martedì 17 settembre 2019

RECENSIONE #102/19 POSSIAMO SALVARE IL MONDO, PRIMA DI CENA. PERCHE' IL MONDO SIAMO NOI by JONATHAN SAFRAN FOER - GUANDA




Possiamo salvare il mondo, prima di cena

 

di Jonathan Safran Foer


Traduzione di Irene Abigal Piccinini
pagine 320

Il messaggio di Foer è al tempo stesso commovente e doloroso, scoraggiante e ottimistico, e costringerà i lettori a rivedere il proprio impegno nel combattere ‘la più grande crisi che l’umanità abbia mai dovuto affrontare’.

Publishers Weekly
 

Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l’umanità andrà incontro al rischio dell’estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascolta­to», quando cercò di svelare l’orro­re dell’Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c’è la nostra sopravvivenza, o la ­sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto?
Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ri­cordi personali, episodi biblici, dati scienti­fici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro unico, che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita».

SE TUTTO ALL'IMPROVVISO SPARISSE, COSA SALVERESTI A TUTTI I COSTI?

Biografia

Jonathan Safran
Foer

 

Jonathan Safran Foer è nato a Washington nel 1977 e vive a New York. Ha esordito a venticinque anni con Ogni cosa è illuminata (2002), best seller internazionale e vincitore del National Jewish Book Award e del Guardian First Book Award; ugualmente fortunato il secon­do romanzo, Molto forte, incre­dibilmente vicino (2005). Da entrambi i romanzi sono stati tratti film di successo. Nel 2010 è uscito il suo saggio-repor­tage Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?, mentre l’ultimo romanzo, Eccomi, del 2016, è stato scelto come miglior libro dell’anno dal­la giuria della Lettura – Corriere della Sera. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.







RECENSIONE
 
La crisi grave che si è aperta in tempi recenti: Siberia e Amazzonia bruciano, il Mediterraneo diventa un mare inquinato, il pianeta è nel caos. La fase attuale sembra tuttavia caratterizzarsi per un attacco senza precedenti al riscaldamento climatico. Diciamo pure che alcune potenze stanno da tempo alacremente lavorando alla distruzione dell'ambiente. 
 
Non molti hanno capito che le notizie del collasso del pianeta è una cosa urgente, che non permette tentennamenti. Siamo consapevoli che incombe una minaccia generale, ma quelle notizie sebbene siano allarmanti non riescono per noli di immaginazione. 
 
Di questo si occupa nel suo nuovo libro Jonathan Safran Foer autore di Ogni cosa è illuminata. Precisa l'autore che adesso, servono incentivi affinchè svegli l'attenzione, le coscienze in un'ondata di azione collettiva, in modo "massiccio" planetario che coinvolga tutti i settori. Safran Foer descrive chi rischia di mandare in pezzi seminando il caos, con un profluvio di dati, sugli allevamenti intensivi di animali.
 
Gli allevamenti industriali sono una delle cause principali del cambiamento climatico: emettono due potenti gas serra (metano e protossido di azoto) e divorano terre coltivabili, acqua potabile, antibiotici. La grande deforestazione viene da allevamenti. Il vostro pianeta è diventata in breve tempo, un'immensa fattoria. Ne consegue, per Safran Foer, una  regola semplice: serve ordine, niente più prodotti di origine animale prima di cena. Mi ispirava l'idea di scrivere un libro sul lato oscuro dell'industria delle carni, afferma l'autore.

Potevo ambientarlo ovunque in effetti, ma volevo sensibilizzare le abitudini alimentari della parte più ricca del mondo, dove quell'industria prospera. Salvare il pianeta (e il futuro dei nostri figli) cominciando a colazione. Le aziende sono responsabili della maggioranza di emissioni di gas serra, ma anche le nostre azioni individuali non sono da meno, visto che le aziende lo fanno a nome nostro, visto che noi compriamo e consumiamo i loro prodotti.

Capitoli brevi, seguiti da dialoghi interiori - ottenendo una storia sul clima: con impatto emozionante ed efficace. Seguono carrellate di statistiche sull'impatto degli allevamenti industriali, note e riferimenti bibliografici. Come confermato dalla lettura del libro, esiste un nesso tra alimentazione e ambiente ed è lampante. Molti pensano che un giorno tutto si risolverà non si sa bene per quale miracolo, o per quale scoperta tecnologica che cambierà il mondo senza per questo costringerci a cambiare le nostre vite, ma ciò è un'illusione.

Se non vogliamo che i cambiamenti climatici vadano fuori controllo, a qualcosa dovremo rinunciare. Se la mobilitazione avviene in massa, sentiremo meno la pressione sui singoli. Tuttavia alla fine della lettura si resta inquieti, ed è l'obiettivo al quale Safran Foer si è concentrato. Svegliare le coscienze prima di cena, a cominciare da coloro, che confessano di amare carne e latticini e responsabilizzare le giovani leve.

 

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