domenica 1 settembre 2019

RECENSIONE #93/19 L'AMORE, LE DONNE E LA VITA by MARIO BENEDETTI - NOTTETEMPO


Mario Benedetti

L'amore, le donne e la vita

  • Poesie scelte con testo a fronte
  • traduzione: Stefania Marinoni
  • pagine: 216 
  • Data Pubblicazione: 09/05/2019
  • collana: poeti



SINOSSI 


L’amore, le donne e la vita raccoglie una scelta delle poesie d’amore scritte da Mario Benedetti nell’arco di cinquant’anni: alcune sono diventate delle canzoni di grande popolarità, molte restano imprescindibili punti di riferimento per più di una generazione. Capovolgendo il titolo spagnolo di un libro del filosofo Arthur Schopenhauer, El amor, las mujeres y la muerte, il poeta dimostra che l’amore, questa forza dirompente della vita incarnata dalle donne, è l’unica possibilità di far fronte alla morte, il suo correlativo essenziale. In versi colloquiali e apparentemente semplici, Benedetti rinnova la lingua dei sentimenti con ironia e lucidità, superando le barriere che separano l’arte dalla vita per esprimere ciò che è esperienza e patrimonio di tutti e di ciascuno.

Biografia


Mario Benedetti (1920-2009), è stato uno dei massimi narratori e poeti del Novecento. Ha cominciato a guadagnarsi la vita come commerciante, contabile, impiegato, giornalista e traduttore. È stato direttore del Centro di Ricerche Letterarie della “Casa de las Américas” all’Avana, e del Dipartimento di Letteratura Latinoamericana, dell’Università di Montevideo. Dopo il golpe militare del 1973, ha rinunciato all’incarico universitario ed è partito in esilio, durato 12 anni, prima in Argentina, poi in Perù, a Cuba e in Spagna. Nel 1999 ha ricevuto il prestigioso Premio di Poesia Reina Sofìa. Tradotti in Italia: Racconti (Multimedia, 1995), Inventario: poesie 1948-2000 (Le Lettere, 2001), Grazie per il fuoco (La Nuova Frontiera, 2011) e Fondi di caffè (La Nuova frontiera, 2013).
Chi di noi, del 1953, è il suo sorprendente romanzo d’esordio. La tregua, pubblicato da nottetempo nel 2006 e rilanciato nel 2014 con grande successo, ha ricevuto il Mix Prize 2015.

RECENSIONE
La poesia di Mario Benedetti sono legate da una lunga esperienza, il poeta e narratore uruguanaiano, ha raccolto verso la metà degli anni Novanta in una antologia, L'amore, le donne e la vita, che viene pubblicato ora dalla casa editrice Nottetempo nella traduzione di Stefania Marinoni.
Quanto è difficile mettere l'amore in versi? Si tratta infatti, di una raccolta tematica, che mette insieme poesie d'amore scritte nell'arco di un cinquantennio. Sono questi gli anni del suo sodalizio con l'amatissima Luz, che sposò nel 1946 e con cui poi rimarrà fino alla morte avvenuta nel 2006.

Luz non è la sola interlocutrice o dedicataria di queste poesie contenute nel libro, ma è di gran lunga la più importante. Molte di queste poesie, sono poesie di fedeltà, vale a dire di conoscenza, di abitudine e di sorpresa, di un amore che porta con sè tutti i segni del tempo, ma che pure - e questo davvero può sorprendere - di quegli stessi segni sembra nutrirsi acquistando via via in consapevolezza e respiro. 

Il libro porta in epigrafe una citazione di Arthur Schopenhaner: <<L'amore è la compensazione della morte, il suo essenziale correlativo>>. E questo a precisare che l'amore, per lo scrittore uruguaniano almeno, non va a braccetto con la morte, ma sta tutto dalla parte della vita. l'autore stesso lo chiarisce nella sua prefazione, forzando consapevolmente il pensiero del filosofo di Danzica. Non è forse <<l'amore>>, scrive Benedetti, <<l'unico elemento che gli serve per fronteggiare la morte? Da qui a riconoscere che l'amore e le donne sono più vicine alla vita che alla morte c'è solo un passo.

Ma la vita, non è tutta rosa e fiori. La stessa biografia di Benedetti, che è stato  non solo uno scrittore ma un uomo attivamente impegnato nella lotta politica, porta impresse le ferite che hanno segnato l'esistenza di tanti intellettuali sudamericani di quei decenni. E del resto anche l'amore, proprio come l'esistenza, è si passione, estasi, comunione, ma anche distanza, incomprensione, solitudine.

Così, se esiste un tratto dominante di queste poesie, andrà trovato nell'allegria, nel sorriso, in una parola nella benevolenza che la voce del poeta riesce a conservare malgrado e contro tutto. Qui davvero sentimento e pensiero procedono di pari passo. Anzichè lasciarsi andare alla passione (o al risentimento), come magari: ci si aspetterebbe da un autore latino, il poeta la raccorda continuamente all'intelligenza dell'occasione particolare, così da assicurarle una qualità conoscitiva.

Ma se l'amore non è qualcosa che vive fuori dal mondo, allora è inevitabilmente una realtà anche politica. <<A questo punto della mia vita / credo agli occhi e alle mani del popolo / in generale / e ai tuoi occhi e alle tue mani / in particolare>>, scrive in una delle poesie più belle della raccolta. 

Le poesie di Benedetti hanno sempre presente la distinzione tra chi ha e chi non ha. <<Amore e rivoluzione>>, come dice in un suo vaso. Forse sarebbe stato il titolo più giusto per questa raccolta.


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