Questa letteratura cancellata torna a raccontare il lavoro , operaio emigrato, <<poeta di miseria e di fame, di avvilimento e di rivolta>>. Un risveglio storico e una forma di resistenza culturale operaia di straordinaria forza politica che su questi temi hanno costruito una loro originale poetica.
Il racconto dei figli è stato un lavoro sulla memoria attraverso l'autobiografia, poi un racconto generazionale per costruire un immaginario dell'odierna classe lavoratrice, perchè la nuova working class è quella delle lotte collettive, ma quella della precarietà del mondo digitale, degli algoritmi, della logistica, dei rider.
Un altro nodale è la diversità degli scrittori working. Siamo sicuri di essere tutti uguali davanti alla pagina bianca?
Amainto di Alberto Prunetti è l'epica e la biografia operaia di Renato, padre dello scrittore, tuta blu di giorno ecameriere al dancing Cardellino di sera, poi trasfertista <<a Novara, Torino, Genova, La Spezia, Mestre, Terni, Taranto. Ovunque, sempre in periferia, senza mai vedere le cattedrali e le strade acciottolate dei centri storici>>. Luoghi dove <<respirerà benzene, il piombo gli entrerà nelle ossa, il titanio gli intaserà i pori e una fibra d'amianto si infilerà nei suoi polmoni>>, scrive il figlio che mette insieme la memoria intima, reportage e reperto storico. Con una lingua ruvida, ritmica ed efficace in quello che è un romanzo storico e di formazione, racconta qual'è stato il drammatico costo della vita per i tanti che come i loro padri hanno costruito il miracolo boom.
Ma il maggiore pregio del libro è quello di saldare le storie e i destini delle generazioni, mettere in relazione la working class di ieri e quella frantumata di oggi. In foto Amianto. Una storia operaiaAlberto Prunetti pubblicato da Feltrinelli Pubblicato 08/09/2023
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