Città irreale
Cristina Marconi
Narrativa
Collana: Scrittori
Pagine: 272
Prezzo: € 16.80
In libreria dal: 28 Febbraio 2019
pp. 266 - 16,80 euro
"Perchè siamo tutti in quests città?"
La domanda se la fa anche Alina, avida di future e di avventura, scappata da Roma alla ricerca di strade nuove e finite in una Londra popolata da suoi alter ego presenti e passati.
Una storia che corre con grazia tumultuosa e travolge molti clichè, raccontata con timbro già inconfondibile da una nuova, talentuosa narratrice.
SINOSSI
Nel 2008, quando lascia l’Italia, Alina ha 26 anni: Roma le sta stretta e
lei non ama limiti e definizioni. La sua meta è una Londra finora
sognata, che si trova proprio alla vigilia della crisi, nell’ultimo
momento di porte aperte e possibilità infinite per la sua generazione.
Fra piogge improvvise e sprazzi di sole, inerzie e incontri fortunati,
trova un lavoro più promettente di quello che ha lasciato da noi e
inizia a farsi strada nell’unica società a cui spera un giorno di
appartenere. Per lei, credeva, l’identità è un concetto fluido, da
piegarsi a piacimento. Scopre che non è così quando entra in scena Iain,
giovane medico inglese, e con lui il suo giro di amici. Alina se ne
innamora ma il riserbo britannico di lui e l’ostinazione di Alina nel
guardare solo al futuro alzeranno la prima barriera fra la ragazza e il
suo mondo elettivo. Perché anche Iain ha conosciuto più di un altrove.
Nei tardi anni Novanta, a neppure vent’anni, lui e la giovane Vicky
avevano lasciato le loro belle case londinesi per andare a vivere in
Italia lavorando come volontari. Il fantasma di quel periodo ha ombre
lunghe che toccano Alina, costretta a misurarsi con una realtà più
inafferrabile del previsto e con il rischio costante di restare sospesa
fra due mondi.
Biografia
Cristina Marconi vive dal 2011 a Londra, da dove scrive di politica, economia e cultura per Il Messaggero, Il Foglio e altre testate. Laureata in Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha vissuto anche a Parigi e per molti anni a Bruxelles. Città irreale è il suo primo romanzo.
RECENSIONE
"Perchè siamo tutti in quests città?"
La
domanda se la fa anche Alina, avida di future e di avventura, scappata
da Roma alla ricerca di strade nuove e finite in una Londra popolata da
suoi alter ego presenti e passati.
Una
storia che corre con grazia tumultuosa e travolge molti clichè,
raccontata con timbro già inconfondibile da una nuova, talentuosa
narratrice.
A sentire i vecchi amici che vedendola erano imasti tutti, indistintamente di stucco, avevano completamente trasformato (in meglio, aspettava sempre di sentirlo dire) il suo aspetto. Quando lo aveva conosciuto Ian giovane medico inglese e con lui il suo giro di amici, sembrava uno che si qualificava come un fighetto di New York. Vide uno così e capì subito che vita faceva: aveva avuto palle per avventurarsi un pò più in là di lei che era andata via da Roma. Il tipo di newyorkese che le mette un pò in soggezione.
Città irreale sembra chiederci: <<Cosa volete da voi stessi?>>. In questo esordio letterario Cristina Marconi risale alle sorgenti di un bisogno primordiale dell'uomo, di una speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti gli altri esseri viventi.
E' a partire da questa urgenza interiore, strettamente legata al desiderio e al sogno di una vita diversa e migliore, che Alina ci sprona a tornare a <<pensare con il cuore>>, senza barriere, preconcetti o tabù, e senza altro dogma che la ricerca costante del Bene.
Così nel movimento era logico ora caotico delle nostre esistenze, questo libro ci guida in quei momenti in cui siamo chiamati a scegliere se resistere strenuamente oppure arrenderci al flusso della vita.
E, nei tempi sempre più indecifrabili che ci troviamo ad affrontare, ci invita a prestare attenzione al valore infinito di ogni istante, per raggiungere quell'equilibrio tanto atteso di chi ha finalmente trovato un senso al suo essere al mondo.
Città irreale sembra chiederci: <<Cosa volete da voi stessi?>>. In questo esordio letterario Cristina Marconi risale alle sorgenti di un bisogno primordiale dell'uomo, di una speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti gli altri esseri viventi.
E' a partire da questa urgenza interiore, strettamente legata al desiderio e al sogno di una vita diversa e migliore, che Alina ci sprona a tornare a <<pensare con il cuore>>, senza barriere, preconcetti o tabù, e senza altro dogma che la ricerca costante del Bene.
Così nel movimento era logico ora caotico delle nostre esistenze, questo libro ci guida in quei momenti in cui siamo chiamati a scegliere se resistere strenuamente oppure arrenderci al flusso della vita.
E, nei tempi sempre più indecifrabili che ci troviamo ad affrontare, ci invita a prestare attenzione al valore infinito di ogni istante, per raggiungere quell'equilibrio tanto atteso di chi ha finalmente trovato un senso al suo essere al mondo.
Il romanzo affronta grandi sentimenti: la solitudine e il bisogno, il rimpianto e il desiderio, con lo stile inconfondibile di una delle più amate scrittrici contemporanee, ma la sua felicità è meno reale di quanto non voglia credere. Una donna sospesa fra due mondi.
Nessun commento:
Posta un commento