venerdì 6 settembre 2019

RECENSIONE #97/19 I RAGAZZI DELLA NICKEL by COLSON WHITEHEAD - MONDADORI

I RAGAZZI DELLA NICKEL
COLSON WHITEHEAD
MONDADORI
Traduzione dall'inglese di Silvia Pareschi
Pagine 216
 € 18.50
In libreria dal 3 Settembre 2019


Primi anni Sessanta, Florida. Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche a Frenchtown, il quartiere afro-americano della capitale, ed Elwood Curtis, un ragazzino cresciuto dalla nonna, si forma sugli insegnamenti di Martin Luther King. Il suo grande sogno è frequentare il college e iniziare la sua nuova vita, ma proprio il primo giorno di scuola accetta un passaggio su un'auto rubata. Pur non c'entrando nulla con il furto, Elwood viene spedito alla Nickel Academy, una scuola-riformatorio per soli maschi la cui missione è trasformare il piccolo delinquente in "un uomo rispettabile e onesto". Questo sulla carta. Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio viaggio all'inferno.
Il nuovo romanzo di Colson Whitehead, The Nickel Boys, verrà pubblicato in Italia da Mondadori il 3 Settembre con il titolo "I ragazzi della Nickel", e la traduzione di Silvia Pareschi, è un salto indietro nel tempo, nel Sud segregazionista della metà del Novecento. Colson Whitehead, torna a riflettere sulle cicatrici del razzismo in America dopo l'opera che lo ha lanciato nella narrativa.

Dopo il successo della "Ferrovia sotterranea" (che gli è valso il Pulitzer e nation Book Award e un notevole favore di pubblico), il nuovo esperimento narrativo di Whitehead, si rivolge a un passato meno remoto dei tempi dello schiavismo e della Guerra civile, ma non meno terribile. Il romanzo dimostra come lo scrittore possa ricorrere alla storia senza per niente adagiarsi sulle soporifere convinzioni del <<romanzo storico>>.

Paradossalmente I ragazzi della Nickel (pubblicato da Mondadori), è ambientato in un'epoca, gli anni Sessanta quelli di (Jfk e Martin Luther King) che, immediatamente associano a un'idea di libertà, di diritti, di progresso. Ma l'unità di misura del romanzo è il singolo individuo e il complesso imponderabile di circostanze che forma il destino. 

Nella vicenda di Elwood Curtis, non c'è proprio traccia di progresso, ma neanche di un briciolo di giustizia e umanità. Elwood Curtis è un ragazzo nero che vive in una cittadina della Florida con la nonna, studiando e lavorando in una tabaccheria del quartiere. Fino al giorno in cui l'autostop per assistere alla sua prima lezione al college, e sale, del tutto inconsapevolmente, su una macchina rubata. Ecco come si va all'inferno, da un giorno all'altro, nell'America delle marce per i diritti civili e delle ballate di Bob Dylan.

Il riformatorio nel quale Elwood, viene spedito è una colonia penale Kafkiana, una fabbrica di abusi. Un luogo dal quale è possibile uscire, ma portandosi dietro cicatrici indelebili. Quello di Elwood e del suo amico Turner è una discesa agli inferi, un'iniziazione al contrario, un'avventura nel mondo dei mostri.

Elwood Curtis, è un ragazzino dotato di certe qualità evidenti, come la capacità di attenzioni, la fame di sapere. Più in la il suo amico e compagno di sventure alla Nickel, Turner gli attribuisce anche una capacità di resistenza per un tipo gracile, poco incline alla violenza. Entrambi i ragazzi rappresentano il ritratto dell'adolescente d'oggi. Uno utilizza l'intelligenza per reagire alla situazione in cui si è trovato; l'altro è un ragazzo di strada, abituato a forme di adattamento più istintive, esercitate con una certa dose di aggressività.

Prima di arrivare alla Nickel, Elwood ascolta di continuo un disco regalato dalla nonna, con i brani più importanti dei discorsi di Martin Kuther King. Egli ricorre spesso all'idea di rispondere alla violenza, all'ingiustizia, alla segregazione razziale con l'amore. 

Quando Elwood arriva alla Nickel si scontra con una realtà diversa. Si tratta di raccogliere la sfida e di vedere vhe cosa significa amare senza condizioni quando continua a subire la violenza del tuo oppressore. 

Leggendo "I ragazzi della Nickel", che "La ferrovia sotterranea", ho paragonato per affinità elettive continuamente Elwood e Cora. Entrambi sono alla ricerca di una vita migliore, di un luogo migliore dove viverla. 

Con I ragazzi della Nickel, Colson Whitehead, protagonista a settembre del Festivaletteratura di Mantova, prosegue questo percorso di riappropriazione dell'identità afroamericana: narrare il passato tragico per cercare di vivere in pace il presente, ricostruire <<la tradizione del nero>>, come la definiva James Baldwin, <<il nero è un colore terribile con il quale venire al mondo>>.

La storia della piccola schiava Cora, la protagonista della Ferrovia sotterranea, riconferma la dignità schiacciata come per Elwood e Turner, i ragazzi della Nickel, la cui storia riflette il desiderio dei diritti e delle libertà con cui l'America si trova ancora una volta a dover fare i conti.

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