LA VITA COSI' ALL'IMPROVVISO
MARCO VENTURINO
GIUNTI EDITORE
Pagine 324
€ 18,00
SINOSSI
Sabato, domenica, lunedì. Tre giorni come tanti. Tre giorni come tanti
per il professor Federico de Alessandri, chirurgo famoso e stimato
professionista. Tre giorni come tanti per il giovane Claudio Improta,
giovane assistente del professore, alla ricerca del proprio posto in
sala operatoria e nella vita. Tre giorni come tanti anche per il dottor
Ettore Rossi, medico anestesista esperto, solitario, disincantato. E per
Stefania Aloisio, infermiera strumentista, dall’esistenza complicata e
sentimentalmente difficile.Tre giorni diversi, invece, per Sergio,
titolare delle Macellerie Gandini e instancabile lavoratore, mai un
giorno di malattia. Quel lunedì, però, lo aspetta una delicata
operazione: l’occasionale riscontro di un aneurisma dell’aorta
ascendente lo ha improvvisamente confinato nel mondo dei malati, e di
quelli gravi. Se non si opera, l’aneurisma può rompersi da un momento
all’altro, e si è spacciati. Federico, Claudio, Ettore, Stefania,
saranno l’équipe chirurgica destinata a Sergio. Tutti e quattro, durante
l’intervento, si troveranno a lottare strenuamente
per la salvezza del malato e insieme, con le loro storie diverse, con i
loro sogni, speranze, insicurezze e problemi diverranno una sola cosa
per la sopravvivenza del paziente, contro la paura, contro un destino
avverso. Ma il destino decide per sé e il futuro non è prevedibile. Così
come quella mattina le loro cinque vite convergeranno al tavolo
operatorio, cinque fili stretti gli uni agli altri in un unico nodo di
sutura, così torneranno a separarsi, ognuno a seguire la propria sorte.
Perché, in fondo, il proprio percorso lo si compie, se non per brevi
tratti, da soli. Sei anni dopo il suo ultimo romanzo, Marco Venturino
torna alla narrazione e con la sua scrittura carica di umanità, precisa e
chirurgica, vero e proprio bisturi per anime, ci consegna il ritratto
di cinque persone ai ferri corti con la propria esistenza. Ci parla di
medicina, gioia, dolore, angoscia, ambizione, luci e ombre del sistema
sanitario. E ci ricorda che la vita – e la morte, sua sorella efferata e
tanto, troppo negata – colpisce sempre così, all’improvviso.
Biografia
Marco Venturino
Marco Venturino (Torino, 1957) è direttore della
divisione di Anestesia e rianimazione all’Istituto Europeo di Oncologia
di Milano. Ha esordito nel 2005 con il romanzo bestseller "Cosa sognano
i pesci rossi" (Mondadori). Ha poi pubblicato "Si è fatto tutto il
possibile" (Mondadori, 2008), "Le possibilità della notte" (Mondadori,
2010) e "Quel sottile filo rosso" (AGA, 2013).
RECENSIONE
Romanzo scritto da un medico realmente praticante, ovvero fisicamente in prima linea in ospedale. L'ospedale luogo descritto nel romanzo, con le sue miserie quotidiane e umane, il rapporto con il dolore, la malattia, la morte che, anche in ospedale si consumano ai piedi di chi, inerme, lotta con tutte le sue forze nella speranza di rimettersi in piedi e tornare ad avere tutto ciò che fino ad un attimo prima era riuscito a realizzare.
Marco Venturino è direttore di divisione di Anestesia e Terapia intensiva allo Ieo, l'Istituto europeo di Oncologia di Milano, fondato da Umberto Veronesi. Uno di quei dottori in prima linea, appartiene in effetti a quella categoria di camici bianchi e (verdi), che ogni giorno si confronta corpo a corpo con la malattia, la speranza, gioie e dolori.
Marco Venturino ha ottenuto un successo clamoroso con "Cosa sognano i pesci rossi (Mondadori anno 2005) ora, pubblica un romanzo nel quale rimette sotto i riflettori impietosi il tran tran dell'ospedale, nel quale è <<immerso>>ogni giorno, e del quale dice se gli si chiede perchè abbia iniziato a scrivere:<<non potrei che scrivere di ciò che so ...>>.
Marco Venturino nel suo romanzo "La vita così, all'improvviso", assegna ad ogni capitolo un personaggio, in tutto sono cinque le creature che vi descrive: Federico, Claudio, Stefania, Ettore, Sergio. Loro vivono in un lasso di tempo piuttosto breve: dalla sveglia di sabato 23 maggio 2009 al tramonto di giovedì 28 maggio 2009. Descrivendo di ciascuno ambizioni, frustazioni, ma senza forzature.
Il lettore si trova così a leggere e conoscere le vite disordinate dei cinque protagonisti. Uno dopo l'altro sono tutti ai ferri corti le proprie vite, ma il loro lavoro li trascina a compiere ciò che si deve, a sopportare anche l'ingiustizia, come Stefania, l'infermiera specializzata di sala operatoria che quando rientra a casa deve subire la violenza psicologica e fisica del compagno, incapace di ribellarsi <<per amore>> e che per amore invece, riesce a riscattare la sua posizione e a svoltare.
Un giorno i cinque protagonisti si ritrovana ad essere gomito a gomito, sebbene con parti diverse, nella sala operatoria, a sfidare il destino. Qui Sergio, il malato, uno dei cinque protagonisti e disteso sul tavolo operatorio con il torace aperto, rischia di morire sotto i bisturi, su quel tavolo, varcando quella maledetta soglia tra la vita e la morte.
Lui vincerà sulla morte, dandole il colpo di coda inatteso, con una prova magistrale del chirurgo. La morte è così sconfitta. Una <<prospettiva>>che ci permette di osservare e descrivere meglio quella realtà pregna dell'inconfondibile odore di disinfettante ed assistere alle piccole angherie, agli sgambetti, ai trucchetti, le riverenze e le adulazioni, al professore di turno che, ci capita di affrontare solo quando <<succede qualcosa>>.
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