mercoledì 17 agosto 2022

RECENSIONE "L'ALTRA TE" DI JOYCE CAROL OATES - LA NAVE DI TESEO

 LE VITE ALTERNATIVE. In un mondo complesso dove i paradigmi del passato non trovano più posto, vale la pena di uscire dai soliti sentieri  e osservare la realtà con uno sguardo diverso, responsabile. In questa prospettiva, il tessuto di narrazioni e idee proprio dell'umanità.

Caterina Giuseppa Buttitta

L'altra te

Joyce Carol Oates
pubblicato da La nave di Teseo

Collana Oceani 

Pubblicato 05/07/2022

Pagine 320 - Euro 20,00

Traduttore A. Pezzotta  

 


 

 

Il nuovo libro di Joyce Carol Oates, L'altra te (La Nave di Teseo), ingobla un  tema di cui gli scrittori si nutrono da sempre: le vite alternative. Chi siamo e chi saremmo potuti essere: le strade non percorse, le scelte non fatte, il talento sprecato, le occasioni mancate, le porte che non si sono aperte. Joyce Carol Oates, con la sua ampia bibliografia, la scrittrice americana ha dimostrato di saper penetrare nella mente dei suoi personaggi con la stessa precisione con cui si scuce il tessuto sociale che li accoglie. Nei suoi libri  ha raccontato: killer, accademici, ragazze infelici, madri complicate, giovani di colore, smascherando l'ipocrisia e la violenza del quotidiano, dei rapporti tra i sessi, dei legami familiari.

La nuova raccolta mette insiem 15 racconti apparsi negli anni su riviste e magazine: non tutti risultano allo stesso livello, ogni personaggio porta addosso i segni del vivere e del sopravvivere. Anche in questo libro ricorroni i temi e figure familiari ai lettori di Joyce Carol Oates: la memoria si deteriora, la necessità di adeguarsi alle circostanze, i rimpianti di vecchi professori, vedove disorientate, amiche sospettose che si guardano allo specchio.

Il libro è diviso in due parti: 

Le storie della prima metà seguono la rotta del <<che cosa sarebbe successo se...>>, le altre contemplano la senescenza e sono una dolorosa resa dei conti con il passato. 

Nella storia che dà il titolo al libro, un'affermata scrittrice torna nella sua città natale e riflette su come avrebbe potuto diventare se non se ne fosse mai andata. A fare la differenza è il punteggio a un test universitario che permette o meno una carriera. La studentessa con il punteggio più alto ha avuto accesso alla migliore università che le ha aperto un brillante futuro di studiosa e scrittrice e si rivolge con il tu all'altra sè stessa, proprietaria di una libreria di seconda mano, rimasta nella monotonia cittadina di Yewville, sul canale di erie, nel Nord dello stato di New York, ancorata a un matrimonio <<con il primo che ha detto di amarti>>. 

C'è un luogo ricorrente in questi racconti,  il  purple Onion Cafè, un ristorante vegetariano con dehor, frequentato per lo più <<da una tribù di donne "giovanili" - in forma, benestanti, invariabilmente bionde - le cui risate ti trafiggono il cervello come vetri spaccati in rapida successione>>. La scrittrice Oates lo trasforma in una sorte di passaggio magico dove il tempo si ripega su sè stesso.: allo stesso tavolo dove nell'angolo si può osservare senza essere osservati si siedono i protagonisti dei tre racconti. Matthew Smith sta aspettando l'amico Kiezer (<<Sonostati a San Rafael, in California, a pochi mesi e a pochi chilometri l'uno dall'altro>>) che però inspiegabilmente ritarda. Matthew Smith, scopre che in un tavolo poco distante c'è anche un altro avventore che si chiama Matt Smith e alla stessaora e nllo stesso luogo ha appuntamento con kiezer: i due Smith sono e non sono la stessa persona, sono versioni alternative del  edesimo uomo che nel corso degli anni hanno fatto scelte diverse. In quel locale che apparenemente <è il più innocuo dei luoghi privilegiati>> e dove un giovane depresso ha compiuto (o compirà?) unattentato, si siedono anche Francine e Sylvie, protagoniste di Le due amiche: <<Erano più intime di due sorelle, perchè si erano scelte, cosa che le loro sorelle non possono fare. Più intime di quanto non fossero con i rispettivi mariti, perchè ovviamnete dei mariti non ci si può fidare. E più intime di quanto fossero con i loro figli, dato che i bambini, indipendentemente dall'età vanno protetti (grazie alle madri) dalle verità fondamentali dell'esistenza. Ma qualcosa, in quell'intimità rompe impedendo a una di continuare a rispecchiarsi nell'altra. 

Il Purple Onion Cafè è il set anche di L'ultima intervista, in cui un autore di successo deve rispondere a domande dle tipo <<Per me il vero artista è uno che va in giro con l'immaginazione legata a un dito, che fluttua sopra di lui come un palloncino. E' d'accordo?>> di un giornalista tedesco che <<a parole ti lusinga, poi ti fa a pezzi quando scrive il suo articolo>>. Lo sguardo di Oates si sposta dal tavolino dellos scrittore a quellod el giovane <<presunto attentatore suicida>> che è stato un bambino come tanti atri, poi ragazzino solitario ipnotizzato da Internet.

Storie che assomiglianoa sogni, con persone che diventano altre, situazioni che condensano eventi diversi, personaggi confusi, incerti su come siano finiti lì e perchè. Oaets gestisce la tensione e amministra i finali, a volte stordendo il lettore con la sorpresa, altre volte lasciandolo a mollo nell'incertezza. non risparmia la messa in scena della violenza nè la brutalità della realtà più ordinaria, ma è la perdita che sembra interesarle di più. Come nel caso del marito a cui non piace indossare l'apparecchio acustico e chiama continuamente la moglie che, alla fine, non risponderà più.

O come il protagonista di Giuda blu, dove un anziano letterato americano ritorna in città del Nord Italia dove è stato, giovane studioso, 40 anni prima e dove si è innamorato a prima vista della figlia 26 del suo mentore. Ora, con la mente incerta per l'incipiente demenza, spera di rivederla ancora, in una città che non è più quella di allora, con la moglie fedel e spaventata aggrappata al suo fianco quanto lui si aggrappa al ricordo: <<Quanto voleva tornare nella sala di lettura del museo, per vedere se c'era ancora qualcuna delle biblioteche che rano state così gentili con il giovane americano. Quanto voleva tornare alla sua postazione dove il tempo era velato mentre leggeva e traduceva preziosi manoscritti, con la sensazione di addentrarsi nei misteri della propria anima>>. la nostalgia avvelena e il tempo gioca la sua partita con il destino degli uomini: a volte i giorni si snodano intontiti<<come una fila di formiche spruzzate di insetticida>>, altre volte scorrono veloci <<come vagoni vuoti di treno merci>>.

Il raccont che chiude la raccolta, L'imprevisto, si salda con quello che lo apre: una scrittrice torna nella sua città in cui è nata, sul lago Ontario (<<Sono finalmente a casa? E' questo a cui appartengo?>>) per ricevere la laurea honoris causa. Il passaggio è cambiato poco:<<Campi coltivati, colline che si srotolano verso l'orizzonte. Dossi morenici, depresioni, alture coperte da piante decidue. Sembra che qualcuno abbia passato un enorme strofinaccio sul paesaggio brullo, riflesso nelle nubi altrettanto grigie che coprono gran parte del cielo>>, ma le vecchie amiche sono aspre e accusatorie.Dopo il discorso si rende conto di non aver indossato la gonna sotto la toga e che il vento, sollevandola, l'avrà rivelato a tutti quegli studenti che applaudivano e ridevano. La conclusione è cruda: <<Soni i rischi di una vita solitaria. Si muore da soli, e ci si rende ridicoli da soli>>.

Il libro

Tutti ci siamo chiesti almeno una volta come sarebbe stata la nostra vita se avessimo fatto scelte diverse. Chissà come saremmo ora se avessimo passato quell’esame, se avessimo scritto quella lettera, se avessimo parlato con quella persona. D’altra parte è una caratteristica peculiare della natura umana quella di domandarsi e di immaginare che forma potrebbe avere questo altro sé. Joyce Carol Oates racconta quindici realtà alternative, vite che hanno preso sentieri diversi, o che avrebbero potuto farlo, tra nostalgia per un passato spesso più vagheggiato che vissuto e malinconia per quello che sarebbe potuto essere e non è stato.
Con ambientazioni e protagonisti che potremmo incontrare tranquillamente nella nostra quotidianità, questi quindici racconti, conturbanti e a tratti inquietanti, coinvolgono il lettore grazie alla forza della scrittura di una delle voci più importanti della letteratura americana contemporanea.

Biografia

Joyce Carol Oates ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra i quali ricordiamo: la National Medal of Humanities, il National Book Critics Circle Ivan Sandrof Lifetime Achievement Award, il National Book Award e il PEN/Malamud Award for Excellence in Short Fiction. Autrice enormemente prolifica, ha scritto alcune delle opere più significative del nostro tempo. Per La nave di Teseo ha pubblicato Ho fatto la spia (2020), Pericoli di un viaggio nel tempo (2021), La notte, il sonno, la morte, e le stelle (2021) e le nuove edizioni di Una brava ragazza (2020), La figlia dello straniero (2020), Blonde (2021) e Sorella, mio unico amore (2022). Ha insegnato alla Princeton University ed è membro dell’American Academy of Arts and Letters dal 1978.

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