lunedì 27 gennaio 2020

RECENSIONE #17/2020 BOHE'MIEN MINORI by EIMEAR McBRIDE - LA NAVE DI TESEO


Bohémien minori

Eimear McBride

LA NAVE DI TESEO

Traduzione di Tiziana Lo Porto

Pagine 400

Euro 22

In libreria dal 10 di Ottobre 2019 

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Il libro

Eily ha diciotto anni, si è appena trasferita a Londra dall’Irlanda: vuole studiare recitazione, cominciare a lavorare, diventare famosa, un po’ come tutte la aspiranti attrici che arrivano dalla provincia. Se all’inizio la città la stordisce – è dopotutto una ragazza semplice e un po’ ingenua – piano piano inizia a trovare il suo posto nel mondo e a farsi delle amicizie. Non sa ancora però quanto tutto è in procinto di cambiarla di nuovo e per sempre, fino a quando non incontra Stephen, un attore di vent’anni più grande di lei, e non se ne innamora follemente.
I due iniziano una relazione che li appassiona e li consuma, sfociando spesso in una violenta inquietudine: se Eily è elettrizzata dal loro amore e dalle luci della grande città, Stephen è perseguitato dai demoni del suo passato e dalla paura dei rovinosi rischi del loro rapporto.
Sullo sfondo della Londra vibrante degli anni ’90, Bohémien minori è il racconto della scoperta del desiderio e della più estrema vulnerabilità cui
ci consegna: la storia di Eily e Stephen, serrata, conturbante, epica e innocente, si accende tra le pagine con l’immediatezza della vita, celebrando i luoghi oscuri dell’amore e le vette della sua grandezza, in eterno bilico tra perfezione e catastrofe, attraverso un’epifania letteraria indimenticabile e totalizzante.

Eimear McBride

Eimear McBride è nata in Irlanda nel 1976 e ha studiato recitazione presso il Drama Centre di Londra. Il suo romanzo di debutto, Una ragazza lasciata a metà, è stato un caso letterario internazionale, insignito di numerosi premi, tra cui il Goldsmiths Prize, il Baileys Women’s Prize for Fiction e l’Irish Novel of the Year. Scrive su “The Guardian”, “TLS “e “New Statesman”. Bohémien minori ha vinto il James Tait Black Prize for Fiction 2017.

RECENSIONE

Bohémien minori è il secondo romanzo di Eimear McBride, narra la difficile costruzione di una relazione tra una diciottenne, studentessa di teatro a Londra, e un attore do vent'anni più grande.

Il romanzo narra un'iniziazione difficile. Il passato, il baratro. E poi i corpi, il sesso, l'amore. Ma nessuna pornografia.

"Nello sferragliare notturno parlando di film camminiamo (...)"

"Così indugia, quel baratro che ho visto. Vicino alla mia lingua rimanendo in silenzio come quelle acque chete del suo passato che, quando oso chiedere, lui presenta come fosse vetro."

"In questo momento lo amo così tanto (...) Ma, Presto. E' di nuovo passato. Abbiate compassione per chi è finito. Ne abbiamo e restiamo sdraiati tranquilli ricordando quale corpo è suo, quale mio."

Un romanzo che conferma McBride classe (1976) come  voce originale e importante della nuova narrativa irlandese, insieme ad autrici come Sally Rooney (1991) e Lisa McInervey (1981). Con il suo primo romanzo "Una ragazza lasciata a metà" tradotto in Italia da Safarà, divenuto pièce teatrale con Elena Arvigo, valse a McBride, in Gran Bretagna, il Women Prize for Fiction, battendo Donna Tartt; poi il Goldsmiths Prize, riservato a coloro che abbiano inseguito e descritto nuove forme <<nuove possibilità alla forma del romanzo>>. 

La storia raccontata nel romanzo è quella di una giovane vittima di abusi e del legame con il fratello, consumato da un tumore al cervello (particolare questo che davvero ha toccato personalmente l'autrice). Ed ora l'autrice pubblica questo secondo romanzo, vincitore del prestigioso James Tait Black Memorial Prize, in uscita in Italia per la Nave di Teseo.

Nella trama di Bohémien minori, entrambi i protagonisti hanno subito abusi, per quanto forte e a tratti disturbante, la vicenda si rifà ai canoni della storia d'amore che salva e redime.

La scrittura usata da Tiziana Lo Porto è incurante delle virgole, ricercata, poetica e insieme popolare.

"Appannata dall'acqua della vasca da bagno passo dalle sette alle otto. I momenti gocciolano ripercorrendo l'ingnobile errore di ieri notte. Sogno di essere diventata sottile e alta come un arco. Parlando e scherzando, riservata e in gamba e dalle sopracciglia distanti, non qui a mollo, sotto la schiuma."

La lettura del romanzo è un flusso di coscienza di una giovane donna con i suoi pensieri e sensazioni sulle prime volte: a volte: a letto, a Londra, sul palco. La ragazza diciottenne si è trasferita dalla provincia irlandese per frequentare la scuola di recitazione, come fece alla sua stessa età l'autrice, anche se il romanzo non è autobiografico.

Nel primo libro narra di un abuso nel momento in cui avviene. Nel secondo il dopo, scegliendo due personaggi di età diversi. Lui, trentottenne, rovinato da quanto ha subito ma aggrappato alla vita grazie a una figlia adorata, seppur lontana; lei che, a 18 anni, può ancora decidere chi essere. Per oltre metà del libro non sappiamo i loro nomi. Poi ciascuno pronuncia quello dell'altro, nel momento più difficile. Lei, Elly, quando pensa che non lo rivedrà più. Lui, Stephen, la prima volta in cui le dice di amarla.

 

 

 

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