durevole, c'era la luce del Faro. L'avevano acceso».

Gita al Faro
EINAUDI 
Pagine 216
Euro 10,00  
Traduzione di Anna Nadotti


Introduzione a cura di Hisham Matar


 Il libro

1914. La signora Ramsay, serena e materna. Il signor Ramsay, brusco e severo. Insieme a loro, in vacanza sull’isola di Skye, ci sono gli otto figli e una nutrita schiera di amici. Una sera programmano una gita al Faro. Per James, il figlio piú piccolo, quel faro lontano rappresenta una meta magica e sconosciuta, un luogo a lungo sognato. Ma trascorreranno dieci lunghi anni prima che i superstiti della famiglia Ramsay realizzino quel desiderio in una giornata che farà riaffiorare ricordi mai dimenticati e si trasformerà in un ultimo tentativo di riconciliazione. A partire da un episodio all’apparenza insignificante, Virginia Woolf costruisce un romanzo profondo e straordinario, un viaggio nel cuore di una famiglia, tra conflitti sotterranei, alleanze e tensioni che sopravvivono nel tempo. Un esperimento letterario, un’elegia ai fantasmi dell’infanzia, un caleidoscopio di punti di vista e pensieri che la nuova traduzione di Anna Nadotti restituisce in tutta la sua struggente poesia.

RECENSIONE

Gita al faro, pubblicato nel 1927. Nelle pagine del romanzo la scrittrice inglese, che è considerata una delle maggiori rappresentanti della narrativa del Novecento ed ha contribuito, con James Joyce, a rinnovare la struttura del romanzo moderno, racconta dei preparativi di una famiglia inglese per recarsi in gita al faro dell'isola di Skye.

Il  romanzo ha un'impostazione abbastanza complessa: l'escursione è progettata dal signore e dalla signora Ramsay con i loro bambini e i loro ospiti, in un giorno di fine estate, pochi anni prima della guerra 1914-18; in realtà a causa del brutto tempo la gita non si farà. Solo dieci anni dopo i superstiti della famiglia, tra cui manca la signora Ramsay morta nel frattempo, ed alcuni ospiti di allora si ritroveranno nella casa e riprenderanno il progetto della gita, come per stabilire una ideale continuità col passato e rievocare con struggente tenerezza la presenza di chi non c'è più. E il faro sarà finalmente raggiunto.

La trama dice poco sul significato del romanzo, dove più che i fatti contano gli stati d'animo e i pensieri dei personaggi; e dove i temi dell'amore, della solitudine, del ricordi, del significato della vita e dell'arte costituiscono l'oggetto della sottile e sensibilissima analisi della scrittrice.

Nelle pagine del libro rare battute di conversazione si alternano ai pensieri di alcuni personaggi, definendo il movente dell'azione (la gita progettata) e cominciando a delineare un ritratto interiore dei protagonisti.

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