lunedì 30 settembre 2019

RECENSIONE #103/19 I TESTAMENTI by MARGARET ATWOOD - PONTE ALLE GRAZIE

 
I testamenti
Margaret Atwood
Narrativa
Collana: Scrittori
Pagine: 512 € 18.00
In libreria dal: 5 Settembre 2019


SINOSSI

Il racconto dell’Ancella si chiude con la porta del furgone che sbatte sul futuro di Offred. Milioni di lettori si sono chiesti che ne sarà di lei… Libertà, prigione, morte?

L'attesa è finita.

Il nuovo romanzo, I testamenti, riprende la storia quindici anni dopo, con gli esplosivi testamenti di tre narratrici di Gilead.

«Questo libro nasce da tutte quelle domande che mi avete fatto su Gilead e i suoi meccanismi interni. Be', non solo da questo. L’altra fonte d’ispirazione è il mondo in cui viviamo oggi».
Margaret Atwood  

Biografia



Margaret Atwood è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese. Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L’assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie. Fra i suoi titoli più importanti ricordiamo: L'altra Grace (2008), L'altro inizio (2014), Per ultimo il cuore (2016), Il canto di Penelope (2018), tutti usciti per Ponte alle Grazie. Margaret Atwood vive a Toronto con il marito, lo scrittore Graeme Gibson, e la figlia Jess.   

TITOLI IN CATALOGO DI QUESTO AUTORE  

I testamenti
Il racconto dell'Ancella
Il canto di Penelope
Occhio di gatto
L'altra Grace
Il racconto dell'ancella
Per ultimo il cuore
L'ALTRO INIZIO
L`ASSASSINO CIECO
L'ANNO DEL DILUVIO
DARE E AVERE
L'ALTRA GRACE
DISORDINE MORALE
MICROFICTION
IL RACCONTO DELL`ANCELLA
L`ULTIMO DEGLI UOMINI
NEGOZIANDO CON LE OMBRE
OCCHIO DI GATTO

 

RECENSIONE

E' un inversione di prospettiva apparentemente semplice. Provare a immaginare la guerra da parte delle donne di Gilead? L'epica degli uomini, la guerra degli uomini, la realtà delle donne: schiave, oggetti, premi, <<Succedeva allora, succede anche oggi, e non là fuori, ma vicino a noi, nelle nostre città.>>

Gli abusi sulle donne da parte di uomini potenti. Sembra il #metoo. Il mio progetto di lettura diventava sempre più contemporaneo fin dalle prime battute del romanzo (in uscita per Ponte alle Grazie), impariamo a conoscere la rassegnazione e la rabbia della donna, sopravvissuta al massacro della sua famiglia. Ma ridotta a schiava e concubina, offerta al vincitore come ricompensa, oggetto di contesa e per questo malvista. Costretta a sorridere per sopravvivere, ad abitare e versare vino agli ospiti del padrone, rozzo individuo che l'ha privata di tutto. 

Mi rendevo conto che questo mio progetto di lettura diventava sempre più contemporaneo, pensavo alle donne yazide vittime dell'Isis, ma anche a forme di schiavitù sessuale molto più prossime a noi. Le età della storia classica della guerra e il mondo di oggi si assomigliano.

La quotidianità delle donne, le favorite e quelle pubbliche, i loro pensieri (malignità e commenti sulle prestazioni sessuali dei padroni), ai margini della grande storia. Ma nonostante questo la donna resta un premio difeso <<solo per orgoglio. Perchè è questo che il popolo non capisce.>> Uno schiavo non è una persona che tratti come una cosa: uno schiavo è una cosa: uno schiavo è una cosa, per gli altri come per sè stesso.>>

 I testamenti è una storia di odio, di rancore, di solitudine e umiliazioni. E' una storia di guerra. Diventa difficile credere che ci possa essere amore fra una donna e il suo padrone. Io penso che per amare un uomo del genere bisogna avere un disturbo della personalità. Eppure il rapporto tra padrone e schiava evolve, diventa più profondo.

L'autrice narra, commenta, maledice, <<vuol far sentire l'ira e il dolore della donna.>> Renderla il più indipendente possibile, farla uscire dal racconto creato dagli uomini per gli uomini. La potenza della sua denuncia supera l'età della storia classica della guerra, oltrepassa il mito, arriva fino a noi e ci fa ripiombare nel passato. <<Ma le cose, avverte, stanno cambiando.>> Le voci rimaste silenziose per tanto tempo cominciano a farsi sentire. Magari non subito, ma con la prossima generazione di sicuro i cambiamenti si vedranno.>>
 

Nessun commento:

Posta un commento