Werther: un amore impossibile
Caterina Giuseppa Buttitta
I dolori del giovane Werther
«Ogni giovane desiderò amare cosí, ogni fanciulla di essere cosí amata. Un'intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d'animo».
Thomas Mann
Il libro
Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d’animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita. Primo dandy della letteratura europea, Werther incendiò la sensibilità di un’intera generazione, quella dello Sturm und Drang, che lo rese eroe senza tempo della cultura ribelle, che preferisce l’intensità del sentimento all’aridità della ragione.
«Il piú grande servizio che Enrico Ganni potesse rendere all’autore che, probabilmente, piú gli è stato vicino».
Luca Crescenzi, «il manifesto»
RECENSIONE
I dolori del giovane Werther riflettono un'esperienza autobiografica del GOETHE ventitreenne: nato a Francoforte sul Meno nel 1749.
Nel 1772 passò a Wetzlar con l'intenzione, per la verità scarsamente realizzata, di fare pratica presso il Tribunale supremo dell'Impero; qui si innamorò della fidanzata di un amico, Vharlotte Buff, alla quale rinunciò con dolore e fatica, trasferendo due anni dopo la storia della propria appassionata e tormentata esperienza nel romanzo che divenne subito famoso.
La vicenda è piuttostyo semplice e lineare: Werther, ritiratosi a vivere in campagna, conosce Carlotta, se ne innamora e in seguito viene a sapere ch'ella è già promessa all'onesto, ma arido Alberto, di cui diventerà amico: mentre nel suo cuore cresce la passione anche perchè si accorge che il suo sentimento è ricmbiato, Carlotta e Alberto si sposano; vinto dall'impossibilità di realizzare il sogno d'amore e tormentato per il contrasto tra la propria passione e il dovere di non turbare la felicità di Alberto e Carlotta, Werther si uccide.
Werther, secondo le parole dello stesso Goethe, è un giovane dotato di sentimento profondo e puro e di vera penetrazione, facile a smarrirsi in sogni fantastici e incapace a resistere all'infelice passione che lo travolge: è sostanzialmente un debole che non riesce a trovare la forza di affrontare virilmente la rfealtà, e solo nella natura prova conforto e commiserazione ai tormenti del cuore.
Erede dello spirito russoviano, sente disgusto per la società e per le sue convenzioni, ma non sa ribellarsi con la decisione e l'empito dei veri rivoluzionari. Il suo stato d'animo di fondo, tra gli estremi del luminoso entusiasmo e del cupo abbattimento, è una persona malinconia: in questo senso il Werther riflette un atteggiamento, un male dello spirito di quelle generazioni, che sarà tipico del romanticismo.
La descrizione di questo tipo di personalità e la drammatica conclusione del suicidio (che è da considerarsi una forma di ripiegamento e di rinuncia di fronte alle contraddizioni e al dramma dell'esistenza) faranno di Werther un simbolo, e in lui si riconosceranno generazioni di giovani.
Dalla parte finale del libro ho scelto alcune pagine: chi parla è l'editore.L'opera infatti, secondo un modello allora in voga, è un romanzo epistolare.
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