Sette giorni di grazia
Carla Gràcia Mercadé
Traduttore: S. Cavavero
Editore: Salani
Collana: Romanzo
Anno edizione: 2016
Pagine: 414 p. , Rilegato
EAN: 9788869187841
Carla Gràcia Mercadé
Traduttore: S. Cavavero
Editore: Salani
Collana: Romanzo
Anno edizione: 2016
Pagine: 414 p. , Rilegato
EAN: 9788869187841
SINOSSI
“Barcellona, 1870. Marianna è chiamata ‘Herbetes’, l’Erborista, perché conosce i segreti delle piante e sa come usarle per guarire gli uomini.”
Barcellona, 1870. Nel quartiere di Gracias Marianna è chiamata ‘Herbetes’, l’Erborista, perché conosce i segreti delle piante e sa come usarle per guarire gli uomini. Quelli che Marianna non conosce sono i segreti del suo passato, quando neonata è stata accolta in casa Leedó, la famiglia proprietaria della grande fabbrica che dà lavoro a tanti abitanti del quartiere. È bella Marianna, bella e fiera, e quando scoppia la rivolta contro un iniquo sistema di arruolamento nell’esercito, che penalizza i più poveri, non esita a unirsi ai rivoltosi.
Nei sette convulsi giorni della rivolta, scanditi dal suono continuo della campana che chiama a raccolta il popolo, Marianna scoprirà che una famiglia può nascondere tanti, troppi segreti, e che l’amore travolge e ferisce e non concede scampo a nessuno.
Un romanzo pervaso da grandi ideali e forti passioni, in cui i protagonisti affrontano a testa alta il loro destino e, dimenticando ogni paura, corrono veloci verso un epilogo drammatico e grandioso.
«Capitolo per capitolo, al ritmo del tocco della campana, scopriamo l’origine della forza della protagonista, quello che ne fa una vera e propria eroina».
La Vanguardia
RECENSIONE - SETTE GIORNI DI GRAZIA- SALANI
Salani, 2016 - Un romanzo d'esordio che è anche un
omaggio a tutte le donne, al loro coraggio, al loro ardimento e alla loro
abnegazione, dimostrati, in questo caso, durante la rivoluzione catalana del 1870.
“Barcellona, 1870. E’ in preda al terrore e ognuno
pensa ai propri interessi”.
Il quartiere di Gràcia, è il nucleo di ritrovo del popolo in
rivolta contro il potere che, abusa dei più deboli sia come vittime che come
strumento. Marianna, conosce le asprezze della vita dei poveri, alle prese con
una terra dura, piena d’insidie.
Quel giorno, soffia un vento malvagio di sospetto e di
rivolta che travolgerà il quartiere di Gràcia, e il villaggio vicino, in un
crescendo di moto collettivo da cui prenderà il via della rivoluzione.
Tomeu è un uomo ligio ai regolamenti e fiducioso nel fatto
che oggi ha un tetto sopra la testa, e si sente tranquillo ma, non appena
inizia la rivolta, si trova proiettato in una situazione difficile, che gli
sfugge dalle mani. Ha capito che è difficile, se non impossibile, discernere
tra verità e la follia collettiva indotta dalla paura.
Marianna, sebbene conoscesse in anticipo la sua reazione
negativa, tranciante di Tomeu che, era sempre scettico su qualsiasi cosa
potesse essere tacciata anche solo vagamente di “rivolta”. Sono giorni
terribili, quelli che seguono, la popolazione è decisa a punire anche con la
morte, la legge dell’arruolamento forzato tramite sorteggio che, penalizzava
gli uomini appartenenti alle classi sociali più disagiate, perché consentiva
l’esenzione dal sorteggio dietro pagamento.
Ma di fronte alla furia dell'attacco Marianna, anzi
“Herbetes”, l’Erborista, esperta di erbe indietreggiò, mentre l'altro
continuava a incalzarla, senza dargli tregua. Il viso di Marianna rispecchiava
la disperazione. Barcamenandosi tra potere militare e politico, popolazione che
lotta pei i diritti civili negati, Marianna, scaverà nel passato torbido della
Barcellona, svelando torture e atti di violenza. Fino all’inimmaginabile
verità.
D’un tratto però, però, Marianna diventa oggetto di minacce
e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per l’esito
dell’obiettivo. Ormai cedeva più facilmente e i movimenti cominciavano a
perdere coordinazione: era stanca, e la paura rallentava le sue azioni. Dolore
e ira gli mettevano le ali ai piedi. I muscoli del viso in una maschera che non
conservava alcuna traccia di fanciullezza. Eppure l'ira non aveva intaccato
intelligenza e astuzia: tutta l'abilità accumulata in tanti giorni di duro
lavoro.
Il giorno sopraggiunse con la repentinità, perché qualcuno
di speciale entrasse nella sua esistenza e la portasse via da una situazione
insostenibile. Sarà così la necessità di unire le loro forze a spingerli uno ad
un uno a un comune obiettivo, schiudendo orizzonti che nessuno di loro credeva
possibili...
Ma il quadrato di terra che dovrebbe attestare, tutta
l'abilità accumulata in tanti giorni dalla promessa dei loro diritti, dalla
minaccia e dalla sfida che racchiudeva in se è da subito oggetto di contesa con
chi vuole occupare quel luogo da sempre. E lì, tra echi di danze di guerra e
fuochi misteriosi, lontana dagli altri, Marianna, dovrà compiere la scelta più
difficile. Resi in una lingua sonora e affascinante che cattura il lettore sin
dalle prime pagine.
La promessa di poter risollevare le proprie sorti e il
miraggio della terra della giustizia, ricca di altri obiettivi ancora, in
attesa di donne abbastanza audaci da cercarli, a costo, forse, di perire
nell'impresa. Lei si sentiva intimorita e al tempo stesso affascinata dal suono
e dalla promessa di quel nome “giustizia”, dalla minaccia e dalla sfida che
racchiudeva in se. Il cammino si presenta irto di ostacoli e difficoltà, e non
sempre la fortuna sarà dalla sua parte.
“Sette Giorni di Grazia”, fonde in una trama
emozionante due straordinarie avventure al femminile, Vincenta e Lolita, divise
dal tempo che passa, ma accomunate da una forte carica passionale.
“Alle mie nonne Vincenta e Lolita, perché il loro dolore
termini qui”.
Una ridda di personaggi impegnati a esorcizzare la loro
posizione sociale recitando sul canovaccio dei ricordi e delle occasioni
perdute, l’attimo in cui la tragedia della vita si volge in dramma. Tra le terre
in preda ai tumulti negli anni turbolenti della Barcellona del 1870, ricrea
alla perfezione una società effervescente ma imbrigliata da una nobiltà
volubile e corrotta, nella quale emerge la lotta di due donne per una vita che
non sacrifichi dignità e affetti. Infatti, una leggenda narra che a Barcellona
nel 1870, all’epoca della Rivolta delle Quinte, una donna di umile estrazione,
passò un giorno intero a suonare la campana di Gràcia, facendola suonare
all’infinito. Destabilizzando così, le forze militari che, non osavano invadere
per timore della grande Rivoluzione.
Gli avvenimenti vengono esposti nella documentazione
bibliografica di Francisco Derch, arricchita anche dalle informazioni trasmesse
dai principali giornali spagnoli e catalani dell’epoca. Una città che il
lettore vedrà crescere pagina dopo pagina. I patti, le alleanze, gli intrighi,
l'ambizione del potere, del tormento dell’ingiustizia sociale, dall’iniquità
delle legge e dalle sofferenze del popolo.
Con uno straordinario talento narrativo “Sette giorni di
Grazia”, è un romanzo che emoziona con l'avvincente racconto di un'epoca in
tumulto. Con grande maestria C Gracia Marcadé
Autrice, unisce la ricostruzione storica della Barcellona del 1870,
mescolando abilmente finzione narrativa e una perfetta documentazione storica.
Uno straordinario romanzo di lealtà e vendetta, amori e sogni, ma soprattutto
di fortissime emozioni.
Citazioni del Libro
“Abbasso le imposte di consumo! Abbasso il
reclutamento!”.
“Mentre c’erano donne come Amalia, pronte a lottare,
perché stufe di stare zitte nel vedere che i ricchi, che possono permetterselo
pagano il contributo e si liberano dal sorteggio senza nessun problema”.
“Con quel bacio si dissero parole dolci e silenziose che
fermarono il tempo, l’acqua e le api. Così dolci e silenziose che
attraversarono le labbra, nuotarono lungo il collo, entrarono nel petto e si
misero al riparo dalla vita futura nell’angolo del cuore in cui esiste
l’eternità".
“Chiunque, per quanto umile sia, ha, in questo mondo, non
solo la propria storia, ma anche la propria preistoria”. Victor Català,
“Mosaic”.
“Chiunque, per quanto umile sia, ha, in questo mondo, non
solo la propria storia, ma anche la propria preistoria”. Victor Català,
“Mosaic”.
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