sabato 17 settembre 2022

#5 - Presento un libro. Dany Laferrière, "Paese senza cappello" - Nottetempo 2015

 #5 - Presento un libro. Con lo scrittore haitiano Dany Laferrière, nato Windsor Klébert Laferrière (Port-au-Prince, 13 aprile 1953). E' uno scrittore e accademico haitiano naturalizzato canadese. sulle tracce di artisti che affascinarono Malraux, Capote e Breton. Paese senza cappello, trad. Cinzia Poli, Roma: Nottetempo, 2015. (La foto ritrae: La Torre di Babele). Buongiorno.

Viatico per il paese senza cappello

IL CAPOFILA 

Dewitt Peters, un americano arrivato a Haiti negli anni Quaranta per insegnare  inglese, ebbe l'idea di riunire diversi pittori in un unico luogo. Mandò un appello al quotidiano <<Le Nouvelliste>>, in cui si diceva interessato a incontrare degli artisti locali. Rigaud Benoit, un tassista, si presentò per primo con un quadretto intitolato Tassista. E' piuttosto sorprendente che il primo quadro accolto nel Centre d'art di ort-au-Prince fosse un autoritratto. Poi fu la volta del mite Jasmin Joseph.

Il suo carattere tranquillo si riflette negli animali che dipinge. I suoi leoni hanno un'aria talmente indifferente che si direbbe non sospettino neppure vagamente della propria ferocia. Caso strano, Rigaud Benoit era il migliore amico di Jasmin Joseph. Eppure, tanto il primo era eccentrico, tanto il secondo era discreto. Non li ho mai visti separati, e mai senza cappello. 

Più tardi lo sconcertante Robert Saint-Brice avrebbe terrorizzato tutti con i suoi quadri spaventosi, in cui si vedono teste senza corpo che partecipano a riti di cui non si conoscono nè le regole nè il fine. Castera Bazile, incaricato di pulire l'edificio, ben presto sostituì la scopa con un pennello. Peters in seguito viaggiò in tutto il paese in cerca di pittori indipendenti che sperava potessero rinnovare quell'arte un pò invecchiata. 

Sulla strada di Saint-Marc notò una porta ipinta da un uomo misterioso, che in realtà era un sacerdote vudù. Si trattava di quel hector Hyppolite che avrebbe tanto affascinato due personaggi di indole diversissima come Truman Capote e Andrè Breton. Nel cimitero di Croix-des-Bouquets, Peters scoprì le pesanti croci di Georges Liautaud. Liautaud non capiva perchè Peters di rifiutasse di considerarlo un semplice fabbro. In un cimitero un fabbro è più importante di un artista.

Alla fine Liautaud acconsentì a fare croci non destinate alle tombe. Ecco come ebbe inizio quella meravigliosa avventura artistica che mi fece vedere il mio pese con occhi nuovi e la cui influenza si sarebbe estesa fino alla scuola di Saint-Soleil, che impressionò Malraux al punto da infurlo, benchè malato, ad andare a Haiti per incontrare i pittori-contadini riuniti da Tiga a Soissons-la Montagne. 

Quei pittori avevano decorato il piccolo cimitero locale con una tale grazia e una tale ispirazione mistica, da far credere a Malraux che fossero in grado di allietare il suo viaggio nel paese senza cappello. Si dice:<<paese senza cappello>>, perchè nessun morto è stato mai sepolto con il cappello: quindi l'aldilà deve essere un paese dove il cappello non si porta. E' l'unica notazione non moralistica sul passaggio da un mondo all'altro che abbia mai sentito da Haiti.

 



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