venerdì 14 gennaio 2022

LA COMPRAVENDITA DEGLI ECONOMISTI.

Buongiorno. Ogni anno a gennaio università e aziende, banche di tutto il mondo si riuniscono per reclutare migliaia di cervelli. In 72 ore ci si gioca tutto. Questo si chiama, letteralmente, job market degli economisti. Il mercato del lavoro, da intendersi nello stesso senso in cui esiste quello della frutta in certe piazze. E' uno di quei momenti nella vita di migliaia di persone, in cui il tempo rallenta e prende una qualità speciale. E qualcosa come cinquemila candidati di decine di Paesi diversi, si affacciano per tentare la sorte e trovare un posto di lavoro. Le domande affilate e piene di spine, servono a capire la stoffa dell'aspirante, ma sono anche un modo per i datori di lavoro di segnalare la propria qualità. L'intervista diventa una danza di parole dove il fine di entrambe le parti è mostrare all'altra la propria attrattività intellettuale.

Se uno ci pensa, c'è un filo che porta indietro fino alle conseguenze involontarie di Benito Mussolini. Le leggi razziali del 1938 spinsero Franco Modigliani ad andarsene, approdare negli Stati Uniti, entrare nel Massachusset Institute of Technology e vincere il premio Nobel per l'Economia. Fn dagli anni Settanta Modigliani aveva capito che l'Italia stava per incepparsi seriamente e cercò di smuovere le acque aprendo un canale per gli studenti più brillanti verso il Mit, perchè poi tornassero e diventassero nel loro Paese una nuova èlite migliore di quella di prima. La scommessa riuscì. Uno dei dottorati di Modigliani fu Mario Draghi, che poi sarebbe rientrato in Italia e oggi guida la Banca centrale europea.

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