In storia e cronistoria del Canzoniere (cit). Saba scrive a proposito di questa lirica: <<La poesia provocò, appena conosciuta, allegre risate. Pareva strano che un uomo scrivesse una poesia per paragonare sua moglie a tutti gli animali della creazione. E' la sola del nostro che abbia suscitato un po' di scandalo>>. Che questa lirica abbia suscitato scandalo non ci stupisce certo: la donna amata, nella tradizione poetica, è cantata con toni <<alti>>, paragonata a creature superiori, angeliche o comunque eteree: è questo probabilmente il primo caso di una lirica in cui la donna sia paragonata ad animali umili, di cui il poeta coglie, con annotazioni minute e precise, i comportamenti quotidiani: il raspare, il muggire, il rintanarsi nella gabbia.
In una struttura semplice come quella di un'antica lauda religiosa (e del resto Saba sottolineò il carattere "religioso"di questa lirica), in una lingua in cui le parole più quotidiane si mescolano armoniosamente con altre (poche, per la verità) più letterarie, Saba coglie il contrasto tra la serenità delle <<femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio>> e il dolore, che è pure una condizione esistenziale comune a tutti gli esseri viventi: dolore che il rapporto affettivo (<<il dono>>) può addolcire, se non cancellare.
1 - La lirica che qui ti ho presentato assume la scelta del poeta a <<materiale>> di immagini della vita quotidiana e di descriverle con linguaggio semplice e quotidiano: questa scelta, si presenta come un allargamento del linguaggio della poesia, in cui la vita entra non sublimata, ma nella sua quotidianità e con il linguaggio che le è proprio: il linguaggio quotidiano si accompagna tuttavia a elementi letterari (lessicali, sintattici, metrici), riutilizzati dal poeta con nuove intenzioni ed effetti. Esempio:strofe: 1
immagini: la pollastra: beve, raspa a terra, cammina superba.
lessico colloquiale: pollastra; raspa;
lessico letterario: incede
Ora prova tu:
- le galline: emettono tristi voci quando fa sera.
2 - la giovenca gravida: volge la testa festosa; muggusce triste, tanto che le porgi un ciuffo d'erba.
3 - la cagna: guarda con amore il padrone e lo difende con gelosia da chiunque si avvicini.
4 - la coniglia paurosa: aspetta il cibo che il padrone le porta; si strappa il pelo per costruire il nido per i suoi piccoli.
5 - la rondine dal volo leggero: torna in primavera e riparte in autunno.
6 - la formica previdente (di cui parlano nonna e bambino); l'ape.
2 - Come avrai notato, nella lirica di Saba prevale un lessico colloquiale; esamina ora la struttura sintattica e ritrova:
a) i casi in cui la costruzione e l'ordine delle parole sono diversi da quelli usuali (ad esempio: come una giovane, una bianca pollastra; il collo china per bere).
b) i casi in cui sono usati funzionali propri del linguaggio letterario (ad esempio: onde).
3 - Della seguente ipotesi sulla scelta linguistica complessiva del poeta condividi?
Saba utilizza una sintassi "marcata", vicina a quella della tradizione poetica, sia per dare un andamento più armonioso ai versi e alle strofe e creare nuove corrispondenze attraverso le rime, sia come "cifra stilistica" che "avverte" il lettore che, nell'insieme del testo, anche il linguaggio quotidiano ha un significato più "ricco" di quello usuale.
4 - Nella struttura della lirica di Saba sono numerose le ripetizioni e i parallelismi che, dicevamo nell'introduzione, danno al testo l'andamento di una lauda o di una preghiera tradizionale.
a) Ritrova alcune di queste ripetizioni, sia di singole parole sia di interi versi.
b) Secondo te queste ripetizioni sono significative per cogliere il tema della lirica? In particolare, ti sembra che esse rafforzino la seguente ipotesi interpretativa della lirica?
La donna amata condivide, con le femmine degli animali, la serenità che avvicina a Dio (e che è legata alla vita che si rinnova, alla primavera che ritorna), ma anche la tristezza e la sofferenza propri di ogni essere vivente.
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