martedì 1 marzo 2022

NUOVE ESPLOSIONI A KIEV E KHARKIV. BIELORUSSIA PRONTA AD AFFIANCARE TRUPPE RUSSE.

La stazione di Leopoli affollata di ucraini che scappano dalla guerra (Ap)

Nella stazione di Leopoli, all’assalto di un treno chiamato Europa

Suonano le sirene in diverse città, un convoglio militare russo di 60 km si dirige verso Kiev. Putin: possiamo compensare le sanzioni. Primo round di colloqui ma l’assedio continua. Circondata la città di Kharson, nel sud del Paese. Kharkiv di nuovo sotto attacco. Nel Nord est almeno 70 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco dell’artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka.

Si tratta la tregua, ma l’assedio continua. La città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina, riferiscono media locali. Le forze russe sono arrivate alle porte di Kherson, nel sud del Paese, dice il sindaco della città. Le sirene suonano questa mattina in diverse città ucraine: scrive il Kyiv Independent - citato dal Guardian - secondo cui l'allarme è scattato a Rivne, ad ovest di Kiev, Ternopil, Vinnytsia e Volyn.

Ieri 28 febbraio primo round dei negoziati tra Ucraina e Russia, con Putin che chiede la neutralità di Kiev e il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea. “Abbiamo trovato punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, affermano da Mosca. Kiev conferma che ci sarà un secondo round di colloqui e avrebbe chiesto un ritiro completo delle truppe russe dal suo territorio.

La situazione sul terreno

Ma intanto gli ucraini denunciano attacchi aerei più pesanti subito dopo i negoziati, mentre il convoglio militare russo alle porte della capitale ucraina è ora lungo oltre 60 km. Kiev si prepara all’assedio. Il sindaco della capitale parla di attacco “non-stop” da parte delle truppe di Mosca. Zelensky accusa la Russia di “crimini di guerra” per il bombardamento su Kharkiv.

A Kharkiv, immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano oggi primo marzo una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata ’Kyiv Independent’ identifica come la sede del governo regionale. Obiettivo dell’attacco sarebbe stato il governatore.

La città di Kherson, che si trova nel sud dell’Ucraina, è stata quasi completamente circondata dalle truppe russe. Lo riporta il Kyiv Independent, citando quanto riferito da una giornalista. “La città è praticamente circondata, ci sono molti soldati russi ed equipaggiamento russo su tutti i versanti, hanno piazzato checkpoint a tutte le uscite”, ha riferito la reporter al canale Ukraine 24 tv.

Sullo sfondo del negoziato, insomma, lo scenario resta quello di una guerra aperta. A Kiev si sono udite forti esplosioni vicino al centro della città, facendo risuonare le sirene d’allarme. Il portale Kyiv Independent riferisce di un raid aereo su Brovary, vicino alla capitale, a ridosso dei negoziati fra Russia e Ucraina. Il sindaco della città, Ihor Sapozhko, parla di alcuni feriti.

Nel nord est del Paese, almeno 70 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco dell’artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka, fanno sapere funzionari ucraini citati dalla Bbc. L’attacco è avvenuto domenica e la città si trova nella regione di Sumy, attualmente sotto l’assedio delle truppe russe. I soccorritori sono tuttora al lavoro per cercare sopravvissuti. Il Parlamento ucraino, in un tweet, precisa che sono stati uccisi da missili a grappolo e offre il proprio tributo ai soldati: “Eterna gloria agli eroi dell’Ucraina”.

Lo scetticismo prima dei colloqui

I negoziati di lunedì 28 febbraio si sono svolti a Gomel, una località sulla riva del fiume Prypyat, al confine tra l’Ucraina e la Bielorussia.

Diversi video pubblicati sui social hanno mostrato l’arrivo della delegazione di Kiev. Il presidente ucraino Zelensky non sembra fiducioso sull’esito del faccia a faccia, ma non vuole escludere nessuna chance di pace. L’Ucraina chiede il «cessate il fuoco immediato» e il ritiro delle truppe russe, una condizione che sembra difficile da concordare con la controparte russa.

«La delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo» ha detto il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky. «Ogni ora che passa cittadini e soldati muoiono. Siamo interessati a trovare un accodo il prima possibile. Non c’è dubbio che debba soddisfare entrambe le parti» aggiunge citato dall’agenzia di stampa bielorussa BelTA.

Ufficialmente, il Cremlino non vuole svelare la propria posizione. Di fatto la telefonata di Putin a Macron ha messo in evidenza i paletti fissati dal leader russo prima di qualsiasi accordo, mentre da Mosca sostengono che la Ue stia adottando «una posizione non amichevole e misure ostili contro la Russia». E il presidente della Federazione russa sarebbe al lavoro sulla risposta economica alle pesanti sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina.

«Il presidente è al Cremlino, si occupa dell’economia», ha detto il suo portavoce Dmitri Peskov. «Le sanzioni sono pesanti. Pongono dei problemi ma la Russia ha tutte le capacità necessarie per compensarne i danni», ha aggiunto.

La posizione della Bielorussia resta ambivalente e drammatica perché mentre si propone come luogo di negoziazione, Minsk si starebbe preparando all’invio di soldati in Ucraina che andrebbero a unirsi agli alleati russi. Il dispiegamento potrebbe iniziare già oggi, secondo le dichiarazioni di un funzionario dell’Amministrazione Usa riportate nelle ultime ore dal Washington Post.

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