martedì 19 aprile 2022

RECENSIONE: LA STORIA DI ELSA MORANTE - EINAUDI

 UN SILENZIO PARLANTE

di Caterina Giuseppa Buttitta



La Storia
EINAUDI
2014
Super ET
pp. XXXII - 672
€ 16,00
Introduzione a cura di
 

 

 

«Non c'è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte».

Un sopravvissuto di Hiroshima

***

«... hai nascosto queste cose ai dotti e ai savi e le hai rivelate ai piccoli... perché cosí a te piacque».

Luca, X - 21

 

Il libro

A La Storia, romanzo pubblicato direttamente in edizione economica nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-47), Elsa Morante ha consegnato la massima esperienza della sua vita. È la sua opera piú letta e, come tutti i libri importanti, anche quella che piú ha fatto discutere. Cesare Garboli, nell’introduzione a questa edizione tascabile, traccia un bilancio critico sul romanzo a piú di vent’anni dalla prima pubblicazione. Completano il volume la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia generale e quella specifica relativa al dibattito su La Storia.

RECENSIONE

ELSA MORANTE, nata a Roma nel 1918, è una delle voci più originali della nostra narrativa contemporanea. Estranea alle varie tendenze del nostro tempo, essa è rimasta fedele, ad un suo stile narrativo che mira a cogliere la vita segreta e lesuggestioni fantastiche dei suoi personaggi: per questo le sue pagine più belle sono quelle che rappresentano le fantasie ed i sogni dei fanciulli.

Questi caratteri, che la critica ha definito con il termine <realismo magico>>, e che compaiono già nei primi due importanti romanzi, Menzogna e sortilegio (1948) e L'isola di Arturo (1957), ritornano nell'opera più recente e matura, La storia (1974): un ampio romanzo che la Morante ha voluto dedicare alle infinite vittime della storia ufficiale, delle guerre e della violenza.

Appunto da un atto di violenza compiuto a Roma da un soldato tedesco su una povera donna è nato Useppe, un bimbo gracile, epilettico, che non sa vivere con gli altri bambini e non riesce a frequentare la scuola, ma che sa animare con fantasia poetica il mondo che lo circonda e aderire con istintiva immediatezza a tutti gli aspetti più tenui della vita naturale. Così è nata una singolare amicizia tra lui e la cagna Bella, una povera bestia che ha atteggiamenti quasi umani e prova un istintivo senso di protezione verso il povero fanciullo. 

Useppe è una figura patetica: in lui la scrittrice ha voluto cogliere una capacità di sentire poeticamente la vita, possibile solo nei cuori più semplici ed ignari dell'amara realtà. Useppe sarà poi, al termine del romanzo, vittima di un attacco più violento del suo male, e Bella ne custodirà il corpo contro chiunque inchè un polizziotto dovrà abbatterla.

Della Morante ricordiamo anche l'ultimo romanzo Aracoeli (1982).

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