Una Maschera Sul Cuore Formato Kindle
RECENSIONE
Milano
attirava gente da ogni parte del globo per la sua bellezza, per la sua storia e
per un certo numero di altre ragioni, ma Christian Lobianco, dubitava che fra
coloro che la visitavano ci fossero venuti per la stessa ragione.
Meccanicamente, la mente aveva iniziato ad affollarsi di pensieri senza senso
da quando lei era entrata nel suo inferno personale, senza contare che tutti
quanti sfoderavano dei luminosi sorrisi, ma quella era una cosa alla quale non
riusciva ad adeguarsi.
Christian in
effetti sarebbe stato felice di poter dimenticare il suo agente per qualche
ora, ma il suo fantasma lo seguiva ovunque, perfino a Milano. Si faceva largo
fra la folla e si infilava in un locale, si sforzò di manifestare un
minimo di entusiasmo. Se aveva in programma di pensare a qualcosa che non fosse
la sua carriera, il suo agente lo riportava alla realtà , continuare ad
indugiare con la mente su di essa non lo avrebbe di certo aiutato. L'agente non
avrebbe approvato questo comportamento, avrebbe voluto che Christian guardasse
avanti, e lui ci stava provando. La preoccupazione che la sua carriera fosse
ormai bruciata, lo aveva attanagliato al punto che accettare quella proposta
era stata l'unica soluzione.
Era
sostanzialmente in fuga dalla vita, ma si rendeva conto che doveva assolutamente
trovare il coraggio di ottenere consensi, ottenere successo, per essere
l'attore che era stato. Calarsi nei panni di un operaio era sempre meglio che
rimanere il Christian attuale, visto che pareva che niente riuscisse a tirarlo
fuori dalla depressione in cui era piombato.
Quando
intrecciarono gli sguardi attraverso la sala e, per una frazione di secondo Eva
si sentì attraversare da un brivido caldo. Ultimamente, le cose non andavano
bene per lei, inoltre, nessuno si interessava alla sua vita tranne la sua
amica, che conoscendo bene sia Eva sia la sua situazione familiare, consigliava
la ragazza verso quell'uomo che racchiudeva un fisico degno di qualcosa di più
di una sbirciatina.
Eva era
cresciuta in una famiglia turbolenta e piena di problemi. Pensando all'attore
se fosse l'uomo giusto da avere accanto e a cui appoggiarsi, forte, serio,
affidabile ....... in parole povere, quello che le era sempre mancato. Si
rendeva conto che non faceva altro che ripeterselo, e temeva che non lo fosse,
perchè l'idea la portava al settimo cielo, ma cercava di convincersene.
Una
nuova, eccitante sfida le si presenta dinanzi: un uomo, non uno qualsiasi,
bensì un vip famoso e dedito allo spettacolo, uno di quelli paparazzati senza
tregua, uno dei cosiddetti “irraggiungibili”. Inizialmente solo un sogno
erotico a occhi aperti, diviene nel tempo sempre più umano e percepibile. Un
provocare, quello di Eva, sottile ma eccitante e profondo, quanto basta a
svelare la natura umana di una pseudo divinità fatta di carne e ossa, con tutte
le sue debolezze e perversioni terrene. In una narrazione immersa nel
quotidiano, una vicenda impossibile, che può essere una metafora del nostro
rapporto con la vita.
Ma era la
sua voce, profonda e passionale, che gli rimescolava le viscere. La band di cui
è leader, ha finalmente raggiunto il grande successo, ma la fama, si sa, porta
con sé molte insidie. Risucchiati nel vortice della popolarità, la talentuosa
Eva che gli toglie il fiato sin dal primo sguardo e diventa la sua ossessione.
Il desiderio di possederla, proteggerla, portarla all'estasi nel piacere
diventa sempre più bruciante, invade i suoi sogni e i suoi pensieri. Il loro
incontro non lo deluderà e sarà una scoperta meravigliosa per entrambi. Ma per
Eva entrare nel mondo di Christian significa diventare un bersaglio per i suoi
implacabili nemici, e il prezzo della passione può essere quello della vita.
Storie di
passione, amore, tradimento, dove uomini e donne si trovano a essere al
contempo vittime e carnefici, intimamente collegati nella ricerca di un futuro
che possa affrancarli dal tormentato quotidiano, dall’egoismo e dalla
brutalità.
Non sperava
affatto di rivederlo. E anche se lo avesse incontrato non era certo su di lui
che intendeva far colpo. Era troppo curioso e pieno di se. Soddisfatta di
averlo demolito, pur sapendo che quella immagine non rispecchiava la realtà.
Eva scoppiò in una risata che la scaricò dalle sue ansie. Lui l'aveva
incuriosita punto e basta. Eva aveva giurato a se stessa di rimanere alla larga
dagli uomini per un bel pezzo e soprattutto da quelli che avevano un sorriso
smagliante.
D'ora
innanzi avrebbe vissuto come una donna libera e avrebbe tenuto le redini dei
propri sentimenti facendo rientrare nell'ordine con un frustino immaginario
capricci ed emozioni. Le avventure di Christian, erano di dominio
pubblico e tutte le riviste femminili che sfogliava erano piene di articoli sul
rubacuori che non sapeva decidersi quale donna gli piacesse di più continuando
per questo a frequentarle tutte.
Era
intrigante sentirsi così attirato da una donna per via della sua voce. Per
Christian non era passato molto tempo dalla sua ultima conquista, e lui non era
tipo da ricordare le regole in un corteggiamento. Per la verità, le regole non
le aveva mai capite, il che la diceva lunga per un uomo che prosperava grazie
alla sua carriera. Ma qui a Milano, lui era un altro. Qui non c'erano regole.
L'azzardo
era per chi non sapeva nulla di probabilità, logica e buonsenso e se lei
rientrava in quella categoria, avrebbe preferito un'altra distrazione. Ma fino
a non molto tempo prima, era stato fra gli attori che andavano per la maggiore
e aveva un tale successo, da non avere nemmeno bisogno di un cognome d'arte. Il
mondo lo conosceva semplicemente come Christian. Quell'uomo era intrigante,
senza dubbio, ma lei aveva un buon istinto di sopravvivenza. Purtroppo, nessuno
conosceva, il rimedio per guarire la sua anima lacerata. La musica che aveva
sempre avuto nel sangue era stata improvvisamente zittita.
Christian
aveva bisogno di una mano per uscire d quella situazione. Il suo manager gliene
aveva offerta una, per andargli in soccorso. Fortemente infatuato di quella
ragazzina giovane, contro i suoi troppi, non poteva neanche prendere in
considerazione la differenza d'età tra loro due. Era uno che aveva creato il
suo destino basandosi sulle proprie capacità intellettive, sul suo genio
creativo, in poche parole: era un'attore.
Certo
non è facile sorprenderlo, ma lei ha il sapore giusto per confondergli le idee.
Fare sesso
aveva perso il suo gusto da quando desiderava lei. Ogni donna che si portava a
letto aveva il suo odore e la sua immagine. Era femmina, puramente donna in
quel corpo da bambina cresciuta e aveva intuito quanto la desiderassi: le dava
alla testa, e anche a lei.
Nel momento
stesso in cui le loro labbra si incontrarono cercando l'alchimia perfetta che
gli consenta di dimenticare il loro doloroso passato. Nessuno era mai riuscito
a suscitarle le stesse emozioni. La possedeva con irruenza famelica. In quelle
occasioni, i loro amplessi erano frenetici e passionali. Era terribilmente
eccitante essere in balia della sua foga erotica. Christian era sexy e virile,
e sapeva donarle così tanto piacere da farle perdere la testa. Ricordava ancora
perfettamente ogni istante, ogni gemito, ogni sospiro, il piacere provocato
dalle carezze sensuali di attore, dalla sua bocca esperta, del suo .....
turgido che l'aveva trafitta senza pietà.
Eva
torna a sorridere, anche se un terribile senso di colpa la tormenta: è giusto
nascondergli la sua vera situazione familiare per paura di perderlo? E,
soprattutto, come può abbandonarsi ai sentimenti che prova per lui se ogni
battito del suo cuore non fa che ricordarle ciò che ha perso per sempre?
Non c'era altro
posto in cui Eva poteva andare, era sola, con problemi familiari, quel teatro
(la vita), era la sua unica casa. Aveva paura del futuro. Il mondo dello
spettacolo era il luogo perfetto per far emergere il vizio e la
lussuria.
Con il cuore
spezzato per essere stata tradita da Christian, Eva giura a sé stessa che è
arrivato il momento di guardare avanti e di buttarsi il passato alle spalle.
Questa nuova consapevolezza si scioglie però come neve al sole nel momento in
cui Christian ritorna da lei per una seconda chance. Ma qualcosa è cambiato:
c’è un segreto tra loro, qualcosa di insoluto che appartiene al loro passato e
che rischia di far saltare il tavolo a cui Eva aveva deciso di nuovo di
giocare, stavolta con le sue regole. Perché non ha nessuna intenzione di
perdonarlo, ancor meno di farlo finire di nuovo nel suo letto. Potrà tornare a
fidarsi di un uomo che detesta ma da cui non può fare a meno di essere
attratta?
Riuscirà
l’amore che si sono promessi a resistere alle scosse di un mondo frenetico e
cinico, che minaccia di travolgere tutto quello che hanno fin lì costruito?
Quello che dovrebbe essere il
sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di
distante e incomprensibile. E a questo punto il loro amore, e con esso la
possibilità di vivere un’esistenza serena e felice, sembra lontano e
definitivamente perduto.
Sensualità,
complicità e un pizzico di suspense per una storia che ci conquista con la
profondità dei suoi personaggi e la perfezione della sua trama.
Un libro
eccezionale, in cui la voce dell'autrice si fonde con quella di altri
meravigliosi protagonisti in una composizione avvolgente e compatta.
Il
romanzo "Una Maschera sul cuore" di Simona Busto scrittrice parla della vita, delle
piccole cose di tutti i giorni, dei dubbi dell’anima, della ricerca di sé.
Non
possiamo esimerci dal vivere, sembra sussurrarci Simona Busto scrittrice, anche quando la vita ci
toglie molto di più di quello che ci dona. Ma è proprio in quel momento che il
destino ci sorprende.
Una
stupenda sintesi tra tristezza, dolore, speranza; sogni d’amore e drammatica
realtà; ansia di riscatto. Il romanzo fila liscio e leggero, fa un po’ rabbia
quel desiderarsi mai soddisfatto, ma i dialoghi sono arguti, ironia
intelligente.
Simona Busto scritttrice, descrive abilmente le
passioni, le speranze e gli amori di uomini e donne, le attese e i desideri, in
una storia vibrante di pensieri ed emozioni.
Citazioni del Libro
- il corpo di quella ragazza era un invito al peccato, la sua bocca appena sporcata dal rossetto perlaceo sembrava un bocciolo pronto a schiudersi.
- E alla musica davvero non avrei saputo rinunciare.
- Eva aveva in qualche maniera il potere di cancellare il male dal mio
cuore. Era come se intorno a lei aleggiasse un’aura di forza ed energia
positiva. Non avevo mai incontrato una donna che mi trasmettesse
sensazioni altrettanto gradevoli.
- Il giubbotto faticava a contenere la sua femminilità, nonostante si
sforzasse di celarla in ogni maniera. Mi chiesi per l’ennesima volta
come dovesse essere il suo corpo nudo. Gli sprazzi di pelle che riuscivo
a intravedere mi parlavano di un soffice candore, sensuale fino
all’inverosimile. Dubitavo che lei ne fosse pienamente consapevole, ma
escludevo che potesse esserne del tutto inconscia. Sul palco sembrava
servirsene con piena volontà. Morivo dal desiderio di stringerla. Le
avrei potuto strappare i vestiti di dosso anche lì, in quel preciso
istante.
- Ogni fibra del mio essere era rivolta a lei.
- Avevo posseduto donne bellissime, ma nessuna era riuscita a evocare in me sensazioni tanto dirompenti.
- Un solo messaggio, di Bree: «Togliti quella cazzo di maschera dal cuore, stupida!
- «Non piangere, piccola Eva. Vedrai che anche questo dolore passerà presto. Non ti resterà neppure il ricordo»
- Aveva avuto torto. La sofferenza era ancora grande, e le memorie mai
sopite scavavano la pelle in profondità. Ma questo non era colpa sua.
- Eppure non riuscivo a decifrare i suoi pensieri. Era come se
indossasse una maschera spessa, capace di celare i moti più nascosti del
suo cuore.
- Eravamo due mondi inconciliabili, due esistenze desinate a non comprendersi mai
- Mi sembrava di conoscerla datutta la vita, come se fosse stata
creata apposta per posizionarsi accanto e dentro di me. Fino al centro
dell’anima.
- Ogni suo sospiro era un tormento e una
delizia. Eva era purezza e fuoco insieme. Era la donna che mi avrebbe
fatto impazzire. Di gioia. Di dolore. Ero pronto ad accettare tutto per
lei.
Lui rappresentava quell’amore pulito da cui
sarei per sempre stato escluso. Perché io non ero fatto per gli amori
puliti. La mia esistenza aveva sempre sporcato quelle di coloro con cui
si era incrociata, anche con mia madre era stato così.
-
In realtà quel che mi si agitava in petto era solo una bieca
soddisfazione. Non riuscivo a vederla come una donna tradita e
sofferente. Era solo quella che aveva fatto del male a Eva. E come tale
doveva pagare.
- Il mio senso di protezione nei confronti di Eva aveva
raggiunto ormai dimensioni simili al mio egoismo. Entrambi collimavano a
schiacciare ogni pietà nei confronti di Bernice. Ormai anche il suo
solo nome mi era odioso
La ringrazio davvero di cuore, Caterina.
RispondiEliminaLeggere le sue parole per me ha significato un'immensa emozione.
Sono davvero felicissima che il mio romanzo le abbia lasciato qualcosa, in fondo è questo lo scopo di ogni autore.
Grazie ancora,
Simona