lunedì 6 giugno 2022

POST DL GIORNO 07/06/2022

 Buongiorno. Il conflitto che devasta l'Ucraina e minaccia l'Europa ha reso all'improvviso logori la lingua (fino a ieri si parlava di guerra al Covid) e i sentimenti. 

CHE RESTA DELL'AMORE?

Per provare a capire il tempo che stiamo vivendo e anche per cogliere alcune costanti della riflessione sulla guerra. La parola guerra ha dominato il racconto infinito della pandemia, si è fatta metafora che ha assediato il nostro immaginario.Combattere, aggredire, sconfiggere, sono stati verbi perfino abusati per fotografare l'invasione di questo male che ancora non batte del tutto la ritirata.Sono importanti, le parole: perchè non sono mai neutre, diventano carne e sangue, si scavano trincee nella realtà. Potenza della parola, della sua capacità di creare. Così il racconto della pandemia, che vedeva come nemico un virus sconosciuto, ha lasciato il posto al racconto di una gurra vera, in cui la metafora non c'è più. La guerra della Russia contro l'Ucraina è qui, davanti a noi, morte che vive ogni giorno nei volti di chi colpisce ed è colpito, nel pianto di chi fugge e di chi resta, nei cadaveri straziati. 

MA CHE COSA RIMANE DELL'AMORE IN QUESTO SCENARIO DI DISTRUZIONE E MORTE? C'E' ANCORA SPAZIO PER PARLARE D'AMORE IN TEMPO DI GUERRA? CHE COS'E' OGGI L'AMORE?

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